212 - Conosco il tuo segreto

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<Ehilà raggio di sole!> Esclama Natalie saltandomi addosso appena esco dal bagno.

<Come mai tutta questa felicità?> Le domando scollandomela di dosso.

Di solito la mattina presto non è mai così energica, piuttosto sembra una zombie vivente.

<Beh... ieri sera è stata... una bella serata.> Sorride ricordando chissà cosa. <E poi...> Inizia facendo una giravolta. <...non sono uno schianto in divisa?> Sorride più di prima.

<Sì, ti sta bene.> Le dico mentre mi allaccio la camicia.

<Mi sembra di essere tornata alle medie in Corea.> Dice avvicinandosi allo specchio.

Finiamo di prepararci e, una volta pronte, prendiamo gli zaini e iniziamo a scendere.

Essendo che ci siamo alzate tardi, non abbiamo tempo per la colazione. E la sfiga più grande é che non ci sono i distributori per prenderci qualcosa da mangiare al volo.

Una barretta andava più che bene.

<Cavolo! Mi sono dimenticata la borraccia con l'acqua!> Fa fermandosi a metà corridoio.

<Oh andiamo Natalie!>

<Corro, tu vai in classe non preoccuparti!> E così corre verso le scale per risalire in stanza.

Ieri sera, durante cena, sono passate le bidelle e ci hanno dato una borraccia a ciascuno per l'acqua. Così non la dobbiamo comprare ogni mattina al distributore e per la raccolta differenziata.

Meno plastica produciamo, meglio è.

Quindi ora, ogni sera, dovremo fare la fila alla macchina dell'acqua che c'è in mensa per riempirci le borracce.

Poi in camera le mettiamo nel minifrigo che io e Natalie abbiamo trovato per caso.

Era sotto la scrivania nascosto in un angolo, non ci avevamo fatto caso.

Apro il mio armadietto, prendo i libri che mi servono e appoggio gli altri.

<Ma bene, bene, bene. Guarda un po' chi abbiamo qui.>

Sospiro riconoscendo quella tonalità stridula di voce. Caroline è proprio qui, dietro di me.

Chiudo l'armadietto sospirando e mi volto verso di lei.

<Che vuoi?> Le domando.

Lei, sciogliendo la posizione, si avvicina a me con un sorrisino.

<Sai, vorrei farti tante cose in questo momento, ma non posso dato che siamo nel bel mezzo del corridoio scolastico.>

<Tante cose del tipo?>

Caroline si volta di scatto sentendo la voce di Nash.

<N-Nash... ciao...> Lo saluta allontanandosi da me per avvicinarsi a lui.

<Allora? Cos'è che volevi farle?> Le domanda avvicinandosi a me.

<Io? No, nulla, stavo scherzando.> Gli sorride e se ne va dopo avermi lanciato un'occhiata.

<Grazie Nash.> Gli dico.

Mi sorride e mi abbraccia. Poi mi prende la mano e ci dirigiamo verso le varie aule.

<Devo ammettere che stai davvero bene con la divisa.> Mi sussurra.

<Anche tu.> Gli sorrido.

Poco dopo ci raggiungono anche Austin, Kodey, Jason e Jackie e, a metà corridoio, ci dividiamo per andare ognuno nella propria aula.

Io, Austin e Jackie, entriamo in quella di fisica e ci andiamo a sedere nei posti vicini, come sempre.

My Boy 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora