Cosa mi porta ad amarti? -Zurena-

Capitolo 16 (non piangere per me)

"Ciao Maca...

...come stai? Noi ci siamo sistemati definitamente da poco. So che sicuramente non vorrai i soldi che ti ho lasciato, ma ti prego di accettarli. Mamma e papà non ci sono più, e tu sei tutto ciò che mi rimane della nostra famiglia. Sei la mia sorellina e mi rammarico per molte cose. Mi dispiace di non averti salvata tempo fa, di non essere riuscito a tirarti fuori da quel buco in cui ti trovi ora. Mi dispiace perché ora sei li dentro, sola e probabilmente marchiata a vita. Voglio che quando uscirai di li, tu abbia una vita ad aspettarti. Una casa. Quella bellissima casa che tanto amavamo da bambini. Mi ricordo come ti fermavi ogni notte sulla spiaggia davanti casa a fissare il mare. Sei sempre stata una persona troppo buona e ti sei sempre fidata troppo. Quell'uomo non meritava nemmeno una briciola della persona che sei, e sono certo che mamma e papà sarebbe felici di vederti felice, una volta uscita.
Voglio che tu abbia quei soldi. Ora io non ne ho bisogno, e voglio che li abbia tu. Voglio che tu stia bene. Spero che li dentro tu sia almeno con le persone a cui vuoi bene. So che hai le tue amiche li, ma c'è anche Zulema.
Ti prego stai attenta.
Sai quanto può essere pericolosa"

Sorrido leggendo quelle parole, mentre le lacrime mi rigano il viso, offuscandomi leggermente la vista. Sento il braccio di Zulema cingermi la vita, premurosamente, ma non dice niente. Lo fa per farmi sentire che non sono sola. Che lei è qui con me. Mi stringo un po a lei, e poi ricomincio a leggere.

"Mi hanno detto che sei stata con lei a capo della rivolta. Credo che se tu lo abbia fatto un motivo c'era. Non sono qua a giudicarti. Non posso. Non ne ho il diritto.
Voglio solo dirti, che io sarò qua ad aspettarti. Qualunque sarà la persona che sarai diventata una volta uscita, io la accetterò. Sono pronto a tutto. Non ti negherò mai quello che siamo: una famiglia.
Maca io ti voglio bene e sempre te ne vorrò. So bene quanto sia difficile vivere lì dentro. So quali pericoli ci sono e so quanto tu sia forte. Sei forte ed è proprio per questo che sono sicuro che una volta uscita, sarai la persona che TU avrai voluto essere.
Ti aspetterò.
Questa è una promessa.
Se vorrai io ci sarò sempre per te.
Ti prego vivi. Nonostante tu sia lì dentro non abbatterti. Vivi, continua a lottare. Vai in palestra, continua a curare il tuo corpo (per quanto possibile) e...beh...ama. Non so cosa tu voglia ora. Non so se tu e la Riccia state ancora insieme, non so se tu stia con qualcun'altra, e non so se sia qualcosa che tu voglia che duri, ma se è cosi, Maca lasciati andare. Lasciati amare e ama. Ama perché l'amore sarà l'unica cosa che potrà davvero darti la forza di sopravvivere. Ricordo che la mamma diceva sempre che la vita è meno dura, quando la si vive insieme.
Tu sei una persona cosi buona, nonostante so che la prigione ti abbia cambiata e continua a farlo. So che hai DOVUTO cambiare, per non essere schiacciata. Maca io sono li con te.
Sempre.
Ti abbraccio forte,
                                                      Tuo Roman"

Sento le lacrime bruciare sul mio volto, e ripiego il foglio, mettendolo sulla gradinata.
"Maca" mi accarezza la schiena e di scatto mi giro e l'abbraccio. Volevo solo sentirla. Volevo sentire il suo profumo e volevo sentire il calore del suo corpo contro al mio.
"Aspetta...hey...Bionda" non riesco a smettere di piangere e non voglio farmi vedere da lei cosi. Debole e con il viso stremato dal pianto. Cerca di sollevarmi la testa, ma io oppongo resistenza, finche non ci riesce e mi accarezza il viso con i pollici.
"Avevi ragione...dovevo leggerla"
"Io ho mai torto?" Ridacchio, con le lacrime che continuano a scendere e la guardo. È bella da far paura e maledettamente ammaliante. Cosi dannatamente perfetta, in ogni sua imperfezione.
"Sei stupida" le giro il viso di lato, con una leggera spinta.
Lei mi prende il mento e mi bacia, unendo le nostre labbra con delicatezza. Mi sorprende questo suo modo di fare. Non l'avevo mai vista cosi dolce.