84. Il suo profumo

739 35 11
                                    

Luke's pov.

“Questo è l'ultimo.” Dice Michael, fermando il suo furgone davanti ad una casa malconcia.

E' da tre fottute ore che stiamo spacciando.

Ci incamminiamo con i pacchi verso la porta e bussiamo.

Con un fastidioso scricchiolio la porta si apre, mostrandosi a noi un vecchio e grasso uomo.

“I soldi.” Sussurra Michael.

Lui ce li porge, senza dire una parola, e io gli poggio a terra i pacchi con al suo interno la droga.

Ci chiude la porta in faccia, non ha detto una cazzo di parola.

“Andiamocene.” Dico, non vedo l'ora di tornare a casa, mi sono rotto il cazzo.

Mentre Michael guida, cantando una stupida canzone rock che stanno trasmettendo alla radio, accendo il cellulare: 5 messaggi non letti. Sono tutti di Abigayle.

-Devo parlarti ;)-

-Rispondi coglione.-

-Appena finisci il tuo bellissimo lavoro, chiamami.-

-Ti stacco le palle.-

-Scherzo mi servono xx-

Ridacchio per i suoi due ultimi messaggi e la chiamo, abbassando il volume della radio. Sento un 'vaffanculo' che mi dice Michael per aver abbassato quella merda di musica.

-Abigayle.- La voce mi esce più rauca di quanto volessi.

-Luke, ti sei segnato di chiamarmi vedo. Quale onore.- Scherza.

-Non fare la deficente. Cosa volevi dirmi?-

-Ti aspetto a casa mia fra 20 minuti. Non un minuto più tardi.-

-Ti avevo detto che era meglio vederci domani. Sono le 23.30.-

-Non mi interessa, devo solo parlarti.- Attacca, senza nemmeno darmi il tempo di ribattere.

“Era la tua troietta?” Chiede Michael ridendo.

“Portami da lei.”

“Che? No amico.”

“Ci vorranno 5 minuti. Siamo vicino a casa sua ora, in fondo.”

“Va bene. Ma mi devi un favore.” Sbuffa.

Gli spiego la strada e arriviamo di fronte a casa sua.

“Ti aspetto qui. 5 minuti.” Brontola, riaccendendo la radio.

“Grazie.”

Quando suono il campanello, mi apre subito e mi trascina dentro prendendomi dal collo della maglietta. Chiude la porta alle sue spalle e mi butta contro il muro, baciandomi.

A malavoglia mi stacco ricordandomi di Michael.

“Devo andare. Cosa dovevi dirmi?”

“Oh si. Il tuo amico, Harry credo, è uno stronzo.”

Harry? Dove l'avrebbe incontrato?

“Cosa ti ha detto?”

“Oh, non è quello il problema. Il punto è, cosa non ha fatto.”

Alzo un sopracciglio, non capendo dove vuole arrivare.

“Prima l'ho incontrato e gli ho fatto una sega, gli ho detto di ricambiare o almeno di scopare con me ma mi ha detto di no. Non funziona così.” Dice irritata “Quindi domani sera voglio che mi...”

Half a heart ||H.S.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora