Capitolo 45 (Ancora, Ancora e Ancora)

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"Macarena come va? Abbiamo capito chiaramente che il tuo dopo sbornia è più che buono"
Guardo la Riccia, mentre ride, addentando un pezzo di pane con sopra della marmellata, e da una gomitata a Saray di fianco a se.
"Si sai...ora sappiamo bene il nome della tua amichetta" dice Sara passandomi di fianco e dandomi un bacio sulla guancia.
"Non sono la sua amichetta" dice Zulema entrando con un paio di pantaloni neri della tuta e una maglietta verde scuro.
Sorrido vedendola con i miei vestiti, adoro il fatto che abbia il mio profumo addosso.
"E poi...Bionda dobbiamo andare a comprare dei vestiti"
"Perché?" Dico avvicinandomi a lei, per poi metterle le mani sui fianchi.
"Stai cosi bene con questi vestiti"
"Si, ma non sono nel mio stile. Ti sembro una principessina?"
"Cosa vorresti dire? Che sono una principessina?" Dico accigliandomi e staccandomi leggermente da lei.
"Oh si"
"E tu sei una stronza"
"Ecco appunto, vedi? Siamo d'accordo. Una stronza non si veste come una principessa" dice vicina al mio viso, lasciandomi un bacio sulla guancia per poi sorpassarmi e afferrare una fetta biscottata, che Saray aveva appena preparato.
"Molla immediatamente la mia fetta"
Zulema l'addenta, sedendosi con un balzo sul bancone della cucina.
"Elfo del puto infierno" sussurra Saray sorridendo, prendendo poi un'altra fetta dalla scatola.
"Comunque mi sembra una buona idea!" Urla Gaia dal divano, mentre mette in pausa il film che avevano iniziato lei e Sabrina.
"Cosa?" Chiedo sedendomi su uno degli sgabelli, vicino al bancone.
"Fare shopping ovviamente!" Dice entusiasta, mentre la Riccia si mette una mano sulla fronte.
"Dio Zulema perché non stai mai zitta?" La Riccia odia profondamente lo shopping. Nonostante le piaccia essere alma moda, sa che con noi, 'shopping', significa passare tutto il pomeriggio dentro ai negozi.
"Mi servono vestiti Ricciolina, cosa cazzo vuoi?" Sbotta acida.
Io e Saray ci guardiamo, sghignazzando per l'odio che entrambe provano ancora nei confronti l'una dell'altra, nonostante tutto quello che è successo.
"Voi due proprio non vi sopportate vedo" afferma Sabrina, guardando entrambe.
"È lei che è una stronza manipolatrice"
"Sei tu che sei capricciosa" dice lo scorpione saltando giu dal bancone, per poi dirigersi verso di me.
"Andiamo quindi?"
"Si va bene. Venite tutte?"
"Certo! Ci prepariamo"
"No io non vengo. Rimango qua con Sabrina" Saray guarda la sua fidanzata, dall'altra parte della stanza, che le risponde con un sorriso, annuendo.
"Claro...però non stancatevi troppo" dico ridendo, alludendo chiaramente al motivo palese per il quale vogliono stare qua.
"Disse quella che ha svegliato tutta la casa urlando il nome di Zulema" divento improvvisamente rossa, mentre sento le guance bruciare, per l'imbarazzo improvviso e le altre ridono a quell'affermazione.
"Saray!" Dico ammonendola.
"Ha ragione...mi hai svegliata" dice Sara ridendo e gettandosi sul divano di fianco a Gaia e Sabrina. Non perde mai occasione per farmi imbarazzare e la adoro per questo. È un'amica vera e a cui tengo veramente tantissimo.
Guardo Zulema che cerca di trattenere un sorriso, mordendosi il labbro inferiore.
"Ridi?"
"Beh devo dire che hai urlato parecchio questa volta, sai mentre t-"
"ZULEMA ZULEMA! Okay andiamo a cambiarci forza..."
Ride mentre la spingo su per le scale, cercando di evitare una colossale figura di merda.

