215 - Cena di famiglia

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Salgo in macchina con Austin e Jason mette in moto.

<Allora, sai già dove andare?> Mi domanda mentre esce con cautela dal parcheggio.

<Pensavo in quel centro commerciale dove andavamo quando eravamo piccoli.> Rispondo mettendomi la cintura.

<Che dite di passare lì e poi andare anche in quello dove siamo andati durante le vacanze? Volevo comprare una cosina a Kodey.> Fa Austin.

<E non gliela puoi prendere al centro commerciale dove dobbiamo andare ora?> Gli domanda Jason.

<Ma non lo so se la vendono lì.>

<Cosa devi prendergli?> Gli domando.

<Un nuovo skate, il suo si è rotto ieri quando me l'ha fatto provare, quindi volevo farmi perdonare.>

Jason sospira e acconsente a portarlo lì dopo aver comprato il regalo per William.

Abbiamo deciso di fargli tutti e tre un regalo diverso.

Jason un gioco per la sua console, Austin una chitarra, dato che la sua si è rotta, e io... non ne ho idea.

Dovrei fargli un bel regalo, dato che sono la sorella, ma non so cosa.

Non so molto di lui e Nash non è stato di aiuto dato che mi ha consigliato di regalargli un set da bagno.

<Ragazzi... cosa dovrei regalargli? Non so niente di lui... e voi vi siete già presi i regali più belli.> Dico.

<Magari anche a lui piace andare sullo skate, così abbiamo una ragione in più per andare in quel negozio.> Fa Austin.

<Non so, non mi sembra il tipo.> Dico.

<Prova a chiedere a tuo padre.> Mi suggerisce Jason.

Sospiro. <Va bene.> E prendo il cellulare per chiamarlo.

Poco dopo risponde.

<Ehi tesoro, come mai mi chiami a quest'ora?>

<Volevo chiederti una cosa.>

<Certo, chiedi pure.> Dice, dal tono sembra così felice di sentirmi per telefono.

Dalla volta che è rimasto a cena dalla mamma, non l'ho più ne visto ne sentito. Ce l'ho ancora con lui per tutto, ma è pur sempre mio padre...

Chissà se mai riuscirò a perdonarlo.

<Come stai? È da un po' che non ci sentiamo.>

<Ou... bene! Sto preparando la casa con tua madre per la festa di domani. Ci sarete vero?>

<Certo, stiamo andando proprio a prendere i regali...> Dico. <E a proposito di regali, volevo chiederti se a Willy piace andare sullo skate, o se ci sa già andare...>

<Ne va matto! Gliene ho comprato uno l'anno scorso, solo che si è rotto da quanto lo usava quindi è da un po' che non ci va.>

<Perfetto, spero che nessun altro abbia la mia idea.>

<Sicura di volerglielo prendere? Costano un bel po'.>

<Tranquillo, non preoccuparti, ci vediamo domani.>

<A domani tesoro.>

E chiudiamo la chiamata.

<Andata per lo skate.> Dico a Jason.

*Nash's pov*

<Nash, aiutami qui.> Mi chiama mia madre.

Sbuffo e mi avvicino alla tavola.

My Boy 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora