Cosa mi porta ad amarti? -Zurena-

Capitolo 61 (Gioco stupido)

"Saray dai la smetti?"
"La Bionda vuole organizzare una cena romantica" mi da le gomitate sulla spalla, mentre ridacchia con Gaia al suo fianco.
"Dai gitana. É troppo per Zulema, vero?"
"No. Non é troppo...forse lo era all'inizio, ma conoscendo Zulema, farebbe di tutto per te. Compresa la cena"
"Si ma voglio che le piaccia, non che lo faccia per compassione"
"Non hai capito...dico che ti ama e per te é cambiata tanto Maca. Lo sai questo..."
"Si lo so..." guardo il sole che sta cominciando a scendere, nonostante splenda ancora nel cielo delle 17.
"Vedrai che andrà bene"
"Cosa andrà bene?" Mi chiede Zulema salendo le scale, accompagnata da Sara.
La Riccia e Sabrina hanno deciso di cucinare qualcosa per le altre, e sono andate in cucina per prendere lezioni dagli chef della crew.
"Niente" dico subito, girandomi verso di lei.
"Non sai mentire" mi raggiunge e mi prende la vita, tirandomi vicino a lei.
"Si che so mentire"
"Non con me" arrossisco e abbasso la testa, ma lei prontamente mette due dita sotto al mio mento, sollevandolo.
"...non ho ragione?" Sussurra ad un millimetro dal mio viso e sorrido, chiudendo gli occhi.
"Forse, ma non ti dirò niente lo stesso" sbuffa una risata e subito Saray si affianca a noi, staccando Zulema da me.
"Puoi stare un po con la tua hermana? Da quando hai la bionda mi hai abbandonata"
"Gitana..." non la lascia finire, mettendole un braccio sulle spalle, e tirandola sul divano poco distante.
"Ha ragione. Lo stesso vale per te bella bionda" mi dice Sara prendendomi a braccetto e trascinandomi all'ultimo piano dello yacht. Non c'ero ancora stata ma devo ammettere che é stupendo.
Un piccolo tavolino é posto al centro con intorno due sedie.
Un divano abbastanza grande, di forma quasi quadrata, sta sulla parte frontale, che ha una balaustra trasparente, in modo da permettere la vista.
É senza dubbio spettacolare.
"Cosa facciamo qui?"
"Mentre eri distratta a flirtare con la tua fidanzata, Saray mi ha detto qualcosa riguardo ad una cena romantica".
Alzo gli occhi al cielo, sorridendo, per poi mordermi il labbro inferiore.
"Si beh...volevo fare qualcosa con Zulema di diverso, che non avevamo mai fatto. Però ho dei dubbi. Lei non è romantica. Non è nella sua natura esserlo, e ho paura che tutto questo forzerà troppo la situazione"
"Maca..." inizia, mentre ci sediamo su un angolo di divano, separato da quello più grande, mentre fisso l'orizzonte che comincia a diventare più rosato.
"...se c'è una cosa che Zulema lascia vedere, è che ti ama. Appena l'ho incontrata ho pensato che fosse una stronza senza sentimenti, che ti avrebbe fatta soffrire e basta. Non mi sembrava per niente capace di amare.
Poi quando ho visto come ti guarda, ho capito quanto lei sia disposta a cambiare per te. I sentimenti Maca sono forti, e forse Zulema è diventata cosi poco romantica a causa della sua vita. Magari con te vuole fare questo piccolo passo di dolcezza e normalità" mi giro verso la mia amica, che mi guarda con un sorriso confortante sul volto, mentre i miei occhi si chiudono.
Forse ha ragione.
Zulema è cambiata moltissimo per me e questo non lo negherò mai.
Sono grata di tutto quello che fa per farmi stare bene e per starmi accanto, ma forse per lei tutto questo è un peso.
Non mi sono mai fermata a chiedermi queste cose.
Non abbiamo mai parlato delle piccole cose della normalità.
È come se avessimo costruito una casa senza le fondamenta.
Fondamenta che intendo recuperare.
"E se dovesse andare male? Se lei non volesse tutto questo?"
"Cosa intendi con 'tutto questo'?" Mi chiede confusa, mentre io riapro gli occhi leggermente lucidi, guardando dritto a me.
"Se lei non volesse una normalità, una quotidianità. Lei ama l'adrenalina, la vita piena di avventura"
"Ma tu non le stai negando tutto questo Maca. È una semplice cena, non devi riempire di petali e candele.
Semplicemente sfrutterete il tempo insieme parlando. E mangerete le portate, invece che mangiarvi a vicenda" giro di scatto la testa, guardandola con gli occhi sgranati.
"Sara!"
"È la verità Maca" ridiamo entrambe e poi annuisco, tirando le gambe al petto e stringendole.
"Hai ragione Sara, come sempre"
"Lo so" alzo gli occhi al cielo e le do un pugno leggero sulla spalla.
"Ho pensato che potete stare qua sta sera, nessuna salirà a disturbarvi, e siete completamente isolate. Potrete stare tranquille" mi guardo intorno ed osservo la perfezione di questo luogo.
Annuisco, mentre i miei occhi passano su ogni superficie presente intorno.
"Si direi che possa andare" sorrido e Sara mi accarezza la spalla, per poi tendermi la mano e farmi cenno verso le scale.
"Scendiamo?" Approvo con la testa e mi alzo, scendendo di nuovo con Sara a braccetto.