<Quindi ora è da Phebe?> Mi domanda Austin mentre prende una coperta dall'armadio.
<Sì, l'ho costretto ad andarci. Non volevo che Camila rimandasse le sue visite.> Dico e lui si stende accanto a me sul letto.
<Capisco.> Dice mettendosi la coperta sulle gambe e coprendo sia lui che me. <Probabilmente rimarrà tutto il giorno in pensiero per te.>
Sospiro. <Manco stessi morendo. È solo un po' di nausea e poi grazie al tè di Natalie sto molto meglio.>
<Vero, ma sai com'è Nash.>
Annuisco e apro il portatile. <Cambiando argomento, come va con Kodey?>
<Bene. In camera abbiamo unito i letti così da averne uno unico ed è una figata. Sembrano quei letti nei castelli...> E inizia così a sognare ad occhi aperti.
Me lo immagino proprio il mio caro Austin su un cavallo bianco con il cavaliere Kodey e il resto della scuderia.
Ridacchio immaginando la scena e lui mi guarda male.
<Cosa? Tu non hai mai fantasticato a una vita parallela insieme a Nash?> Mi domanda.
<Mmmhhh...> Faccio pensierosa mentre metto la password sul portatile. <Non proprio. Diciamo che ha immaginato Natalie per me una volta.>
<Ogni volta ti metti a fantasticare sulla vita amorosa degli altri e mai sulla tua, sei proprio strana amica mia.>
<Vabbè, che film vuoi vedere?>
<Non so mettine uno a caso.>
<Ok.> Borbotto entrando su netflix. <Il primo che esce lo metto.>
Annuisce e così faccio.
Passiamo le restanti due ore a guardare questo film e a commentare ogni cosa così da renderlo meno noioso di quanto non lo sia già.
Una volta finito, il mio cellulare inizia a squillare e Austin lo prende dal comodino.
<È un face time.> Dice passandolo.
<Da chi?> Domando prendendolo.
Di chi è questo numero...?
<Beh? Chi è?> Domanda Austin avvicinandosi.
<Non lo so.> Dico facendogli vedere il contatto sullo schermo.
La chiamata termina e mi arriva subito dopo un messaggio.
— "Grace rispondi sono Emily."
E mi richiama.
<Emily.> La saluto.
<Per fortuna mi hai risposto, credevo ce l'avessi con me perché me ne sono andata senza dire niente.>
<Tutti ce l'abbiamo con te. Perché te ne sei andata così?> Le domando.
So che non è molto carino dirglielo così, soprattutto nella situazione in cui è... sembra particolarmente triste e dispiaciuta.
<Mi dispiace, ma mio padre mi ha costretta. Mi ha anche tolto il cellulare, per questo non vi ho chiamati.> Risponde con il tono che le trema. <Ora sto usando il computer di mia cugina.>
<Ok...>
<Mio padre ha fatto lo stronzo un'altra volta... mi dispiace tantissimo... non volevo lasciarvi così.>
<Emily, calmati. Sta tranquilla, non sono arrabbiata con te. Mi stai dicendo che è stato tuo padre a "trascinarti via" senza lasciare alcun saluto.>
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My Boy 3
Roman d'amour"Ritorna a guardarmi e mi infila l'anello al dito. Poi si avvicina di più a me, prende il mio viso tra le sue mani, fredde come sempre, e mi bacia dolcemente. La prima volta che mi bacia davanti a tutti, o che fa il dolce davanti a tutti... I ragazz...