Capitolo 58 (Natale🎄)

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(CAPITOLO SPECIALE)

"Maca...sono a casa!" Zulema urla, appena entrata dalla porta d'ingresso, mentre getta le chiavi della macchina sulla mensola.
La bionda non risponde, e la mora riprova, invano, ricevendo lo stesso trattamento.
Si fa strada nel corridoio, arrivando in cucina, mentre i suoi occhi scrutano l'ambiente cercandola.
"Maca ma dove cazzo sei?" Sussurra Zulema, tra se e se.
I suoi occhi poi ricadono su una pentola che sembra poter prendere fuoco a breve, cosi l'araba fa uno scatto, spegnendo immediatamente la fiamma.
"Zulee!" Si gira subito, e trova la bionda con un vassoio di biscotti in mano, mentre entra in cucina.
"Ma sei impazzita?! Stava per andare a fuoco la casa!"
"Esagerata. Ero fuori ad offrire dei biscotti a Saray. Poi ci siamo perse a parlare"
"Come al solito" Zulema sbuffa, per poi appoggiarsi al bancone della cucina, mentre Macarena lascia il vassoio su quella stessa superficie.
Si avvicina alla sua fidanzata e le cinge i fianchi, per poi lasciarle un lungo bacio sulle labbra.
"Com'è andato l'ultimo giorno?"
"Come vuoi che sia andata? Come tutti gli anni, i ragazzi non sono mai concentrati" l'università è un posto serio e rispettoso, ma quando si tratta di Natale e di vacanze, la mente svaga, e questo la professoressa Zahir lo sa molto bene.
"Mh...secondo me sei tu che sei troppo esigente" Macarena riceve un'occhiataccia, prima di essere sbattuta contro al ripiano della cucina dietro di lei.
"Sei tu che parli da studentessa"
"Ti ricordo che mi sono appena laureata. Quindi ex studentessa"
"Non ti vantare. Solo perché hai preso esempio da me"
"Ma stai zitta" dice la Bionda ridendo e prendendo le labbra della bruna, ridendo di tanto in tanto.
"Quindi domani?"
"Tu non dovevi andare dai tuoi genitori?"
"Si ma voglio stare con te"
"Staremo insieme a Santo Stefano, e tutti gli altri giorni"
"Non voglio farti rimanere qua da sola durante Natale"
Zulema sorride a Maca, e le lascia un bacio sulla guancia, per poi farla sedere con delicatezza sul ripiano.
"Ti aspetterò qua, guarderò un film, e penserò alla tua bella faccia"  le afferra il mento, per poi tirarla in avanti e unire le loro labbra morbide.
La lingua di Zulema cerca quella di Maca, che ovviamente le concede e rimangono a scambiarsi i sapori per molto tempo, prima che Maca interrompa il contatto.
"Che?"
"Vieni con me"
"Que?!" Ripete Zulema.
"Si intendo, sei sola. Beh allora vieni con me dalla mia famiglia"
"Che?"
"Zulema riesci a dire qualcosa di diverso da 'che?' Mi fai impazzire" ride istericamente, per poi staccarsi dalla Bionda, che scende dal ripiano.
"Zule perché fai cosi?"
"Perché sarebbe imbarazzante Maca. Sono molto più grande di te e non sanno niente di noi. Quindi no. Non voglio"
"Zulema non mi interessa quello che penseranno. Voglio stare con te. Quindi scegli. O dico che sto male e starò a casa, oppure vieni anche tu" mi guarda, mentre è appoggiata al bancone in marmo bianco, con le mani che stringono il bordo.
"Zule..." Maca si avvicina, e posa le mani sulla sua vita, stringendola.
"Non fare la tua faccia del cazzo. Sai che non funziona con me"
"Lo so. Dai Zule. Ormai abito praticamente qua da te. Stiamo insieme da un po ormai e non voglio più nascondermi. Basta. Voglio che tutti sappiamo che tu sei mia".
Gli occhi verdi scuro dell'araba fissano quelli verde chiaro di Maca, che cerca un modo di farle capire quanto sia importante per lei.
Poi ecco che Zulema perde di nuovo il controllo, sbuffando e alzando gli occhi al cielo. Prende il viso della bionda e lo attacca alla sua fronte.
"Sei una piccola manipolatrice"
"Disse la stronza" scoppiano entrambe a ridere, mentre Zulema tira la Bionda nella doccia, perdendosi in loro e lasciandosi andare alla passione.
Una passione che ormai le consuma da tempo, senza mai spegnersi o affievolirsi.