"Sei pazza?" Dico una volta arrivate al piano di sopra.
"Perché non è vero?" Dice avanzando e facendomi sbattere contro al muro.
"Non hai urlato il mio nome?" Si avvicina al mio viso, per poi baciarmi il collo, leccandolo ogni tanto. Il suo corpo schiaccia il mio, mentre metto la testa di lato, godendomi le sue labbra sulla mia pelle.
"Ancora..." cambia lato del collo.
"Ancora..." arriva alle mie labbra, che però non bacia, fissandole con un sorriso malizioso sul viso.
"E ancora" sussurra piano, facendo aria sul mio viso, provocandomi milioni di brividi.
"Smettila, o giuro che ti riporto sul letto"
"Mh...allettante" mi lascia un bacio veloce, per poi prendere una ciocca dei miei capelli biondi, arrotolandola nel suo dita.
"Ma voglio allontanarmi dal tuo stile di principessina viziata"
"Fanculo" faccio per andarmene, fingendomi offesa, quando la mia schiena sbatte nuovamente contro al muro.
"Stavo parlando"
"Ah si? Pensavo stessi giudicando" affermo cercando di nascondere un sorrisino.
"Ti sbagli..." si avvicina ancora di più, premendo contro il mio corpo.
"Stavo solo..." mette le mani sulle mie cosce, per poi sollevarmi e tenermi su, mentre mi schiaccia contro al muro.
Avvinghio le gambe alla sua vita, cercando di tenermi su e metto le braccia intorno al suo collo.
"...mettendo i puntini sulle i"
"Appunto. Giudicavi. E sai...siccome sono una principessina, non so se mi va di stare insieme ad una stronza"
"Mh...quindi stiamo insieme?" Mi blocco davanti a quella domanda, e deglutisco, cercando poi di dire qualcosa, che però non esce.
"Io...ehm..."
"Che?"
"No solo...non lo so. Mi è uscito spontaneo dirlo. Ma se non è quello che vuoi...non dobbiamo per forza, cioè con questo non voglio dire che non mi interessa, perché mi interessa, solo che mi importa anche di te e non lo so ceh io.."
"Bionda...stai divagando" dice ridendo, mentre mi lascia un bacio sullo sterno, a livello delle sue labbra.
"Lo so...scusa" dico toccandomi il viso, ridendo istericamente.
Ride anche lei e poi vedo il suo sguardo cadere sulle mie labbra, cosa che mi fa abbassare, prendendo le sue.
Ci diamo un bacio casto, e poi mi stacco, appoggiando la testa al muro, mentre la guardo e penso a quanto cazzo la amo.
A quanto cazzo sia bella.
Porto una mano tra i suoi capelli neri, mentre mi guarda, con il suo solito sguardo penetrante e duro.
Sorrido, per poi perdermi in lei.
Nel suo sguardo.
Nel suo viso, così perfetto.
Nelle sue labbra, così morbide.
Scorro un dito su quest'ultime, segnandone il contorno, per poi abbassarmi nuovamente e baciarle. Inizialmente il bacio sembra dover finire subito, ma dopo poco la sua lingua cerca l'accesso alla mia bocca, che le consento subito, facendo scontare la mia lingua con la sua.
Stringo le mie gambe intorno alla sua vita, facendola avvicinare ancora di più, mentre le mie mani sono entrambe nei suoi capelli, che accarezzo.
Le sue mani stringono i miei fianchi, per poi entrare sotto alla maglietta, afferrando la pelle calda.
"Mh" lascio un gemito sulle sue labbra, volendo sempre di più.
Con lei è sempre cosi.
Nonostante ci siamo avute non troppo tempo fa, la voglio ancora.
E ancora. E ancora.
Vorrei averla in ogni momento della giornata.
Sempre.

Cosa mi porta ad amarti? -Zurena-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora