Capitolo 12 (Guardami. Ti sto parlando)

2K 104 45
                                    

Due settimane sono passate come se niente fosse.
Con Zulema non ci siamo dette niente. Neanche una parola.
Solo sguardi. Vuoti e freddi.
Sguardi che per la prima volta, non stavano dicendo niente.
Abbiamo perso tutto e niente nella frazione di un secondo.
Nonostante il dolore che ancora mi dilaga il petto, non posso negare il fatto che non mi pento di niente.
Di nessun bacio.
Di nessun tocco.
Voglio avere tutto nella testa, per quanto possa fare male.
Voglio ricordarmi le sue labbra sulle mie, sulla mia pelle, cosi come le sue mani. Mi fa male pensare che lei non corrisponda e mi colpevolizzo per aver anche solo creduto di poter costruire qualcosa con lei.
Mi giro su un fianco e la guardo dormire. Mi sono svegliata prima del suono della sirena e tutte dormono, lasciando la stanza in un silenzio che è raro sentire durante il giorno, in questo buco.
Guardo i suoi occhi chiusi e la sua bocca leggermente schiusa.
Vorrei toccarla.
Metterle quella ciocca che ha sul viso dietro all'orecchio.
Baciarla.

Il suono assordante della sirena mi fa sussultare per lo spavento e chiudo subito gli occhi, per poi far finta di stiracchiarmi.
Scendo dal letto e mi fermo un attimo a cercare il suo sguardo, che lei non mi concede. Sospiro, capendo che sarà l'ennesimo giorno senza poterle parlare. Senza poter chiarire.
Stava per uscire ma la fermo, tirandola per il polso.
"Cosa cazzo fai?"
Attiro l'attenzione di tutte, che ci guardano senza capire cosa stia succedendo, tranne Saray che mi guarda un po preoccupata.
"Dobbiamo parlare" dico abbassando la voce.
"No...non credo che abbiamo nulla da dirci"
"Non fare la stronza..." la tiro, mi guardo intorno, e quando vedo che le altre ci stanno ancora guardando, la tiro fuori dalla cella.
"...ti ricordo che sei tu quella che mi ha trattato di merda. Non il contrario. Quindi me lo devi"
Continua a non guardarmi, mentre alza gli occhi al cielo e sbuffa.
"Okay...parla" si appoggia al muro e fissa dritto a se, con uno sguardo apatico e freddo.
"Non voglio che stiamo cosi. Se vuoi dimenticare quello che c'è stato fai pure. Ma almeno rimaniamo a come eravamo. Non come siamo ora" cerco nuovamente il suo sguardo, che questa volta mi concede. Mi guarda e finalmente dopo due settimane, comunichiamo ancora.
Mentre non riusciamo a distogliere lo sguardo, mi avvicino leggermente a lei, cercando un contatto, che lei mi nega, perché si sposta di lato.
"Smettila di fare la sentimentale" lo sussurra, vedendo arrivare la Riccia dietro di me e se ne va, lasciandomi ancora sola.
"Maca tutto bene? Che le hai detto?" La riccia mi mette una mano sulla spalla e io le sorrido, per poi abbassare la testa.
"Nulla di importante" lei annuisce e poi ci dirigiamo in bagno, con i pensieri che mi invadono la mente. Forse devo lasciar perdere.
"Ti odia..." dico a bassa voce a me stessa guardando il mio riflesso attraverso lo specchio.
"No invece" dice Saray senza guardarmi e continuando a chiudere la sua sacchetta, per poi andarsene.
La guardo e sorrido. Ne hanno parlato? Con Zulema è sempre cosi. Se parti con l'avere 10 domande, arrivi ad averne 100 nel giro di poche ore.
Finisco di lavarmi la faccia, per poi aspettare la Riccia e Bambi per andare a fare colazione.

