My Boy 3

219 - Carini

Le prime prove scritte termineranno con quest'ultima.

Non vedo l'ora, almeno me lo tolgo di mezzo e non ci penso più.

Tutti siamo totalmente concentrati sul scrivere la tesi del nostro progetto.

Il mio? Una villetta a due piani in montagna. Non è molto grande, è una casa modestissima con un open space, un bagno e lo studio a piano terra con veranda esterna, salite le scale ci sono tre camere e un altro bagno e una terrazza abbastanza ampia.

Nella tesi, devo scrivere tutte le misure di tutte le stanze, di quante finestre è provvista, porte, eccetera, eccetera.

Comunque, le prove di questa settimana sono andate discretamente. In quella di storia ho avuto più difficoltà del solito, ma me la sono cavata come meglio potevo.

Passa l'ora e, una volta finito di scrivere, consegno tutto al professore ed esco fuori ad aspettare gli altri.

Appena ci riuniamo tutti, ci facciamo due chiacchiere in caffetteria e poi all'ora di pranzo andiamo in mensa.

<Austin sei pronto per la tua prima gara dopo mesi?> Gli domanda Erick.

<Non mettermi pressione ti prego.> Gli fa Austin.

<Scusami...>

<In più Nash non partecipa quindi... chi mi calma?> Fa Austin andando in panico.

Nash sospira e gli appoggia una mano sulla spalla dicendo: <Sta calmo e respira.>

Austin annuisce ripetutamente e inizia a fare respiri profondi.

<Per me invece sarà l'ultima gara...> Dice Emily.

<Già, ma perché devi partire? Non ci hai detto il motivo.> Le domanda Soleil.

<É... complicato.> Risponde lei.

Arriviamo in mensa e iniziamo a fare la fila per il pranzo.

Effettivamente è strano che Emily parta così di punto in bianco. Ha solo detto: "ritorno dalla mia famiglia in Germania". Fine, nient'altro.

Magari non ne vuole parlare, e lo rispetto, solo che...

<Ti muovi? Sto morendo di fame!> Chad inizia ad attaccarsi con il ragazzo davanti a lui.

<Scusami Chad.> Il ragazzo si volta e...

<Roderick, che spiacevole sorpresa.> Gli sorride falsamente.

<Ora mi muovo...> Dice, poi alza lo sguardo verso di me: <Ciao Grace.>

Gli sorrido minimamente e faccio un cenno con la mano.

<Ehi faccia da schiaffi vedi di darti una mossa che non abbiamo tutto il giorno!> Dice Nash facendo la sua entrata in scena.

Sospiro e mi volto verso di lui: <Calmati Nash.>

<Non mi calmo, ho fame e quello osa salutarti. Mi da sui nervi, già lo devo sopportare agli allenamenti di football.>

Pian piano la fila va avanti e, finalmente per la felicità di Chad e Nash, possiamo sederci a mangiare.

<Era ora!> Esclama Chad. <Pancina mia fatti capanna!> E inizia ad abbuffarsi come il suo solito.

<Chad piano o finirai per affogarti.> Lo riprende Natalie.

<Ma quale affogarsi, questo ragazzo è un pozzo senza fondo.> Dice Soleil sospirando alla fine.

<Soleil, è meglio se impari a cucinare come si deve. Così tutti i pasti me li cucini tu.> Le dice Chad sorridendo alla fine.

<Prima però smetti di fare il bambino. Guardati, sei tutto sporco.> Gli dice prendendo un tovagliolo e passandoglielo sulle labbra.