15 ottobre 2015
Suonano alla porta, vado ad aprire e mi ritrovo davanti gli altri, i 3 capi gli hanno "dato" un corpo per apparire il più possibile umani da quando è iniziata scuola, dimostrano l'età a cui si sono fermati da caldi : emi 27 ( 105),Luca 23 (75), Andrea 21 (73), Samu e Nico 18 ( 34), Alice 17 (33), Marco 15 ( 31).Si erano presentati ai miei e hanno cominciato a venire qua sempre più spesso, i miei sono contenti che abbia trovato nuovi amici, Clareesa e Logan non hanno corpi da umani quindi li vedo raramente, continuano a fare finta di essere fidanzati, sta funzionando.
Sono venuti a cena e sono stranamente nervosi.
- caio- li saluto.
- ciao-
- cosa avete?-
- ben arrivati!- dice mia madre con quel suo tono insopportabile.
- buon giorno- la salutano.Li faccio entrare e andiamo a sederci a tavola.
Si scambiano occhiate complici.- che cazzo state escogitando?-
Non fanno in tempo a rispondermi perché si siedono a tavola anche i miei.
- allora, che novità ci sono?- chiede mio padre.
- beh, una molto importante.- dice emi. - anna potrebbe venire a vivere con noi?-Io sputo l'acqua addosso ad Andrea che è seduto vicino a me.
Mi fulmina con lo sguardo, non fa niente perché ci sono i miei genitori, ma appena usciremo di casa combatteremo, è il nostro passatempo preferito e ogni giorno siamo più bravi, anche a combattere i freddi.
- dove?- chiese mio padre.
- ho una casa, è su una montagna. -
- con gli studi?- chiede di nuovo.
- continuerà-
- no! Lei non può andare a vivere con 6 maschi!- quasi urla mia madre.
- mamma sono maggiorenne cazzo!! Posso decidere io cosa fare nella mia vita e io vivrò con loro che tu voglia oppure no!- le urlo in faccia.Cade il silenzio.
- bene. Ma non venire poi da me se hai problemi-
- io non verrei da te nemmeno se tu fossi l'ultima persona sulla terra!-Lei finalmente sta zitta.
Io mi alzo e vaco in cantina a prendere la valige, poi salgo in camera mia e inizio a mettere dentro tutti i miei abiti.
Sto piangendo.
Arriva Andrea.
- ma si può sapere perché cazzo mi hai sputato l'acqua addosso?-Non rispondo.
- scusa?! Ti ho dovuto allenare ad avere la risposta pronta per mesi e tu ora non rispondi? Soffri di amnesia??-
- non è il momento-
- è sempre il momento-
- ma che cazzo vuoi? -
- che tu mi risponda a tono-
- ma cos..-
- zitta e impegnati-
- dovresti stare zitto tu-
- perché? Sbaglio o sei tu quella che sta piangendo e vuole restare sola?-
- e allora cosa ci fai tu qua?-
- perché sono un rompicoglioni che non ti lascerà mai in pace-
- ma che fortuna!- dico ironicamente.- esattooo- sento un rumore e mi giro nella direzione di Andrea.
Scoppio a ridere appena lo vedo, è per terra, deve essersi appoggiato al comò con un po' troppa forza e il mobile ha ceduto, ora è a terra tutto rotto.
- ma come cavolo hai fatto?- dico ridendo.
- non fa affatto ridere- diceArrivano i miei e i loro occhi si soffermano sul mobile a terra.
- io l'ho detto che dentro c'erano i tarli, ho spinto lui contro il mobile e quello è venuto giù. - dico, nella mia voce si sentono la rabbia e l'odio nei confronti dei miei.
- ok tanto vedo che hai deciso che te ne andrai già oggi-
- si-Loro tornano giù.
Con la velocità dei freddi metto tutto nelle valige e vado anche a prendere degli scatoloni in cantina, riempio tutti e li chiudo, poi arrivano gli altri e mi aiutano a portare giù tutto.
- etoile e i conigli portali con te perché sono tuoi e non è giusto che li guardi sempre io.- si sta arrampicando sugli specchi.
- non aspettavo altro- vado in cantina a prendere i trasportini per i conigli e vado a prendere loro e tutte le loro cose, intanto gli altri stanno prendendo tutte le cose di Etoile.
- ciao- dico uscendo dal cancello seguita dagli altri.
Appena arriviamo in una zona un po' più isolata si trasformano prendendo in bocca le valige, i trasportini, io gli lego sulla schiena le varie cose degli animali e gli scatoloni, poi mi trasformo e prendo Etoile per la collottola e andiamo a casa.
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La mia vita.... Quanto è cambiata!!!!
WerewolfSono in giardino e mi ritrovo davanti 6 ragazzi e una ragazza. Da quel giorno la mia vita non sarà mai più quella di prima.