(NATALE)

"Ho cambiato idea. Maca ti aspetto a casa okay?"
"Zulema scendi dalla macchina dai" La bionda non ha intenzione di andare dentro casa senza la mora, che continua a tenere le mani sul volante, con un'espressione seria in volto.
"Zulema...scendi" Maca se ne sta appoggiata alla macchina, con il finestrino dell'araba abbassato, mentre aspetta che quest'ultima scenda.
"No! Macarena non sono fatta cosi. Dovresti saperlo bene. Mi hai conosciuta in un cazzo di bar universitario, mentre tu eri ubriaca e io anche, per poi scoprire che ero la tua professoressa. Non sono la donna perfetta che piace ai genitori. E soprattutto sai benissimo come la penso riguardo al romanticismo e tutto il resto. Non verrò con te. Vai dalla tua famiglia" alza leggermente la voce, fingendosi scocciata dalla richiesta della sua fidanzata, ma Macarena non crede minimamente a quello che Zulema vuole far passare.
Non crede a tutto quello che sta dicendo, per il semplice fatto che sa quanto sia facile per la mora chiudersi nel suo mondo, allontanandosi da tutti e dai suoi sentimenti, quando li sente troppo difficili da gestire.
Spesso lascia correre.
Assecondando il continuo fuggire della mora.
Ma sta volta no. Sta volta vuole dimostrarle che a volte lasciarsi andare è la scelta migliore.
Non lascerà che stia sola a Natale.
"Zule..." apre la portiera, mentre l'araba si agita sul seggiolino.
Stacca le mani della bruna dal volante e fa scivolare indietro il sedile, mentre si mette a cavalcioni su di lei.
"Maca siamo nel parcheggio dei tuoi"
"Si e non c'è nessuno...ora ascoltami per un attimo" le prende il viso a coppa tra le mani, mentre si protende in avanti, lasciandole un bacio casto.
"Tu sei la persona migliore che io abbia mai conosciuto Zulema. Mi hai reso la vita migliore. Mi hai salvata.
Stavo annegando e amarti mi ha riportato a galla. So che tutte queste cose sono smielate e non sono da te, ma voglio dirtele e tu devi ascoltarmi" la bruna per una volta non sembra obbiettare, e si lascia sul sedile, ascoltando la ragazza bionda seduta su di lei, che cerca in qualche modo di cambiare ciò che Zulema sta pensando.
"Va bene" Maca rimane per un attimo sorpresa dalla risposta della bruna, mentre si aspettava di dover insistere ancora.
"Beh...Zule stiamo costruendo qualcosa. E tu questo lo sai meglio di me. Vivo praticamente a casa tua da non so quanto ormai, e ora che ho finito l'università non abbiamo nessun tipo di problema.
Possiamo farci vedere insieme e..." la Bionda si blocca, capendo l'importanza delle parole che sta per dire, ma qualcosa le dice che deve dirgliele.
La mora deve sapere cosa prova e cosa pensa del loro rapporto.
"...e io voglio portarti dentro non solo perché non voglio che stai sola a Natale, ma anche perché voglio farti conoscere alla mia famiglia" gli occhi della Bruna sono leggermente lucidi, e dopo aver abbassato lo sguardo, le sue mani cingono con forza la vita della bionda.
"Sei sicura? Non hai paura di quello che penseranno?"
"Possiamo partire con calma. Magari intanto li conosci e tastiamo il terreno, prima di sganciare la bomba. Ma questo non perché non voglio dirglielo, e qua rispondo alla tua domanda.
Perché non me ne frega niente di quello che pensano. Io sto bene con te e non ci rinuncerò per i capricci della mia famiglia.
Se non dovessero accettarti...Cazzi loro" la Bruna sbuffa una risata, per poi scuotere la testa, mordendosi il labbro inferiore.
"Cazzo ti sto incasinando"
"Oh credimi. Tu sei un grande casino. Ma non è colpa mia se mi sono innamorata della professoressa più sexy che ci sia mai stata" sorridono entrambe, mentre la bionda appoggia la sua fronte su quella della mora.
"Ora scendi?" L'ultima annuisce, accarezzando il viso della ragazza sopra di lei e sorride.
"Ti amo Maca"
"Anche io. Ma ora entriamo" scende da lei e subito le tende una mano, aiutandola.
Gli occhi di Maca percorrono ancora una volta il corpo perfetto dell'araba, dentro ad un tailleur rosso, che valorizza ancora di più le sue forme.
"Sai che sei proprio sexy con questo tailleur?" La mora si avvicina, tirandola dai fianchi.
"Mh...tu invece sei sexy sempre" nonostante Zulema faccia molti complimenti del genere alla bionda, quest'ultima non smette di imbarazzarsi, abbassando la testa ogni volta, cercando di coprire il rossore. Prontamente Zulema posa due dita sotto al mento di Macarena, alzandolo.
"Te l'ho già detto che mi fai impazzire quando arrossisci cosi?"
"Si" le lascia una pacca scherzosa sulla spalla, per poi superare la mora ridendo, mentre sente i passi di quest'ultima nella neve dietro di lei.

Cosa mi porta ad amarti? -Zurena-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora