Guardo il vestito che brilla appoggiato sul letto, con gli stivali alti che giacciono sul pavimento.
Una lacrima mi riga il viso, pensando a come lo avevo preso per Zulema.
Per farla impazzire.
Per giocare con lei.
Giocare, sapendo bene che quello stesso vestito mi sarebbe stato tolto alla notte.
Mi asciugo in fretta la lacrima e prendo in mano quell'inutile pezzo di stoffa.
Faccio per infilarmelo, ma dopo due secondi mi blocco, gettandolo sulla sedia posta di fianco alla scrivania.
"Cazzo!" Urlo, prendendomi la testa tra le mani.
Non posso.
Se n'è andata da qualche ora e già mi manca terribilmente.
Sento il vuoto dentro di me.
Lo stesso vuoto che ho provato per tre mesi. Lo stesso vuoto che solo lei sa provocarmi. Un vuoto che mi si è creato nel momento esatto in cui quelle dannate parole sono uscite dalla sua bocca.Non siamo fidanzate...puoi scoparti chi vuoi.
Faccio un sospiro profondo, cercando di scacciare quella sensazione dalla mia mente.
Cercando di dimenticare tutto quello che è appena successo.
Senza riuscirci, perché la sua cazzo di faccia é impressa nella mia testa, e il ricordo del suo profumo mi tortura.
Non posso.
Non posso superare un'altra volta questa rottura.
Il senso di colpa mi pervade il petto, lo stomaco, la testa.
Lo sento farmi male da dentro.
Divorarmi.
Potevo ascoltare. Potevo darle il beneficio del dubbio. Potevo fidarmi. Ma come al solito ho lasciato che le mie emozioni offuscassero il mio giudizio.
Respiro, cercando di scacciare il suo pensiero. Devo dimenticarla. Anche se solo per qualche ora. Se n'è andata. Ancora una volta.
Ancora una volta senza spiegazioni.
Senza poter provare a rimediare.
Mi ha lasciata. E sta volta non posso farcela. Non posso sopportare ancora la sua mancanza in ogni momento della mia vita. In ogni ora, minuto e secondo.
Non posso, perché appena vedo una figura con i capelli neri e un fisico snello la vedo.
La vedo ovunque.
In ogni volto, in ogni corpo, solo per poi ricordarmi che lei non è qui, lei non c'è.
Mi ha lasciata come se tutto ciò che abbiamo avuto sia stato nulla.
Con ancora le lacrime agli occhi, prendo un vestito rosa carne dal mio armadio, che si abbina con la mia carnagione abbronzata e che presenta uno scollo non troppo profondo sul seno. Lo indosso e stiro le pieghe, quasi impercettibili, con le mani, spingendo verso il basso.Guardo il mio riflesso nello specchio davanti a me, e ringrazio di non essermi truccata, perché avrei rovinato tutto. I miei capelli biondi sono lasciati cadere sulle spalle, lisci. Mi asciugo le lacrime con cura, chiudendo gli occhi per qualche secondo, prendendo un respiro profondo.
Afferro la poquet con i trucchi dal mio comodino e poi il mio sguardo cade sul cuscino, posto di fianco al mio.
Lo prendo, rimettendo i trucchi sulla superficie in legno, e lo porto al viso, sedendomi sul letto. Lo stringo tra le braccia e il suo profumo mi entra nelle narici, facendomi crollare nuovamente.
"Perché?" Sussurro tra me e me, mentre un'altra crisi isterica si impossessa di me.
"Perché mi hai lasciata cosi?" Mi pongo domande ad alta voce da sola, come se mi aspettassi una risposta, a cui io non riesco ad arrivare.
Perché le è cosi facile lasciarmi?
STAI LEGGENDO
Cosa mi porta ad amarti? -Zurena-
FanfictionZulema e Macarena sono sempre state due anime opposte. Lo Yin e lo Yang. Il buio e la luce. Ma tutto questo forse é dettato da qualcosa di più grande di loro. Una forza. Un destino. Che inevitabilmente le lega e le tiene unite, impedendo che si ucci...