"Maca!" Sento Kesha che mi chiama e mi volto, guardandola.
"Ciao Kesha. Come stai?"
"Sto bene. E tu?" Appoggiamo il vassoio sul tavolo e vedo Zulema squadrarla, per poi scuotere la testa.
"Cos'hai?"
"Niente Bionda" morde la sua mela, masticando quasi con rabbia.
E questa sarebbe una Zulema che non prova niente? In fondo in fondo non ci credo che non abbia provato nulla.
Non ci credo per come si comporta.
Non avrebbe senso non parlarmi se non gliene fregasse nulla. Non avrebbe senso avere rabbia nel vedervi con un'altra. Ed è proprio ora che mi balza in testa un'idea che forse non è proprio delle migliori, ma sicuramente può farmi capire tante cose.
La guardo, mentre parla con Saray, e poi guardo quest'ultima. Mi rivolge uno sguardo accigliato, non capendo le mie intenzioni.
Appoggio una mano sul braccio di Kesha e lo accarezzo, delicatamente, per poi prenderle la mano.
Lei la stringe e mi sorride. Sento lo sguardo di Zulema su di me bruciare e continuo. Mi avvicino all'orecchio di Kesha, cosi da avvicinare i nostri corpi e la faccio ridere, facendole il solletico con il mio respiro, per poi sorriderle e sussurrarle.
"Vabbe dai...usciamo?" Lo dico piano, ma non troppo per far si che Zulema senta. Lei annuisce e mi prende la mano, tirandomi con lei fuori dalla mensa. Mi giro verso la Riccia che sorride, facendomi il pollice in su, felice, e poi guardo l'araba, che non mi degna di uno sguardo, ma sorrido nel vedere la sua espressione. È senza dubbio irritata e stringe con forza il bicchiere.
Basta.
Blocco Kesha e le do un bacio sulle labbra. Nulla di esagerato, solo un bacio a stampo, che però ha scatenato la scintilla.
La vedo alzarsi dal tavolo, facendo più rumore possibile per poi venirmi incontro.

"Via" dice rivolgendosi a Kesha. Fredda come il ghiaccio.
"Tu chi credi di essere scusa?" Guardo Kesha che la sfida, senza sapere che grandissimo errore sia.
"Vattene novellina. Ora" alza la voce e la vedo abbassare lo sguardo, per poi girarsi e andare via.
Mi guarda con rabbia, per poi fare un sorrisino ed uscire.
Davvero?
L'ha mandata via e basta?
In fondo potrebbe bastarmi. È gelosa. È fottutamente gelosa e questo significa che ci tiene in qualche modo.
Sta solo scappando.
Scappando da me.
Da noi.
E da se stessa.
Ma non mi basta. Voglio sbatterglielo in faccia.

La seguo, uscendo anche io e la vedo che cammina in lontananza, con le mani in tasca.
Corro e la faccio voltare bruscamente, prendendole un braccio.
"E che cazzo..."
"Te ne vai cosi?" Lei non mi guarda, ma mantiene quel suo atteggiamento strafottente e freddo.
"Guardami Zulema. Ti sto parlando" non so da dove mi sia venuta tutta questa autorità, ma mi sta piacendo vederla in difficoltà. Alza lo sguardo e si guarda intorno. Non c'è nessuno, perché sono tutti a mangiare.
Avanza, mentre io indietreggio e mi fa sbattere contro al muro, bloccandomi.
"Cosa vuoi mh?" Mi dice a pochi centimetri dal viso. Le guardo le labbra, per poi riportare i miei occhi nei suoi.
"La verità" le sussurro, vedendo che il mio fiato sposta leggermente le ciocche dei suoi capelli.
Ci guardiamo per qualche secondo, che mi sono sembrati ore, quando con uno scatto rapido mi bacia, incollando le nostre labbra. Rimango inizialmente sorpresa, ma poi le prendo il viso, spingendola ancora di più sulle mie labbra, che comincio a muovere sulle sue. Le nostre lingue si intrecciano e rimaniamo cosi per minuti che volevo non finissero mai. Le mie mani sono sui suoi fianchi, che tiro verso di me, mentre le sue vagano sul mio corpo, toccandone ogni parte.
Mi stacco leggermente, interrompendo il nostro contatto e vedo che mi guarda, incapace di capirsi da sola.
Le accarezzo il viso, spostandole la ciocca che aspettavo di metterle dietro l'orecchio da stamattina.
"È da stamattina che voglio toccarti il viso" la guardo con occhi persi, mentre il mio sguardo si alterna dai suoi occhi alle sue labbra.
"Ah si?" Mi dice con il respiro leggermente affannato. Annuisco e ricongiungo le nostre labbra, mordendole il labbro inferiore. Mi riattacca completamente al muro e mi bacia il collo, mordendolo di tanto in tanto. La stacco, prendendole il viso tra le mani.

"Allora non è vero che non provi nulla"

_____________________________
Zulema...lo sai che la gelosia è una delle più grandi ammissioni?
Ahahahah spero vi stia piacendo la storia 🥺❤️
.
.
INSTAGRAM: Iamasiatomei

Cosa mi porta ad amarti? -Zurena-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora