294 - Volevo stare solo con te

882 35 4
                                    

Nash ritorna con un borsone in spalla.

<Eccomi qui... ti stavi addormentando?> Domanda guardando il mio volto fin troppo assonnato.

<No, no...> Rispondo voltandomi e andando verso il letto.

Mi ci tiro sopra nel mentre che lui chiude la porta a chiave e appoggia il borsone sul comò.

<Ti lascio riposare un po' e io vado a lavarmi.> Dice.

<Mh mh.> Borbotto con il tono soffocato dal cuscino.

Lo sento avvicinarsi e giro un po' la testa per vedere cosa sta facendo.

Mi trovo la sua faccia davanti e lui sorride.

<Sai che sei proprio carina?>

<Ma smettila e va a lavarti.>

<Ok, ok.> Mi da un bacio sulla testa e va in bagno.

Da quando è così dolce questo ragazzo? Prima era freddo e distaccato... ora invece è tutto il contrario.

Aspetto che esca e intanto, chiudo gli occhi per riposarmi un po'.

<Grace... Grace...?> Mi sento scuotere dal braccio e mi alzo di scatto sbattendo la testa contro qualcosa.

<Ahio...> Borbotto toccandomi il punto che ha sbattuto nel mentre che torno giù sul letto.

<Cazzo... certo che potresti essere più delicata!> Nash.

Mi volto verso di lui preoccupata e lo vedo mentre si tiene il naso.

<Oddio!> Mi metto seduta. <Ti ho fatto male?>

<Ma che domanda è?! Certo che da appena sveglia sei proprio una rincoglionita.> Dice mentre gli tolgo la mano da davanti al naso.

<Scusami.> Dico vedendo il sangue.

<E poi sai che sono delicato e la minima cosa mi fa male.> Continua rimettendosi la mano davanti al naso.

Predo un fazzoletto e glielo passo per metterselo sul naso così da non sporcarsi ulteriormente la mano.

<Vado a lavarmi, spera di non avermelo rotto.> Dice alzandosi.

E solo ora noto che addosso ha solo le mutande.

Accidenti a me! Ma perché devo essere così sbadata!

Ritorna dopo un po'.

<Lo so, ho il naso rosso.> Dice venendo a sedersi a letto.

<Già. Ma almeno non è rotto... spero.> Dico facendogli posto per sdraiarsi.

<Non è rotto, si erano rotti i capillari per questo mi è uscito sangue.> Dice mettendosi sotto le coperte. <Perché il tuo letto è più comodo del mio?>

Faccio spallucce e mi sdraio anche io.

<Cosa vuoi fare?> Mi domanda mentre guarda il soffitto.

<Dormire?>

<Che noiosa.> Si lamenta girandosi verso di me. <E io che ho portato delle cosine per divertirci.>

<Ovvero?> Gli domando continuando a guardare il soffitto.

<Mmhh... sei curiosa?> Domanda mettendosi sopra di me cercando di non schiacciarmi.

<Non proprio...> Rispondo guardando il suo viso illuminato appena dalla lampada sopra il mio comodino.

Sorride e si avvicina al mio viso. <Ne sei davvero sicura?> Sussurra a pochi centimetri dalle mie labbra.

Annuisco e... qualcuno inizia a bussare ripetutamente alla porta.

Nash si alza da me nel mentre che sbuffa e si infila i pantaloni prima di aprire la porta.

Mi metto seduta e mi sporgo così da vedere chi è.

<È qui la festa?> Domanda Jason alzando delle buste che ha in mano.

<Che ci fai qui?> Gli domanda Nash.

<Mi sentivo solo e allora sono venuto a fare visita alla mia migliore amica e al mio compagno di stanza che mi ha abbandonato.> Risponde mentre entra e Nash chiude la porta.

<E non potevi andare da qualcun altro? Come Emily... o Daniel... o gli altri!> Esclama Nash.

<Ma quei due sono noiosi! E gli altri sono con le loro dolci metà.> Dice Jason mentre appoggia le buste sulla scrivania.

<Se è per questo, anche noi volevamo...> Ma Jason non fa finire Nash che gli parla sopra.

<Allora? Chi vuole da bere?> Domanda aprendo la prima busta.

Mi alzo dal letto e guardo Nash per tranquillizzarlo un attimo. Poi vado da Jason e gli domando: <Cosa hai portato?>

<Un po' di succo, bevande gasate e poi patatine e dolci.> Dice mentre apre anche l'altra busta.

<Caspita, ti sei organizzato per bene.> Dico ridacchiando nel mentre che guardo tutte le cose che ha portato. <Ma da dove le hai prese?>

<Ho rubato la macchina a Nash e sono andato a prenderle nel negozio.>

<Hai cosa?!> Scatta Nash.

<Sì, sì, lo so quanto ci tieni ma non mi interessa.> Gli dice Jason.

Nash sbuffa mentre va a sedersi sul mio letto. <Solo per questa volta la passi liscia... ma la prossima...> E gli parla sopra.

<Mi fai pagare la benzina e mi uccidi appendendomi a testa in giù.>

<In realtà stavo per dire di avvertirmi così ti ci portavo.>

<Ah... vabbè è la stessa cosa.> Dice Jason voltandosi verso di lui con in mano un brick di tè e nell'altra un pacco di patatine.

Così, passiamo la serata a parlare insieme a Jason fin quando non crolla.

Sento Nash sospirare nel mentre che sistemiamo cercando di non fare troppo rumore.

<Cosa?> Gli domando sussurrando.

<Volevo stare solo con te... e invece.> Risponde.

<Lo so, ma dovremmo cercare di stargli vicino in questo periodo...>

<Lo so... però per una volta che potevamo stare soli.> Dice facendo il muso.

<Staremo soli domani, ok?>

Annuisce e mi da un bacio sulla guancia mettendo l'ultimo pacco di patatine vuoto dentro la busta.

Le leghiamo e le lasciamo dove sono così da buttarle l'indomani.

Ci andiamo a lavare i denti e poi a dormire, essendo entrambi abbastanza stanchi.

-
-
-
Ehiii!
Allora, chi pensava che Nash e Grace avrebbero fatto le cosacce in questo capitolo? Probabilmente quasi tutti, e invece... hihi. Comunque, ditemi cosa ne pensate e a domani!
Love you all
-
-
-

My Boy 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora