Capitolo 8 (pessima decisione?)

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Entro per la prima volta dopo mesi dentro la palestra. Tutto è rimasto più o meno come prima e non vedo l'ora di rimettermi i guantoni. Vado davanti al sacco e lo accarezzo delicatamente, sfiorando con le dita la pelle dura.
Prendo la corda e comincio a scaldarmi, saltando per almeno 20 minuti, per poi mettermi le fasce ai polsi e i guantoni.
Sferro il primo pugno.
Il secondo.
Il terzo.
Ed ecco che Zulema torna nella mia testa.
Come un tornado mi invade la mente, portando caos e confusione.
Le sensazioni che mi fa provare sono forti e sto cercando di ammettere a me stessa il fatto che lei non mi è indifferente.
Perché lei?
Perché Zulema?
I pugni cominciano a sfuggire al mio controllo e diventano man mano più forti e veloci.
Perché Zulema si comporta cosi?
È strana da giorni e il suo cazzo di muro complica solo le cose.
Comincio a pensare a tutto quello che è successo.
La felpa...
Perché mi ha lasciato la sua felpa? E perché ha voluto la mia?
La biblioteca...
Il suo corpo era sul mio, cosi forte e minaccioso. Le sue labbra, cosi vicine alle mie e il suo respiro sul mio viso, caldo.
Le parole che sussurrava così sensualmente al mio orecchio.

Mi odi eh?

Tiro l'ultimo pugno forte al sacco, che mi fa gemere dal dolore.
"Cazzo!!" Mi stringo il polso che mi fa un male tremendo.
"Maca!" Bambi si fionda al mio fianco, accarezzandomi la schiena.
"Dai vieni andiamo in infermeria"
"No, sto bene" gemo mentre lo dico, e sul suo viso compare un'espressione contrariata.
"Sto bene"
"Okay non lo metto in dubbio, però per favore...puoi fartelo controllare? Per sicurezza..."giro gli occhi al cielo e annuisco, dirigendomi in infermeria con lei.

"Cosa stavi facendo?" Il nuovo medico avrà si e no 35 anni. Credo si sua laureato da poco. È alto, capelli sul castano chiaro, quasi tendente al biondo e occhi verdi. È un bellissimo ragazzo.
"Stavo tirando pugni al sacco"
"Mh...dovevi essere arrabbiata..."
"Veramente frustrata" mi mordo il labbro e guardo altrove, mentre lui mi controlla il polso.
"Va bene...non è rotto. È solo una slogatura. Comunque sia ti do una fasciatura e dovrai stare ferma per un po"
"Ma ho appena ricominciato!"
"Macarena...se non vuoi che si rompa devi farlo" sbuffo e annuisco, prendendo la fascia e andando verso la porta.
"Macarena..." mi blocca, facendomi voltare verso di lui.
"...la fascia va messa sul polso"
"Lo so, la metterò"
"La sai mettere?"
"Non credo sia difficile"
"Come vuoi...non allenarti!" annuisco e lascio la stanza, dirigendomi in cella.

"Ahia cazzo!"
"Scusami Maca! Ti sembro un medico del cazzo!?"
"Lo so Saray però fai piano..."
"Fosse facile! Queste fascia del cazzo si arrotola. Perché non te la sei fatta mettere dal nuovo dottore strafigo?"
"Mi stava irritando"
"Maca a te irrita tutto" Rido, facendo ridere anche lei per la situazione e improvvisamente entra una ragazza alta, sulla quarantina, capelli e occhi castani.
"Carla..." la guardo, scrutandola e cercando di capire chi sia. Non l'ho mai vista.
"Maca lei è Carla, Carla lei è Macarena" lei mi fa un cenno con la testa, ma sembra abbastanza agitata.
"Saray...ho bisogno di una mano"
"Cos'è successo?"
"Poi ti spiego...puoi venire un attimo?" Mi guarda e io annuisco.
"Tranquilla, qua finisco io" annuisce anche lei, per poi scendere dal mio letto ed uscire, lasciandomi da sola.

Prendo la fascia e provo a metterla da sola, ma Saray aveva ragione: si arrotola ovunque e non rimane attaccata bene alla pelle.
"Cazzo!" La lancio poco distante da me, sul letto, quando sento una risatina dietro di me.
Mi volto e Zulema è appoggiata alla porta, mentre mi guarda divertita.
"Ridi sulle disgrazie altrui?"
"No bionda...sei tu che non sai metterti una semplice fascia..."
"Non è questo! La so mettere, ma si arrotola" cerco di difendermi e riprendo la fascia cercando miseramente di metterla.
"Dammi qua" me la prende dalle mani e si siede di fianco a me sul letto. Mi prende la mano e gira con facilità la fascia intorno al polso, facendolo sembrare cosi facile da farmi risultare una stupida.
Giro gli occhi al cielo, mentre lei mi guarda ridendo.
"Smettila" ride ancora  di più e poi chiude la fasciatura, senza però lasciarmi il polso.
"Cos'hai fatto sta volta?"
"Stavo tirando al sacco"
"E dovevi per forza tirare cosi forte?"
"Stavo pensando"
"Ahh...e cos'è che ti ha fatto perdere il controllo?"
Tu. Tu cazzo. Tu mi fai perdere il controllo e la testa. Mi confondi e mi torturi. Mi torturi perché dentro di me io so, che vorrei averti.
Ecco.
L'ho ammesso.
Si.
Vorrei averla cazzo! Voglio sentire il sapore delle sue labbra e voglio sentire cosa si prova ad abbracciarla, a toccarla.
Vorrei dirle tutto questo, ma so bene che succederebbe un casino e non ne ho il coraggio. Non ne ho il coraggio perché sono riuscita ad ammetterlo a me stessa solo adesso.

"Quindi?" Mi riporta alla realtà, stringendomi anche leggermente il polso, senza farmi male.
"Nulla. Pensavo in generale" abbasso lo sguardo e la sento fare una risatina isterica.
Si avvicina tremendamente tanto a me, arrivando a pochi centimetri dal mio viso.
I nostri occhi sono incatenati e il mio polso é ancora nella sua mano.
Il mio sguardo si alterna dai suoi occhi alle sue labbra costantemente, mentre nei suoi occhi traspare una forte contraddizione.
Una profonda indecisione.
Vorrebbe fare qualcosa ma c'è altro che la blocca.
Si avvicina ancora di più, arrivando con le labbra sul mio orecchio.

"Perché devi dire cazzate ogni volta?" Lo sussurra, con quella voce che mi fa eccitare e spaventare al tempo stesso.
Si stacca leggermente, abbastanza per guardarmi e i miei occhi finiscono subito sulle sue labbra.

Forse sto per fare lo sbaglio più grande della mia vita.
Forse sto per lasciare agire l'istinto e il cuore per la prima volta dopo tanto.
Forse...sto per rovinare tutto di nuovo.
Ma lo devo fare! Devo capire e poi...Lo voglio tremendamente tanto.

Con uno scatto rapido appoggio le mie labbra sulle sue, premendo leggermente. La sento irrigidirsi sotto alle mie labbra e mi sto per staccare, rassegata di aver preso l'ennesima pessima decisione, ma subito dopo le sue labbra avvolgono le mie. La sua mano molla il mio polso e arriva sulla mia gola, che stringe leggermente per tenermi ferma. Le nostre labbra cominciano a muoversi abili l'una sull'altra, mentre il mio corpo viene pervaso da scosse.
Porto una mano sul suo viso, per tenerla attaccata a me, mentre sento la sua lingua cercare la mia. Le do accesso alla mia bocca e le nostre lingue si intrecciano. È un bacio a metà tra la passione e la violenza. La sua mano sulla mia gola stringe leggermente, facendomi gemere sulle sue labbra, mentre le nostre lingue fanno una guerra.
Non voglio staccarmi.
Non ci riesco.
Voglio continuare a baciarla all'infinito. A sentire il suo sapore, così buono. Spingo ancora di più, e avvicino il mio corpo al suo, ma improvvisamente interrompe bruscamente il contatto, spingendomi dalla gola.
Mi tiene, guardandomi per un attimo, per poi scendere dal letto e andare verso l'uscita.
"Zulema aspet-" non mi ascolta e se ne va, lasciandomi qua in balia di lei e delle sue labbra. Del suo sapore. Della sua lingua.

Mi tocco le labbra e sorrido.
Cazzo.
Mi sto innamorando di lei?
Mi butto sul letto, stringendo al petto il polso, da lei fasciato e chiudo gli occhi, cercando di ritornare a qualche secondo fa.
È scappata.
Sta scappando di nuovo, come suo solito. Devo lasciarle spazio. E forse ne ho bisogno anche io. Devo realizzare tutto. Devo metabolizzare quello che questo bacio ha portato alla luce dentro di me. Una consapevolezza che probabilmente era dentro di me da un po, ma che la mia mente non voleva lasciare uscire. Questa sera ho risposto a molto domande.
Quindi si...

Io mi sto innamorando di lei.

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Una buonanotte cosi😂😍✨
Notte peopleee!❤️

Cosa mi porta ad amarti? -Zurena-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora