Londra

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- basta- dice emi.

Io e Andrea ci stiamo prendendo a valigiate da un po'.

- ma dove dobbiamo andare?- chiedo ricevendomi la valigia di Andrea in pancia.
- sul tetto di Buckingam Palace-
- oh beh, almeno no ci saranno molti turisti- dice Andrea.

Ci avviamo verso la nostra destinazione.

- come facciamo a non farci vedere?- chiede marco.
- ma mi stai pigliando per il culo? Le tecnologie umane sono troppo facili da mettere fuorigioco. - dice Nico.
- allora cosa dobbiamo fare?- chiedo.
- voi salite semplicemente sul tetto, io posiziono questo aggeggino - dice estraendo dalla valigia una piccola macchina fotografica.
- è un proiettore, tutti vedranno un semplice tetto, e non vedranno noi. - spiega.

Noi saliamo su, nessuno se ne accorge.

Poco dopo arrivano 100 caldi.

- cosa devo dire?- chiedo a emi.
- fai vedere chi sei-
- cioè?-
- cerca di essere calda e fredda allo stesso tempo-
- ma si, perché già è facile tenere sotto controllo 2 poteri che si vorrebbero vedere morti, figuriamoci farli collaborare-
- allora trasformati prima in uno e poi nell'altro-
- non potevi dirli prima?-

Mi trasformo in lupo e attiro l'attenzione di tutti.
Poi torno ad avere 2 gambe e faccio spuntare i denti lunghi.

Si mettono a parlare tutti tra di loro, poi uno si fa avanti e chiede

- perché dovremmo fidarci di te? Sei per metà fredda-
- in realtà per un quarto, ma fa niente, e potete benissimo non fidarvi di me, ma quando ci sarà il famoso scontro non vi voglio tra i piedi, avrò bisogno solo di persone che si fidano-
- bevi ancora sangue di caldi?-
- no ma potrei fare un'eccezione se continui a dubitare di me, io non ho prove, so solo che un giorno questi ragazzi- indico il mio branco- si sono presentati a casa mia dicendomi che avrei dovuto salvarvi-

Ricominciano a parlare fra di loro.
Poi senza dire niente se ne vanno.

Il resto della giornata la trascorriamo per le strade di Londra.

- scusa, ma ora che è sera dove dormiamo?- chiedo a emi.
- ovvio, sul tetto di Buckingam Palace.-
- molto ovvio- dico sarcasticamente.

Risaliamo e io inizio ad allenarmi con emi.

Dopo 3 ore che facevamo lo stesso esercizio perché non mi viene dico
- basta, non mi viene, ci rinuncio- faccio per raggiungere gli altri me lui mi ferma.

- tu devi farcela- con uno scatto del braccio mi libero dalla sua presa e corro, corro, corro.

Voglio stare da sola.

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Andrea pov

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Emi sta tenendo Anna per un braccio, è da un po' che noto qualcosa di strano nei suoi comportamenti,lei si libera dalla presa e scappa via.

Emi è sbalordito, non se lo aspettava.

Clareesa e Harry dove diavolo sono finiti? È da un bel po' che non si fanno vedere.

- ma cosa le succede?- chiede emi raggiungendoci.
- a chi?- chiedono gli altri in coro.
- vado a cercarla- dico.

Mi alzo e scendo, come cavolo faccio a trovarla senza riuscire a sentire il suo odore?
Stupidi umani, perché non vanno a dormire?

C'è odore di morto, non serve trasformarsi per sentirlo, sono molti. Inizio a correre.

Non so da quanto la sto cercando penso siano ore, ho buttato a terra una trentina di persone e per poco non mi investono, anche se non ci sarebbero riusciti perché la macchina si sarebbe distrutta il cofano.

Ora sono in questo parco, non so quale sia ma almeno qui non c'è nessuno.

Qualcosa mi cade addosso e cado a faccia in giù. È anna.

- ma ti diverti a farmi prendere degli infarti -chiedo.
- si- la sua voce è spenta.

Ci alziamo.
- allora cosa ti e preso?-

Non mi risponde e risale sull'albero su cui era prima.
Tiro un pugno sul tronco, l'albero trema abbastanza da farla cadere a terra.

- gentile...- mi dice.
- rispondi-
- secondo te?! Ero una ragazza di 18 anni depressa da 4 anni e all'improvviso scopro tutto questo, cambio casa, ma lo sai cosa vuol dire convivere con 4 parti di me che si odiano a morte? Una vuole prendere il sopravvento sulle altre e io devo fare in modo che non succeda? Tutti si aspettano qualcosa da me, i caldi che li salvi e non mi sembra poco, i freddi vogliono che muoia, i miei continuano a farmi pressioni anche se non abito più con loro, devo tenere il segreto con tutti, mi mancano Vyo e Mike, tutti si aspettano che io sia perfetta, che non commetta nemmeno un errore, ma non è vero, non sono perfetta. E se non ce la facessi? Qualcuno ci ha mai pensato?! Qualcuno ha mai pensato a come sto, se ho paura di affrontare LUI? Perché si, ho paura, ho paura di tutto quello che potrebbe fare a chi voglio bene solo per distruggere me, i caldi che vengono torturati tutti i giorni nel palazzo e che sopportano tutto questo per me, come pensi che mi senta a sapere che moriranno e non posso farci niente? Sapere che una volta ero io a fare quelle cose ai caldi non aiuta molto sai? E perché non mi ricordo di averti torturato? Cosa ti ho fatto?
Io non capisco più niente! - viene interrotta dalle lacrime.

Non sa quanto la capisco, non sa quanto mi sento in colpa per non dirglielo.

La abbraccio.

- cosa succede qui?- chiede Harry, che non so da dove sia spuntato con Clareesa, ovviamente con doppio senso, ma non vuol proprio capire che mi fa schifo l'amore?!

La sua espressione cambia immediatamente quando vede anna con le lacrime che le rigano il viso.

- anna ma che cosa è successo? È andata male con dei caldi?- chiede Harry.

- è arrivato LUI per caso? Alcuni dicevano che darebbe venuto- dice subito dopo Clareesa, ecco spiegata la puzza di morto.

Anna lancia un urlo esasperato e se ne va.

- gli altri vi aspettano- dico per poi raggiungere Anna, non piange più ma è distrutta.

Rimaniamo in silenzio a camminare per un po'.

- mi hai detto come ti chiamavi- dico.

Lei alza la testa di scatto, troppo velocemente per un umano.

- cosa...- inizia.
- quando mi hai torturato, sei entrata e mi hai detto come ti chiamavi-
- ma non l'ho mai detto a nessuno-
- e io cosa ne so, me lo hai detto e basta, poi con un pugno mi hai rotto 2 costole-
- ah ecco-
- Logan non c'era, non lo avevo mai visto, ma c'era Harry-
- cosa? Harry? Ma cosa c'entra lui?-
- non torturava, cercava di fermarti-
- perché?-
- perché ci conoscevamo già-
- come?-
- tu ricorda solo che Harry conosce LUI-
- poi cosa ti ho fatto?-
- nel primo giorno mi hai strappato via le unghie e hai imprecato un bel po' perché visto che me le mangiavo ci voleva un po' per prenderle con quel affare, il resto penso ti sia tornato in mente-
- si, ora ricordo grazie.-

Rimaniamo in silenzio di nuovo.

La mia vita.... Quanto è cambiata!!!!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora