Capitolo 32 (Andrà bene)

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"Sei pronta? Andiamo?"
"Ti calmi Bionda?" Siamo in cella e Zulema se ne sta distesa sul suo letto tranquilla, mentre dobbiamo andare dalle altre per spiegare il piano anche a loro.
"Zulema domani dobbiamo scappare e io e te siamo le uniche a sapere il piano"
"Shh...cazzo non urlare"
"Scusa" dico sussurrando, sospirando.
Mi guarda per alcuni secondi poi si avvicina a me, scendendo da letto e scuotendo la testa, per poi prendendomi i fianchi.
"Andrà bene"
"E come lo sai?"
"Ti fidi?"
"Zulema lo sai che mi fido" le dico mettendo le mani sulle sue, ancora appoggiate su di me.
"Bene allora smettila"  mi bacia, e io le prendo subito il viso, tenendola stretta a me.

"Promettimi solo una cosa..." mi dice staccandosi.
"Mh..." le do un altro bacio veloce e poi metto le braccia intorno al suo collo.
"Se dovesse andare storto qualcosa, promettimi che tu uscirai e scapperai. Con o senza di me"
"Cosa?! No. Zulema no. Non te lo prometto. Cosa ne é della Zulema intenta a scappare a tutti i costi?"
"Macarena ho bisogno di sapere che anche se andasse storto non ti aggiungeranno anni. E poi..." si ferma abbassando la testa e distogliendo lo sguardo dal mio.
"E poi cosa?"
"E poi voglio che tu sia al sicuro. Fuori da qua"
"No Zulema, io non me ne andrò senza di te" le lacrime mi riempiono gli occhi e cerco disperatamente un modo di ricacciarle indietro, senza successo.
"Non piangere ascoltami..." mi asciuga le lacrime, che stanno scendendo sul mio viso e spinge il mio corpo fino al letto, su cui ci sediamo.
"Voglio che tu abbia la tua libertà. Non meriti di stare qui dentro okay? Non meriti nulla di tutto questo.
Voglio che tu vada. Promettimelo. Promettimi che non mi dovrò preoccupare che tu faccia qualche cazzata per amore" me lo sussurra mentre mi tiene il mento con una mano e i nostri occhi sono incatenati.
"Zulema..." mi si spezza la voce e lei mi bacia, appoggiando le sue labbra morbide sulle mie.
"Maca promettimelo"
"Okay..." dico scuotendo la testa, mentre le lacrime per la paura di perderla continuano a scendere sul mio viso. Una paura profonda e senza un limite, che cerca di avere il controllo di me. Mi asciuga le lacrime, mantenendo uno sguardo serio e poi mi lascia un bacio sulla guancia, per poi avvicinarsi al mio orecchio.
"Comunque tranquilla che non ti libererai di me così facilmente" sorrido nel sentirla e istintivamente la prendo fra le braccia, stringendola. Ricambia dopo alcuni secondi, mentre mi fa salire a cavalcioni su di lei. Mi prende la testa, staccandomi da lei e mi prende il mento, guardandomi e mordendosi un labbro scuotendo la testa. Se non conoscessi Zulema, direi di aver visto i suoi occhi diventare lucidi.
"Cosa cazzo mi hai fatto?" Mi chiede sussurrando e baciandomi il collo.
Sorrido e le accarezzo la testa, mentre lei continua con la sua scia di baci, finché non arriva alle mie labbra, che bacia leggermente, per poi sorridermi.
"Zulema non-" non mi lascia finire la frase, mettendomi un dito sulle labbra.
"Me lo hai promesso" scuoto leggermente la testa e la bacio ancora una volta. Non mi stancherò mai delle sue labbra e del sul sapore così perfetto.
"E comunque andrà tutto bene. Okay?" Annuisco e poi mi alzo, lasciandola alzare. Faccio un grosso sospiro e poi mi asciugo le lacrime, guardandomi nello specchietto. Vedo attraverso il vetro il suo sguardo su di me, mentre un leggerissimo sorriso è stampato sul suo viso.
"Che?"
"Niente. Andiamo?"
"Si" usciamo dalla cella e andiamo verso la biblioteca. È il posto più tranquillo dove poter parlare a quest'ora, perché tutte sono in cortile. Se non tutte, la maggior parte.

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"Giuro che se non chiudi quella cazzo di bocca Kabila ti lascio qua"
"Zulema..." le prendo un braccio, cercando di farla calmare, mentre la sua rabbia nei confronti della Riccia stava sfociando in una discussione.
"No cazzo deve stare zitta" si toglie dalla mia presa e arriva a pochi centimetri dalla Riccia.
"Zulema tu ci farai catturare!"
"Ma se non sai tutto il cazzo di piano!! Siediti!"
"Zulema la voce. Riccia andiamo siediti ha ragione..." le dice Saray prendendola per le spalle. Lei annuisce e si risiede mentre Zulema si gira verso di me, che le sorrido per tranquillizzarla.

Cosa mi porta ad amarti? -Zurena-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora