"Dov'è quella stronza?!"
Dico entrando nella sala, bloccandomi di colpo e girandomi, vedendo Gaia e la Riccia sul divano mezze nude.
"Dio! C'è la camera Riccia!"
"Scusa, non ci siamo arrivate in tempo"
Sento che ridacchiano, mentre probabilmente si stanno rivestendo.
"Puoi girarti"
Mi volto e sorrido, vendendole trattenere una risatina, mentre guardano in parti opposte.
"Va bene me ne vado giuro...sapete dov'è Zulema?"
"La tua regina è fuori sulla spiaggia"
Mi volto verso Saray, che arriva alle mie spalle, con Sabrina per mano.
"Oh" sorride e mi fa l'occhiolino.
Mi dirigo verso le scale, quando una mano mi blocca il polso.
"Aspetta, prima di andare dalla tua amata, che poi non capisci più niente..."
"Non è vero"
"Mh...dicevo...che sta sera, dopo cena, volevamo andare in quel locale di cui abbiamo parlato l'altra sera. Sara ha detto che ci raggiunge la"
"Va bene, lo dirò a Zule"
"Certo" annuiamo entrambe e poi percorro il corridoio, pensando a una cosa che forse mi avrebbe fatto odiare da Zulema, ma per una volta, vincerei.
Un sorriso malizioso mi si forma sul viso, mentre scendo le scale.La vedo seduta in riva al mare, con le gambe tirate al petto, una sigaretta in una mano, che di tanto in tanto porta alla bocca. Mi avvicino lentamente, fissando quella bellezza araba di cui sono fottutamente persa.
"Sai che fissare è maleducazione?"
"Come hai fatto a..." mi blocco pensando a come cazzo abbia fatto a sentirmi. Giuro di aver fatto estremamente piano.
"Non importa" dico sedendomi al suo fianco, e appoggiando la testa alla sua spalla, mentre il sole si é già abbassato. Sono circa le 19 e ormai tramonterà.
"Non ti appoggiare" dice alzando la spalla, spingendomi delicatamente via la mia testa.
"Sei seria?" Guardo il suo profilo perfetto, e noto l'ombra di un sorriso, nonostante non mi stia guardando.
Sorrido anche io e abbasso lo sguardo, per poi riguardarla.
Dio non dovrei stuzzicarla, ma amo quando si incazza.
"Dammela" le strappo la sigaretta di mano, e lei subito fa per riprenderla, ma quando si allunga, io attacco le mie labbra alla sue, facendola fermare.
"Bene" porto il filtro alla bocca, prendendo il fumo, per poi rilasciarlo qualche secondo dopo, rilassandomi.
La sento sbuffare e rido nel vederla così. La guardo, mentre ispiro un'altra volta, per poi avvicinarmi al suo viso. Le prendo il mento, girandolo verso di me, e le soffio la nuvola bianca sulle labbra, piano.
Subito dopo faccio scontrare la mia bocca con la sua, sentendo il sapore del fumo e la morbidezza delle sue labbra, che rimangono immobili, davanti alla mia provocazione.
"Tu non hai idea in che guaio di stai mettendo" sussurra, chiudendo gli occhi e inspirando.
"Perché? Ora sei tu quella in difficoltà?" Metto una mano sul suo ginocchio, ancora rannicchiato, e lo spingo verso il basso, facendole distenere le gambe. La faccio salire verso l'alto, entrando nel suo interno coscia. Sospira pesantemente, mentre appoggia le mani sulla sabbia ancora calda. Mi avvicino ancora di più, salendo a cavalcioni su di lei e la sento ridere nervosa.
"Cosa c'è Zule?"
"Mh?"
Passo le mani su tutto il suo corpo, mentre continua a cercare di rimanere impassibile e resistermi. Le stringo un seno, che la fa sussultare leggermente, per poi incollare le mie labbra al suo collo. Succhio e mordo, mentre le mie mani arrivano al suo viso.
"Macarena..."
"Dimmi"
"Smettila"
"Perché? Sei ancora incazzata?"
"Si"
"Ah si?" Mi alzo a livello del suo viso e mi avvicino tantissimo alle sue labbra. Nel frattempo la sigaretta nella mia mano si è consumata tutta. Faccio l'ultimo tiro, prima di appoggiarla sulla sabbia e poi espiro il fumo sul suo viso.
"Sei proprio stronza" mi prende il viso violentemente e mi bacia le labbra, con forza. Diventa sempre più profondo e sento le sue mani entrare sotto la mia maglietta, stringendomi con forza la pelle fino a farmi gemere.
"Zulema"
"Dimmi"
"Ti prego..."
"Cosa?"
"Finisci quello che avevi iniziato"
"Mh...non avevi detto che ti bagnavi solo con lui?"
"Controlla" le dico furba, guardandola dritta negli occhi, mentre vedo i suoi venir attraversati da una scintilla. La stessa scintilla che le ho visto tante volte da quando abbiamo ceduto ai nostri sentimenti. La stessa che mi fa sentire desiderata.
Infila una mano dentro ai miei pantaloncini, mentre un sorriso malizioso le si apre sul viso. Sento le sue dita arrivare sulla stoffa delle mutande, completamente bagnate, e il mio respiro accelera, mentre le immagini delle sue dita dentro di me fino a poco fa mi fanno avvampare.
Appoggio la fronte sulla sua, ansimando a pochi centimetri dal suo viso.
"Ti prego"
"Non hai fatto da sola?" Alzo subito la testa, guardandola negli occhi mentre ride e le sue dita fanno pressione sul mio clitoride, pulsante.
"Mh.."
"Chiedi scusa"
"Che?"
"Chiedi perdono" sorride con sfida e spinge le dita sul mio ingresso, ancora coperto dalle mutande.
"Non ti chiederò perdono"
"Non farmi incazzare" rimango zitta, spingendo i fianchi contro alle sue dita per sentire sollievo, ma appena lo faccio sfila la mano dai miei pantaloni.
"Zulema cazzo" gemo, sentendo la mancanza delle sue dita proprio dove ne ho più bisogno e lei mi bacia il collo, lasciandoci una scia fino all'orecchio.
"Sei tu che non obbedisci"
"Ti sembro un cane?" Ride di gusto, mentre ho ancora il respiro accelerato.
"Ah ridi?"
"Si bionda, vuoi obbiettare anche questo?"
"No"
"Ecco bene" sorrido e la bacio, ma sta volta con più dolcezza. Nonostante sia davvero eccitata, voglio solo sentire quel dolce sapore sulle mie labbra. Le nostre lingue si cercano, trovandosi e non volendo più lasciarsi andare.
"Zule"
"Mh" dice riprendendo le mie labbra, facendomi sorridere. Mi stacco e le accarezzo il viso, mentre i suoi occhi rimangono puntati sulle mie labbra gonfie.
"Mi sei mancata" Sorride e poi si avvicina al mio viso.
"Tu no"
"Che stronza" sorrido ancora e le mordo il labbro inferiore, facendola gemere leggermente. Entriamo dentro ad un bacio che sembra non voler finire mai, mentre le nostre mani viaggiano sui nostri corpi. Zulema mi stringe i glutei, mentre io le cingo i fianchi.
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Cosa mi porta ad amarti? -Zurena-
FanfictionZulema e Macarena sono sempre state due anime opposte. Lo Yin e lo Yang. Il buio e la luce. Ma tutto questo forse é dettato da qualcosa di più grande di loro. Una forza. Un destino. Che inevitabilmente le lega e le tiene unite, impedendo che si ucci...