289 - La sua innocenza

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*Emily's pov*

<Bene, sentiamo.> Dice il preside mettendosi comodo sulla sua poltrona.

Guardo per un attimo Daniel che mi sorride mentre attiva l'audio.

Si appoggia alla mia sedia e ascoltiamo tutti e cinque gli audio.

Ma quando ha registrato tutto ciò e come ha fatto?

<I-io...>

Daniel stoppa l'ennesimo audio.

<Cosa vuole dire signorina Marleen?> Le domanda il preside.

Lei abbassa la testa e dice: <Solo che... mi dispiace per tutto e che non servono altri audio per dimostrare la sua innocenza.>

<Altro? Lei signor Hill vorrebbe aggiungere qualcosa?>

<Solo che questo è stalking.>

<Stalking a fin di bene. Stavo per espellere una ragazza che non ha fatto assolutamente niente. La colpa è sola di voi due, e chi altro? Chi altro c'è dentro?> Domanda il signor Smith.

<Mi crederà anche senza prove?> Gli domanda Daniel.

<Sì.>

<Beh, allora si metta comodo, è una storia parecchio lunga.>

Inizia così a raccontargli tutto dall'inizio. Ogni cosa che Callie ha combinato, includendo le persone che ha messo in mezzo, i ricatti, le minacce, tutto.

Il signor Smith rimane spiazzato dalle parole di Daniel nel mentre che Caroline e Roderick confermano tutto.

<Mi sta dicendo che tutto questo è opera di Cal... la signorina Martin?> Gli domanda.

<Esattamente signore e abbiamo due testimoni. Se vuole chiamo pure Brad e Abigail per le altre conferme.>

<Non mi servono altre conferme, mi va bene così. Potete andare tutti, siete salvi.>

<Come?> Domanda Caroline.

<Voi non c'entrate niente, siete stati solo manipolati. So che vi pentite di quello che avete fatto e spero cerchiate di rimediare in questi prossimi anni. Ora state tranquilli e ribellatevi a lei, vi aiuterò io, nessuno verrà toccato da lei o dalla mia ex moglie, ve lo prometto.>

<La ringrazio signor Smith, lei è un uomo dal cuore d'oro.> Dice Caroline sul punto di piangere.

<Ora andate a vivere la vostra adolescenza senza vincoli.>

Lo ringraziamo un ultima volta ed usciamo dal suo ufficio.

<Finalmente! Finalmente sono libera!> Esclama Caroline. <Grazie Daniel, non sai quanti favori ti devo.> Gli dice.

<Figurati. L'ho fatto solo perché volevo farlo.> Dice grattandosi la nuca.

<Devo andare da Dianne e scusarmi, ci si vede.> E va via.

<Roderick? Hai niente da dire?> Gli domanda Daniel.

<Grazie.> E se ne va.

<Beh, almeno ha ringraziato.> Dice Daniel. <Andiamo?> Mi domanda.

<Dove?>

<A cena. È quasi ora e se arriviamo tardi non troviamo più niente.>

<Va bene.>

Così andiamo verso la mensa, prendiamo la cena e aspettiamo che arrivino gli altri per raccontare tutto quel che è successo.

*Nash's pov*

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