3. Occhi verde smeraldo

3.9K 122 11
                                    


Sono passate due settimane dall'inizio della scuola. Ancora non ho fatto amicizia con quasi nessuno, tranne qualche conoscenza qua e là. L'anno scorso avevo un'amica, ma ha cambiato scuola con l'inizio del nuovo anno scolastico. Anzi, ha proprio cambiato città, si è spostata a Manchester.
Dopo una delle solite lezioni di educazione fisica mi dirigo agli spogliatoi e mi faccio una doccia. Immersa nei miei pensieri, la doccia deve durare più di quello che mi era sembrato, perché quando esco vedo che se ne sono già andati tutti. Avvolgo un telo bianco attorno al mio corpo bagnato. Esco dai bagni per tornare nello spogliatoio, quando sento dei rumori provenire da lì. Mi ero sbagliata, non se ne sono andati tutti. Da una parte sono sollevata perché non mi piace andare via per ultima, e non mi piace l'idea di essere qui dentro da sola.

Curiosa di capire quale ragazza fosse lenta come una lumaca come me, apro la porta dello spogliatoio, e ciò che vedo provoca in me un sussulto rumoroso.

Il suo sguardo si rivolge a me quando si accorge della mia presenza. I nostri sguardi si incontrano, poi lui distoglie lo sguardo senza una minima reazione, senza farsi problemi per il fatto che stia in un posto dove non potrebbe stare.

"Ehi, scusami ma-" Dico a voce alta, tenendo stretto il telo che avvolge il mio corpo "questo è lo spogliatoio femminile, non vedi?"

Lui mi guarda, osservando il mio corpo quasi nudo. Poi, dopo pochi secondi, mi guarda negli occhi e esordisce dicendo "Si, e allora?"

"E allora dovresti andartene!" Ribatto, irritata e incredula per ciò che usciva dalla sua bocca.

Lui si alza, si avvicina a me, fissando le mie labbra e poi i miei occhi.

"Mi piacerebbe restare qui, però." Dice, e alle sue parole non posso fare a meno di arrossire, nonostante lui mi stia altamente antipatico.

Alla vista del mio rossore sulle guance, mostra un sorriso malizioso e per niente naturale. Non è un sorriso genuino, normale, vero.

Dopo aver osservato la mia reazione, si rivolge verso la porta, dirigendosi verso l'uscita. Apre la porta, ma si blocca all'entrata, girandosi di nuovo verso di me.

"Come ti chiami?" Mi chiede, sorprendendomi molto con quella domanda.

È sempre stato ostile nei miei confronti, maleducato e disinteressato. È un tipo solitario, che sta sulle sue. Quindi mi sorprende che gli interessi come mi chiamo.

"Strano che ti interessi." Replico.

"Non mi interessa, infatti." Ribatte seriamente.

Lo guardo, incredula di quanto abbia sempre la risposta pronta a tutto. Il livello di antipatia nei suoi confronti è salito.

"Mi chiamo Jennifer, Jennifer Malik."

Fa un sorrisino, il suo solito sorriso antipatico, e sta per voltarsi e andarsene quando la mia voce blocca ancora i suoi passi.

"E tu?" Per qualche strana ragione, avevo bisogno di saperlo.

"Harry Styles." Dice, prima di andarsene. 

—-

Quel giorno, all'intervallo, mi accorgo di quanto sono sola. Sono passati 3 mesi dall'inizio della scuola e non ho amici. Per me è difficile fare nuove amicizie, spesso non ci riesco.

Half a heart ||H.S.||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora