237 - Il suo nome

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Arriviamo a casa Smith.

Scendiamo e andiamo verso la porta.

<Siete arrivati!> Ci accoglie Phebe aprendo la porta e tirandosi subito dopo su Nash.

<Ehi peste.> La saluta Nash prendendola in braccio.

<C'è anche zia Grace, che bello state di nuovo insieme!> Esclama la piccola sorridendo.

Ricambio il sorriso e subito arriva Camila con il fiatone.

<Scusate se vi ha attaccato in questo modo. Da quando avete chiamato è rimasta con il naso incollato alla finestra tutto il tempo aspettandovi.> Poi riprende fiato e aggiunge: <Entrate.>

Così facciamo e Nash mette giù Phebe per togliersi il giubbotto.

<È bello rivederti Grace.> Mi sorride Camila.

<Anche per me.> La abbraccio stando attenta al suo pancione.

Anche il piccolo è cresciuto, già, piccolo. Da poco si è saputo che è un maschietto.

<Come va la gravidanza?> Le domando mentre ci dirigiamo in sala. Nash e Phebe sono già spaparanzati sul divano.

<Bene, anche con i suoi alti e bassi.> Risponde sedendosi sulla poltrona e prendendo un gomitolo di lana giallo e le bacchette.

<Mamma, ancora con quella coperta? Sei un mese che ci provi! Non ti uscirà mai!> Le dice Phebe.

<Silenzio Phebe, mai perdere la speranza nelle proprie capacità.> La riprende. <Mi sono decisa a farla e la farò.>

<La solita testarda.> Borbotta Phebe per poi tornare a prestare attenzione al televisore.

<Vuoi che ti dia una mano?> Le domando avvicinandomi.

<Sai lavorare a maglia?> Mi domanda Nash.

<Sì, mia nonna mi ha insegnato quand'ero piccola. Magari riesco a fare qualcosa.> Rispondo sedendomi sulla parte di divano vicina alla poltrona dove c'è Camila.

<Oh sì Grace, prova a chiudere questo punto.> Mi dice Camila passandomi le bacchette.

Le prendo e inizio a lavorarci su. Fortuna che non ho perso la mano.

<Waaa! Sei fortissima! Ma come fai?! La prossima volta chiamo te.> Dice Camila guardandomi meravigliata.

Ridacchio e dico: <Ogni volta che vorrai sarò a tua disposizione.>

Così proseguo il mio lavoro e le chiudo il punto che voleva iniziando la seconda parte della coperta.

<Come fai a saper fare ogni cosa?> Mi domanda Nash avvicinandosi.

<Non so fare ogni cosa.> Gli dico ripassando le bacchette a Camila.

Mi sorride e si avvicina al mio orecchio per sussurrare: <Magari hai qualche altro talento nascosto.> Poi si allontana e mi fa l'occhiolino nel mentre che io arrossisco accogliendo il doppio senso.

<Nash potresti evitare in presenza di bambini?> Lo riprende Camila.

<Continua a fare la tua coperta nonna Abelarda.> Ribatte Nash facendo ridere Phebe.

<Il solito maleducato.> Dice Camila tornando a concentrarsi sul suo lavoro.

<Nash, cosa ti avevo detto?> Gli sussurro.

<Scusa tesorino, ma non posso farci niente.> Sussurra lui.

<Che complottate?> Si mette in mezzo Phebe.

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