87. Di nuovo insieme

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[Ho alcune cose da dirvi, alla fine del capitolo leggete lo spazio me,per favore!] 

Ho gli occhi ancora spalancati quando Tess inizia a parlare. Sto ancora guardando Harry, il ragazzo che mi ha rubato il cuore, in quest'anno, il ragazzo che me l'ha aggiustato, ma che poi me l'ha spezzato. I nostri occhi non si lasciano un attimo, sono come connessi, incatenati.

“Ragazzi non arrabbiatevi.” Dice Tess, ma io la interrompo. “Cosa significa questo?” Dico, non guardando più quegli occhi verdi.

“Dovete chiarirvi. Non potete continuare così.” Dice Louis, mettendomi una mano sulla spalla.

“E quale sarebbe il vostro piano? Rinchiudere qui dentro me e lui, e voi compresi? Si dai, facciamoci una bella chiacchierata di gruppo! Chi cucina il the?!” Sbotto, ironica e arrabbiata.

“In realtà non è esattamente questo il piano.” Dice Luke, riaprendo la porta e uscendo. Sto per andare verso la porta, per uscire da questa fottuta stanza, quando Tess e Louis mi superano, anche loro uscendo e chiudendo la porta dietro di loro a chiave. Così io ed Harry rimaniamo chiusi qui, in questa merda di soffitta.

“Resterete qui da soli e parlerete.” Grida Luke, dall'altro lato della porta.

“Ci rivediamo domani mattina!”Grida Tess, e poco dopo sento la porta d'entrata dell'appartamento chiudersi.

Resto ferma, a fissare la porta, non essendo capace di guardarlo negli occhi. Come farò a passare così tante ore insieme a lui, senza piangere?

Una mano avvolge il mio polso e mi fa girare. Siamo a pochi centimetri di distanza, e sento gli occhi pizzicarmi. I sentimenti che provo per lui sono così forti, che appena penso a quello che mi ha fatto non riesco a non piangere. Perchè lui era davvero, davvero importante per me, mi fidavo di lui. E la cosa che mi preoccupa è che io adesso dovrei odiarlo, dovrei volere che lui uscisse dalla mia vita, ma non ci riesco. Per questo volevo evitare di vederlo, perchè con un solo sguardo, mi farebbe crollare, davanti ai suoi occhi.

“Tu lo sapevi vero?” Chiedo, liberando il mio polso dalla sua presa.

“Cosa?” Chiede, confuso. Di nuovo, il suono della sua voce fa battere il mio cuore più velocemente.

“T..tu sapevi di questo piano.” Lo accuso.

“No, Jennfier, no! Luke si è presentato sotto casa mia e mi ha portato qui con la scusa di una chiacchierata fra amici. Ho anche provato a rifiutare ma lui insisteva.” Quando finisce di parlare so che è la verità. I suoi occhi verdi, sono sinceri, e questo è tutto quello che mi serve per tranquillizzarmi.

“O..okay.” Balbetto, allontanandomi. Il suo viso a poca distanza dal mio stava iniziando a distrarmi. Mi siedo per terra, con la schiena poggiata al muro, e lui poco dopo fa lo stesso, sedendosi a poca distanza da me.

“Jennifer..” Dopo alcuni minuti, la sua voce risuona in quella piccola soffitta.

“Non dire niente.” Dico, con la voce sull'orlo del pianto. “Ti prego. Ci sto troppo male.”

“Non volevo farti tutto questo. So di essere stato un bastardo, ma io senza di te, non vivo.” Dice, prendendomi le mani nelle sue. “Ricordi quando dicevo che tu mi hai insegnato a vivere? A vivere veramente?” Chiede, ed io annuisco, incapace di fare altro. “Lo penso tutt'ora. Tu mi hai salvato. Ricordi com'ero prima di tutto questo? Prima di conoscere te? Facevo schifo, ma tu sei riuscita a far battere di nuovo il mio cuore, che era diventato pietra. Tu sei riuscita a farmi vivere per davvero, prima non sapevo nemmeno cosa significasse vivere. E adesso, adesso che per colpa mia, ti sei allontanata da me, è come se io fossi morto.” Quando termina di parlare, sto letteralmente piangendo.

Half a heart ||H.S.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora