Mi scrutava seriamente, la sua mascella ben definita era tesa.
"Fammi entrare." Impose. Non mi aspettavo mi avrebbe parlato in questo modo.
Mi misi ancora più davanti alla porta, bloccandogli l'entrata. "No."
"Davvero, togliti." Dice gesticolando. "Se fossi stata un maschio ti avrei tirato un pugno per farmi passare."
"Questa è casa mia, decido io chi far entrare." Harry, sbuffando e alzando gli occhi al cielo, mi prende per i fianchi, e mi butta sul divano. Ok era riuscito ad entrare con i suoi modi di merda.
Chiuse la porta alle sue spalle.
"Vattene via!" Urlai, mettendomi seduta.
"No, adesso tu mi ascolti." Ribatte, "Non mi è piaciuto il modo in cui te ne sei andata senza darmi una risposta." Dice, puntandomi un dito contro.
"Cosa?!" Urlai, alzandomi in piedi, "Mi stai seriamente rimproverando di una cosa del genere?! Dio mio, sei così idiota."
"Bene, dai una risposta a quest'idiota." Dice, incrociando le braccia al petto.
"Sei seriamente uscito da scuola solo per avere una risposta? Finirai nei guai." Lo rimproverai.
"Si, l'ho fatto. E non mi interessa delle conseguenze, sei più importante tu. Al diavolo la scuola." A quelle parole la gola mi bruciava e la bocca era secca. Il cuore come sempre quando ero vicino a lui, accelerò. E rimasi in silenzio.
"Mi ami, Jennifer?" Mi prese le mani, e delle scosse fecero fremere il mio corpo. Un leggero strato di brividi si formò sulla mia pelle, ed il mio corpo stava per andare fuori controllo. Solo lui mi faceva quest'effetto.
Ed era arrivato il momento di ammettere che amavo un fottutissimo stronzo, bastardo, coglione e idiota ragazzo, ma non importava quando fosse insopportabile, esigente e pretenzioso, i ero innamorata di questo ragazzo con gli occhi verdi.
"Si." Risposi, realizzando io stessa ciò che provavo per lui. "Si, io ti amo."
Sorride, facendo comparire le due fossette ai lati della sua bocca.
Ricambiai il sorriso, cercando ancora di realizzare che io amavo Harry, un sentimento così grande non l'avevo mai provato per nessuno.
"Quindi, mi darai una chance?" Chiede speranzoso.
"Credo di si." Barbottai in imbarazzo.
"Sul serio?" Chiede di nuovo.
"Beh si. Ma se ci provo, e tu mi fai soffrire?"
"Non lo farò." