I nostri occhi si trovarono ed il mio cuore sembrò fermarsi.
"Che vuoi?" Dico, ignorando la mia voglia di piangere.
"Mi dispiace di essermene andato così ieri." Dice a voce estremamente bassa.
La sua mano ancora avvolgeva il mio polso. "Perchè sei andato via?" Chiedo, quella domanda mi tormentava da tutta la notte.
"Dopo che ieri ci siamo baciati..." Al ricordo delle sue labbra sulle mie arrossisco, cercando di ignorare le farfalle che svolazzavano nel mio stomaco. "Ho sentito qualcosa di troppo forte. Non capivo cosa fosse ed avevo bisogno di pensare."
"Questo non ti da il permesso di andartene così, lasciandomi da sola dopo che io, di mia volontà, ti ho baciato!" Gridai, esasperata dal suo comportamento.
"Lo so e mi disp-"
"No, non voglio sentire niente. Torna in classe e buona giornata." Dico, cambiando direzione. Devo chiedere a Zayn di accompagnarmi a casa, non ce la faccio più di questa giornata e lui ha un permesso di uscire da scuola quando deve accompagnarmi a casa, dato che mia madre non è mai a casa.
Sento i passi di Harry seguirmi, ma li ignoro.
Busso alla porta della sua aula e appena mi danno il consenso di entrare, apro la porta.
Stavano facendo arte e dovevano copiare il disegno che la prof. aveva appeso alla lavagna.
"Zayn dovrebbe accompagnarmi a casa, non mi sento molto bene. Sono sua sorella."
"Ancora dieci minuti e finirà la lezione di arte. Poi potrà accompagnarti a casa." Mi sorrise la prof.
Zayn sorrise e sapevo il perchè. Sapeva che grazie a me avrebbe perso un pezzo dell'ora successiva, se non ricordo male matematica.
Prima di uscire dall'aula notai due paia di occhi azzurri che mi fissavano. Era un ragazzo biondo, all'apparenza simpatico. Mi sorrideva, così ricambiai.
Appena uscii dall'aula andai a prendere il mio zaino nell'aula di geometria e speigai alla porf. che sarei andata a casa. Poi mi sedetti su una sedia di fianco alle macchinette, mentre aspettavo Zayn.
Vidi le converse bianche di Harry avvicinarsi a me. Si sedette di fianco a me.
"Cosa stai facendo, Harry?"
"Aspetto con te." Risponde semplicemente, guardandomi.
"Aspetti cosa?"
"Non lo so, quello che stai aspettando tu." Ridacchia, e non posso evitare di lasciarmi scappare un piccolo sorrisetto. Faceva un po' ridere ed era buffo a volte.
"Ah bene, ti ho fatto ridere finalmente." Dice, fiero di sè stesso.
"Perchè ti comporti così?" chiedo ad Harry con voce bassa.
"Cosa intendi?" La sua espressione corrugata, la mascella tesa.
"Cambi umore troppo in fretta. Non riesco a starti dietro." Sbuffo.
"Tu mi ami?" Chiede, rispondendomi con un'altra domanda.
"Non lo so," Dico, sorpresa di quella domanda. "Penso di... beh, di provare quello che provi tu. Un sentimento sconosciuto troppo grande da gestire." Abbasso lo sguardo sulle mie scarpe.
Mi alza il mento con un dito, costringendomi a guardarlo.
"Io ho capito, sai?" Mi dice.
"Capito cosa?"
"Che quello che provo per te è amore. Ho chiesto al mio amico Liam cosa prova quando sta con la sua ragazza. E la maggior parte delle cose che mi ha detto, io le provo con te. E non posso più nasconderlo." Sospira. "Mi hai cambiato. Quindi te lo chiedo di nuovo, tu mi ami?"
Socchiudo le labbra per parlare, ma la bidella mi avverte che Zayn mi sta aspettando all'entrata, così sono costretta ad andare. Non lo saluto, solo mi volto a guardarlo prima di uscire da scuola.
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Zayn è tornato a scuola, dopo avermi fatto l'interrogatorio su cos'avessi e su come mi sentissi. Gli ho inventato che avevo solo un po' di mal di testa. Adesso sono seduta sullo sgabello della cucina ad evidenziare le parti più importanti sul libro di psicologia, quando suona il campanello.
Ma quando apro il mio cuore accelera.
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Half a heart ||H.S.||
Fiksi PenggemarA volte odiamo una persona solo per nascondere i veri sentimenti che proviamo verso essa. Jennifer è una fragile ragazza che vive a Londra, una bellissima e magica città. Un giorno incontra Harry, che non è per niente fragile, anzi, è l'opposto di J...