Capitolo 31 (gelosia)

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(Io l'ho scritto con questa canzone🤭😏😏🔥🔥🔥)

Apre violentemente la porta della lavanderia, ora vuota, e mi ci sbatte contro subito dopo, baciandomi furiosamente. Mi mangia le labbra, mordendomi il labbro inferiore. Comincio subito ad ansimare e gemere, per i suoi morsi e le prendo i fianchi, tenendola attaccata a me. Cerco la sua lingua, che subito trovo e comincio a farla danzare con la mia.
Una danza violenta.
Una violenza dettata dalla sua rabbia per la litigata appena avuta, ma sembra anche altro.
"Mh...Zule...hey aspetta" la stacco leggermente da me e guardo verso l'alto la telecamera.
"Non riprende la porta" mi dice senza darmi nemmeno il tempo di fare la domanda e riprende a baciarmi, mentre sorrido sulle sue labbra.
"Non dovevi spiegarmi il piano?"
"Dopo, prima voglio che mi ripaghi" mi schiaccia ancora di più contro alla porta, mordendomi e baciandomi il collo con foga. Gemo e le tengo la testa attaccata alla mia pelle, bisognosa del suo contatto.
"Ripagarti per cosa?" Dico stuzzicandola, sapendo benissimo che si riferisce a quello che abbiamo lasciato in sospeso questa mattina.
"Non provocarmi" bacia il mio collo con violenza, appoggiando la mano contro alla porta per reggersi, mentre con l'altra passa su tutto il mio corpo, arrivando al seno, che stringe con forza, facendomi gemere.
"Non volevi scopare?" Dice staccandosi e prendendomi il viso con una mano, stringendo leggermente, infilandomi le unghie nella carne.
"Zulema..."
"Zitta" mi morde il labbro, facendolo quasi sanguinare.
Nonostante la sua violenza, sono eccitata e voglio che continui con questa tortura stupenda. Stringo le mani sui suoi fianchi e infilo poi le mani sotto alla sua maglia, volendo sentire la sua pelle calda.

"Dicevi che secondo te è bravo a letto...no?" Mi guarda con gli occhi furenti, attaccando la sua fronte alla mia, mentre le sue mani scorrono veloci sotto alla mia maglia, facendomi gemere per il freddo.
Stringe entrambi i miei seni, mentre cerco di non lasciarmi subito andare.
Voglio giocare con lei.
Voglio vedere la sua gelosia.
Voglio sentirla sulla mia pelle.
"Si, e lo è" si stacca subito da me, allontanandosi dal mio corpo.
"Che!?" Inizialmente riesco a mantenere il controllo, fingendo una faccia colpevole, ma poi scoppio a ridere, vedendo la sua faccia.
"Sei una stronza" mi dice riattaccandosi alle mie labbra.
"Dovevi vedere la tua faccia"
"Ma non la smetti mai di parlare Bionda?"
La guardo per due secondi e poi la passione di impossessa di me, facendomi fiondare sulle sue labbra, che divoro, leccandole e mordendole.
Siamo in mezzo ad uno scambio di sensazioni e di sapori assurdo.
Tutto è cambiato.
Persino il sesso violento, ha la sua dose di sentimento ora.
Ora capisco da dove le viene tutta questa rabbia: è anche gelosa.
Sorrido, facendo scontrare i miei denti con le sue labbra.

"Smettila di ridere cazzo"
"Sei gelosa, ammettilo" sbuffa e poi sento le sue mani scendere, arrivando ai miei pantaloni. Fa per infilare la mano, ma io la fermo, prendendole il polso e guadagnandomi un'occhiataccia.
"Ammettilo" le dico sorridendo maliziosa e con sfida.
"Sei una rompi palle!" Dice staccandosi, ma io la prendo e inverto le posizioni, intrappolandola tra il mio corpo e la porta.
"Non te ne andrai finché non lo ammetti"
"Lasciami" dice calma, mentre socchiude un po gli occhi, guardandomi.
"Ammettilo" le sussurro a pochi centimetri dal viso.
Ride amaramente e poi un sorrisetto di sfida le compare sul viso, ma io ho un'arma che lei non può battere.
La sua stessa gelosia.

"Okay..." mi stacco dal suo corpo, guardandola dritta negli occhi, mentre lei squadra il mio, mantenendo la sua posizione sicura.
"Sai mi è venuto un po male alla ferita, credo che abbia bisogno di farmela medicare, non vorrei che si apra di nuovo..." faccio per aprire la porta ma lei la chiude subito, sbattendomici contro.
"Smettila di fare la bambina"
"Allora tu smettila di fare l'orgogliosa" si passa la lingua sui denti, per poi avvicinarsi ancora di più a me, arrivando con le labbra a pochi millimetri dalle mie, sfiorandole.
Sbatte la mano sulla porta e spinge con forza il suo corpo attaccato al mio.
"Va bene cazzo!"
"Va bene cosa?" Dico lasciandole un bacio rapido, spronandola a continuare.
"Bionda..."
"Continua" dico baciandole il collo, mentre le mie mani arrivano al suo seno, facendola gemere leggermente.
Non parla e io smetto di fare tutto, togliendo le labbra e le mani dalla sua pelle.
"Okay! Sono gelosa! Ti va bene?! Non voglio che scopi con altri al di fuori di me" sputa queste parole a pochi centimetri dalle mie labbra e non so con quale forza non le sia gia addosso, ma la guardo negli occhi, avvicinandomi ancora, per poi spostare lo sguardo sulle sue labbra.
"Allora scopami tu" senza farselo ripetere, in un secondo un sorriso malizioso le spunta sul viso, mentre mi prende il polso trascinandomi dietro ai panni stesi che oscurano la telecamera.
Mi sbatte contro alla lavatrice, per poi baciarmi, intrecciando le nostre lingue. Le sue mani arrivano alla mia maglia, che alza, togliendomela. Mi slaccia anche il reggiseno, gettandolo poco più lontano e mi morde il capezzolo, facendolo indurire completamente, mentre il mio basso ventre si incendia. Le tolgo la maglietta, lasciandola in reggiseno e le tiro su la testa, baciandola ancora, mentre le sue mani finiscono sui miei glutei, che stringe con forza.
Gemo e ansimo sulle sue labbra, mentre una scarica di eccitazione mi percorre la colonna vertebrale, facendomi riempire di puntini.
"Ahh..." mi solleva e mi fa sedere sulla lavatrice.
"Sei seria? Sulla lavatrice?" Dico staccandomi un attimo, accigliata.
"Non ti eccita? Essere scopata dove ti ho salvata?" Mi ribacia e comincia a scendere lentamente verso il basso.
Arriva al collo che morde e poi mi lascia una serie di morsi, seguiti da baci e leccate su tutto il corpo.
Scende sull'addome, per poi arrivare al basso ventre. Abbassa leggermente l'elastico dei pantaloni e fa passare la sua lingua sul segno di quest'ultimi.
Le spingo leggermente la testa, volendola sentire, ma lei fa opposizione, tornando poi verso l'alto.
"Hai fretta?"
"Zulema muoviti" dico con non so quale forza, ma il mio corpo ha bisogno di lei ora. Ho bisogno di sentirla su di me e dentro di me.
Adesso.
Ride e mentre mi bacia con foga e passione, mi sfila i pantaloni, lasciandomi con le sole mutande. Mi abbasso e le mordo il collo anche io, lasciandole un bel segno.

Cosa mi porta ad amarti? -Zurena-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora