Capitolo 38 (Ho mentito)

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(Due mesi dopo)

"Macaaa! Muoviti"
"Arrivo Sabrii! Dammi il tempooo!" Urlo dal bagno, mentre mi sistemo una ciocca di capelli dietro all'orecchio.
Sento bussare alla porta dietro di me e mi giro, vedendo Michael appoggiato allo stipite di quest'ultima.
Punto i miei occhi nei suoi, gli stessi occhi azzurri che mi hanno colpito sin dal primo momento dentro quel locale.
"Come sei bella sta sera" dice con tono malizioso, avvicinandosi e cingendomi da dietro.
Mi irrigidisco subito a questo contatto fin troppo intimo, mentre con una scusa mi stacco, prendendo la borsa, che avevo appoggiato per terra.
"Andiamo?" Gli dico sorridendo e lui annuisce, ma mentre stavo uscendo dalla porta, mi tira indietro da un braccio, baciandomi.
"Credevi di fuggire cosi?" Dice con un sorriso provocante sul viso, mentre passa le mani suo miei fianchi, accarezzandomi. È cosi carino. Così dolce.
Mi dispiace non provare per lui, quello che lui invece prova per me.
Ogni volta che mi tocca, il mio cuore torna indietro nel tempo, a quando le mani che si poggiavano su di me erano le sue.
Respingo subito quel pensiero dalla mia mente, non volendo permettere a quella figlia di puttana di ostacolare la mia serata.

Ci dirigiamo giu dalle scale, raggiungendo le altre che ci stanno aspettando da 10 minuti buoni.
"Io te lo avevo detto che dovevi cominciare a prepararti come minimo 30 minuti prima di noi, ma come al solito non mi ascolti mai" mi dice la Riccia, facendo ridere tutti.
"Touché" dico sorridendo e facendo scoppiare nuovamente a ridere le persone al mio fianco.
"Andiamo?" Chiede Sara, mentre io le annuisco.
Usciamo e mentre camminiamo sento il braccio di Michael scivolare sulla mia vita, tirandomi a se.
Lo lascio fare, cercando di abituarmi al contatto del ragazzo su di me.
Stiamo insieme ormai da un mese e mezzo, e devo cominciare ad abituarmici. Inizialmente ho cominciato a scoparci per dimenticare Zulema, ma poi giorno dopo giorno abbiamo cominciato a legare e siamo diventati anche ottimi amici. Mi chiedo però, se quello che provo nei suoi confronti non sia semplice amicizia, che uso per dimenticare la donna che mi ha spezzato il cuore e che tutt'ora mi provoca dolore.

"Va bene questo no?" Chiede Gaia indicando un tavolo, e la Riccia subito la tira a se, stampandole un bel bacio a stampo.
"Si amore, è perfetto" sorridono e io con loro. Mi fa piacere vedere finalmente la Riccia felice e per quanto Saray provi ancora qualcosa, anche lei sta cercando di andare avanti. Si sta frequento da poco con Sabrina, con cui è incredibilmente scoppiata la passione qualche settimana fa.
"Prego" dice il ragazzo al mio fianco, tirando indietro la sedia da bravo gentiluomo quale è, facendomi sedere.
"Ma grazie" dico ironica, per poi ridere insieme a lui, mentre ci sediamo.
"Oh Lucas..." si avvicina al ragazzo di Sara, nella sedia accanto e gli sussurra qualcosa all'orecchio, facendoci girare gli occhi al cielo. Il nostro gruppo da sei, si era allargato, diventando da otto, quando io e Sara abbiamo cominciato a frequentare Lucas e Michael.
"Ora me lo dici" dico offesa, mettendo su un piccolo broncio. Lui mi gira il viso e mi lascia un bacio delicato, facendomi sorridere.
"È una sorpresa" dice ridendo e io per una volta lo assecondo, annuendo.
Per quanto assurdo sia, la sua presenza mi aiuta tanto.
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"Si per me un mojito" dico al barista quando si avvicina per prendere le ordinazioni, che riceve anche dalle altre, subito dopo di me.
Sono le 23 e ci siamo appena trasferiti in questo locale, su suggerimento dei ragazzi, per concludere la serata dopo la cena.
Improvvisamente mentre aspetto il mio drink, mi sento sbattere contro al bancone da Michael, imprigionando il mio corpo tra il legno e lui.
"Wow, e questo?" Dico sorpresa, mettendo le mani sulle sue, che sono appoggiate sui miei fianchi.
"Questo perché mi fai impazzire con questo vestito"
"Ah si?" Dico provocante, mettendo un indice sotto al mento del ragazzo, flirtando palesemente.
"Mh..." dice sorridendo, mostrando i suoi denti bianchi. Mi tira con se, portandomi nel bagno e mentre mi tira io faccio una leggera resistenza.
"Ma il mio Mojito!!?"
"Credimi che sarà ancora li tra 20 minuti" sorrido, mentre entriamo dentro al bagno, trovandolo vuoto e chiudendo la porta a chiave. Vengo sbattuta violentemente contro al muro, trovandomi le sue mani ovunque sul mio corpo. Sul petto, sul seno, sui fianchi, fino a stringermi i glutei.
Sussulto e lui mi bacia il collo, succhiando di tanto in tanto. Le sue mani salgono sotto al mio vestito, che alza subito, facendo passare le mani sulle mie cosce. Sussulto, e comincio ad ansimare, mentre lui mi gira di colpo, mettendomi con il petto contro al muro. Senza tanto preavviso mi abbassa gli slip e mi penetra, facendomi gemere rumorosamente, senza badare tanto al fatto che possano sentirci.
La musica è molto alta e sarebbe impossibile. Fa dentro e fuori rapidamente, continuando per un tempo indefinito. Un tempo durante il quale non sono riuscita a provare niente.
Il calore.
I brividi.
Il piacere.
Dov'è tutto questo? Esce da me quando deve venire, non volendo sgradevoli incidenti e io mi rialzo le mutande, abbassando poi il vestito subito dopo, che torna a fasciarmi le forme, essendo attillato.
"Dio Maca" mi giro e lui mi bacia, intrecciando le nostre lingue. Mentre sono qua, attaccata a questo ragazzo stupendo, che mi ama infinitamente, non riesco a fare altro che pensare al fatto che non riesco ad eccitarmi. Non riesco a venire. Non riesco a trovare quella passione che sembra essere rimasta dentro a quel fottuto carcere.
Si stacca da me e mi sorride, mentre io faccio un sorriso falso, per poi uscire, tornando al bancone.

Cosa mi porta ad amarti? -Zurena-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora