299 - In pace

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Finalmente vacanze!

Una settimana fa è finito tutto, scuola, drammi, ogni cosa, e ora sono qui, in un villaggio estivo, in spiaggia insieme ai miei amici... o almeno non tutti.

Purtroppo alcuni sono dovuti tornare dalle loro famiglie, più che alcuni, diciamo quasi tutti. Però non importa, la scorsa settimana siamo stati insieme per tutta una giornata proprio perché sapevamo che ci saremmo dovuti dividere.

Ma comunque, sono felice. Felice di stare in pace e lontana da possibili caos... anche se, tra qualche mese, incomincerà nuovamente tutto quanto, scuola, la sveglia la mattina, lo studio... e speriamo non i mega casini come quest'anno.

Ad ogni modo, pensiamo al presente, alla vacanza e alle splendide giornate in compagnia delle persone che mi fanno stare bene.

Ci sediamo al bar e iniziamo a giocare a carte, tanto per far passare queste ore di sole cocente.

Facciamo svariate partite e le vinco tutte io... oggi la fortuna è dalla mia parte a quanto pare. Di solito vince sempre Austin.

E a proposito di Austin, fortunatamente è riuscito a sistemare tutto con Kodey e ora sono più tranquilli, tanto che Kodey ha rinunciato alla sua prima esperienza lavorativa per stare con Austin.

<Hai finito di vincere tutte le partite?! Mi sto stancando.> Si lamenta Jason.

Lui odia perdere, sia nelle partite a carte, che a basket, che in ogni gioco dove c'è competizione.

Vuole sempre essere il più forte e arrivare primo, ma oggi è la giornata sbagliata.

<Ok, cercherò di non vincere e lascerò la gloria a te... o Austin.> Gli sorrido falsamente e tutti si mettono a ridere, tutti tranne lui ovviamente.

<Non sei simpatica Grace.>

<Ma dai è un gioco!> Fa Kodey. <Per una volta che vince Grace e non Austin.>

Jason sbuffa e si imbroncia. È proprio un bambino a volte, ma gli vogliamo bene anche per questo.

Almeno, in questo periodo, si sta distraendo dalla storia di... di un po' di mesi fa e sta molto meglio.

Sia fisicamente, tanto che ha smesso di bere alcol, tranne che alle feste, che a livello psicologico. È più vivace, ride, scherza... proprio come il vecchio Jason.

Riprendiamo a giocare e ora è il turno di Austin a vincere la maggior parte delle partite.

<Basta ci rinuncio.> Fa Jason lasciando le sue carte sul tavolo.

<Pure io.> Fa Kodey. <Ora sto dalla parte di Jason, questo non è più un gioco, è il nervoso fatto a gioco... odio uno!>

<Andiamo, solo perché ho usato un po' di astuzia, la prossima volta eviti di sprecare tutti i più due e quattro.> Gli dice Austin.

<Avete finito di discutere per un gioco?> Domanda Nash.

<Dillo che anche a te da fastidio perdere!> Gli dice Jason. <O è solo quando si tratta di sport?>

<Non mi da fastidio perdere ne nei giochi e ne negli sport.> Ribatte Nash per poi bere un sorso di succo alla pera.

<Ah sì? Devo ricordarti quanto eri nervoso durante la finale di football?> Gli domanda Kodey.

<Quello era importante.> Fa Nash muovendo la mano come per mettere da parte quell'argomento.

<Dai, su, non discutiamo.> Dice Austin appoggiando la testa sulla spalla di Kodey. <Vero che non sei arrabbiato con me?> Gli domanda alzando lo sguardo sul suo.

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