Capitolo 53 ("Mio...è mio" pt.1)

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"Zulema ma dove cazzo siamo? Puoi dircelo adesso?" Dice Saray impaziente, mentre ci guardiamo intorno, non riconoscendo la città.
Siamo su un viale alberato, in pomeriggio inoltrato, e una fresca brezza, proveniente dal mare che ci affianca, ci inebria il viso.
É una città meravigliosa: c'è il mare, i palazzi e le abitazioni sono semplici nella loro particolarità. Sono veramente belle.

"Benvenute, a Ponta Delgada"Sorrido, mentre Zulema, con il cappuccio della sua felpa nera alzato sulla testa, apre le braccia, con fare teatrale, mentre si gira verso la città

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"Benvenute, a Ponta Delgada"
Sorrido, mentre Zulema, con il cappuccio della sua felpa nera alzato sulla testa, apre le braccia, con fare teatrale, mentre si gira verso la città.
"Quindi é questa la sorpresa?" Dico avvicinandomi, prendendole i fianchi.
"Staremo in questa bellissima città?" Chiedo ancora, mentre lei sorride e mi lascia un bacio sulla guancia, per poi avvicinare le labbra al mio orecchio.
"No" dice solo questo, poi si stacca, facendomi un occhiolino, e facendo cenno di seguirla.
"Siamo in territorio portoghese, quindi non siamo ricercate costantemente, però dobbiamo comunque avere prudenza" si ferma, girandosi poi di scatto verso noi, che siamo appena dietro di lei.
"Se una di voi, combina qualche casino...dovrà vedersela con me" dice seria, riferendosi alle nuove.
"Dio Zulema quanto sei melodrammatica. Maca te la scopi? Magari allenta un po la tensione" Saray scoppia a ridere dopo aver parlato, e Zulema non riesce a trattenere un sorriso, prima di asserirsi nuovamente, mentre si incammina verso la gitana.
"Gitana...giuro che se poi perdo autorità me la prendo con te..." dice seria, facendo ridere ancora di più la sua migliore amica.
"Rilassati ZULEMAA! siamo in questa magnifica città! Sta sera ti porto a bere va bene?" Dice mettendole un braccio intorno al collo, tirandola avanti con se.
Rido nel vedere Zulema quasi cadere e Saray ridere.
"No! Saray niente bar, ne pub, ne locali. Possono trovarci. Siamo comunque ricercate, non c'è l'estradizione qua".
"Da quando sei così guastafeste?"
"Da quanto tengo alla mia libertà, e alla vostra"
"Sei una rompi coglioni hermana, ma ti voglio bene lo stesso" le sento ridere, mentre ci incamminiamo verso l'hotel, o qualsiasi posto in cui Zulema abbia pensato di stare.

"Dimmi che stai scherzando ti prego"
"Si esatto...Zulema...non scherzare" dice Saray, appoggiandomi, mentre l'araba al mio fianco sbuffa.
"Siamo passate dal jet a...beh...questo?" Chiede Sara indicando il motel davanti a noi, che é davvero in pessime condizioni.
É piccolo, avrà circa 10 stanze ed è su due piani.
Delle luci a led rosse sono lasciate in malo modo nell'esterno dell'edificio: alcune anche a penzoloni.
I muri sono scrostati, ma in generale tutta la struttura é in pessime condizioni.
"No Zulema mi rifiuto" afferma poi la Riccia, esprimendo forse il parere di tutte.
"Calmatemi...vi si da un po di lusso e volete il mondo" dice stizzita, mentre si gira verso di me.
"Vado un secondo dentro, torno subito aspettatemi qui"
"Che? No!" Dico afferrandole il polso, fermandola.
"Bionda devo recuperare delle cose, poi torno"
"Vengo con te"
"No"
"Si" i miei occhi si puntano nei suoi, mentre mi scruta con attenzione, sono certa stia pensando a quale sia la cosa giusta da fare.
"Che palle, muoviti" sorrido per la mia vittoria e la seguo verso l'ingresso della struttura, affiancandola.

Una volta entrate, l'aria calda mi arriva subito sul viso, facendomi calore.
"Maca stai vicina"
"Si mamma" dico ridendo, ma lei mi ammonisce con lo sguardo.
"No Macarena sono seria..."
"Va bene, tranquilla" dico subito, asserendomi, mentre lei annuisce, dirigendosi verso il bancone.
"Salve, possiamo aiutarvi in qualche modo? Volete una stanza?" la donna dietro al bancone ha un sorriso palesemente finto stampato in faccia, mentre si sporge sulla scrivania per avvicinarsi a noi.
"Camera 223" dice l'araba al mio fianco, e la donna subito scatta, indietreggiando con il busto.
"Zulema"
"Si"
"Ti aspettavo..." si allunga e prende una chiave, che infila nel cassetto della scrivania, facendone scattare la serratura.
Estrae da questo un'ulteriore chiave, che da a Zulema.
"Ecco"
"Grazie"
"È tutto dove lo hai lasciato"
"Bene" mi prende dal polso, tirandomi con se, su per le scale.

Cosa mi porta ad amarti? -Zurena-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora