285 - Un abbraccio infinito

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*Austin's pov*

Sento la porta di ingresso aprirsi e mi alzo dal divano per andare a controllare.

Io, Kodey e mamma stavamo guardando un reality alla tv, luci spente, c'era e c'è solo la luce della tv accesa.

Kodey si è addormentato sulla mia spalla e mamma è andata a dormire nella sua stanza mezz'ora fa.

Quindi chi diamine è?!

Faccio per prendere un ombrello da una cesta e tirarlo in testa alla persona che è entrata, ma mi blocco rendendomi conto che si tratta di mio padre.

<P-papà?> Balbetto.

<Austin? C-che...> Si schiarisce la gola e si ricompone per poi domandare: <Che ci fai qui?>

<Ci vivo? Tu piuttosto?>

Sospira e si massaggia gli occhi.

<Sono venuto per tua madre.> Dice quasi sussurrando.

<Per cosa?> Domando incrociando le braccia al petto. <Dovresti lasciarla in pace, sta ancora soffrendo per la separazione.>

<E credi che io non stia soffrendo? Non faccio altro che pensare a lei e a te giorno e notte. Mi dispiace averti...>

<Austin?> Kodey lo interrompe venendo verso di noi mentre si stropiccia un occhio. <Con chi parli?>

<Ah... c'è pure lui... il tuo...> Mio padre distoglie lo sguardo e io vado verso Kodey.

<Ehi, va in sala, è tutto ok.> Gli dico accompagnandolo.

<Mmh, ma con chi stai parlando?> Si lagna. <Dimmelo.>

<Con papà, ora dormi.>

<Ah, va bene... aspetta cosa?!> Domanda svegliandosi di scatto.

Si volta e corre verso l'ingresso dove c'è mio padre e io lo seguo, prima che ne faccia una delle sue.

<Lei... lei è un omaccio!> Esclama su tutte le furie. <Ha fatto soffrire la povera Valerie e il mio piccolo e adorato Austin!>

<M-mi dispiace...>

<Lei non si merita di rimettere piede in questa casa e non si meritava di ave... aspetti, cosa?> Domanda bloccandosi dalla sua scenata.

<Ho detto che mi dispiace. Non volevo far soffrire la donna che amo da un sacco di anni e mio figlio. Io... io ho reagito in quel modo dopo il suo coming out perché ero e sono preoccupato per lui. Ho paura del mondo là fuori, so cosa succede ogni giorno alle persone con un orientamento sessuale differente da quello "originario".> Spiega.

<Ah... e poteva dirlo prima al posto di fare tutto questo teatrino?> Fa Kodey mentre gli tiro un pizzico.

<No Austin, il tuo fidanzato ha ragione. Sono stato uno stupido a non mettere le cose in chiaro e mi dispiace, mi dispiace un sacco, davvero. Io ti accetto per quello che sei, sei mio figlio e ti vorrò sempre bene, qualsiasi cosa accada.> Dice facendo per avvicinarsi a me. <Ti prego, perdonami.>

Faccio per rispondere, ma non faccio in tempo che sentiamo la voce di mia madre.

<Jonah? È vero tutto quello che hai detto?> Gli domanda scendendo gli ultimi gradini.

<Sì Valerie, è tutto vero. Ti prego di perdonarmi, entrambi.>

Mia madre corre verso di lui e lo abbraccia.

<Ti amo, ti amo così tanto.> Dice piangendo come non l'avevo mai vista fare.

<Anche io cara.>

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