213 - Mi trasferisco

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*Natalie's pov*

Prendo il cellulare e digito velocemente il numero di Emily.

Chissà perché mi cercava... magari vuole uscire da sola con me!

<Natalie... potresti venire nella mia stanza? Ho bisogno di parlarti.>

Uuuh vuole passare direttamente ai fatti! Sì, sì, sì! Mi piace!

<Arrivo subito!> Esclamo forse un po' troppo eccitata.

Chiude la chiamata e quasi mi metto a correre per fare in fretta.

Nel correre, mi scontro con una ragazza.

<Scusami, ti ho fatto male?> Le domando fermandomi e porgendole la mano.

I suoi capelli marroni sono legati in due codini e gli occhi sono marrone chiaro tendente al giallo. Ha le lentiggini e un piercing al naso. È davvero molto carina.

<Tutto ok, grazie.> Mi prende la mano e si aiuta ad alzarsi.

Poi mi sorride e se ne va salutandomi con un cenno della mano.

Che sia nuova? Non l'ho mai vista... in più mi ha particolarmente colpito... no! Natalie! Ritorna sul pianeta Terra!

Emily, sì, devo andare da lei!

Faccio per ritornare ai miei passi, ma scalcio un quadernino.

Lo raccolgo e leggo il nome del proprietario sulla copertina "Ivy O'quinn".

Che sia di quella ragazza?

Mi volto dietro, per vedere se la vedo in lontananza, ma niente.

Lo tengo con me e vado da Emily. Magari dopo chiedo in giro se la conoscono, o magari la incontro da qualche parte.

Busso alla porta di Emily appena arrivo e lei apre subito tirandomici dentro.

<E-ehi...> Balbetto nel mentre che lei mi stringe tra le sue braccia.

Ma che le prende? Non si è mai comportata così.

<Tutto ok?> Le domando staccandola un minimo per vederla in faccia.

<No...> Sussurra staccandosi completamente e si va a sedere sul suo letto.

La seguo e mi siedo al suo fianco dopo aver appoggiato il quadernino sullo scaffale, spero di ricordarmelo.

<Ti ho chiamata qui perché devo... devi dirmi una cosa.>

<I-io? Cosa?> Domando confusa e con l'ansia alle stelle.

Che si sia accorta dei miei sentimenti? O qualcosa del genere?

<Tu... cosa sono per te?>

Ridacchio nervosamente e le domando: <Ma che domanda è? Insomma, siamo amiche, no?>

<Sì... è vero...> Dice abbassando lo sguardo.

<Perché me lo chiedi?>

Sospira e dice: <Io... sai, ti considero come una migliore amica ormai. Tutte le cose le dico a te... in più sto molto bene in tua compagnia.> Mi sorride.

Migliore amica eh... già, cosa mi aspettavo?

<Ricordi la volta che ti ho baciata? Volevo testare quel che provavo per te... quei giorni ero così confusa, non capivo niente... poi, con quel bacio, ho capito che non provavo più di una semplice amicizia per te. Volevo chiarire questo prima che tu ti creassi false idee.> Dice il tutto senza nemmeno guardarmi in faccia.

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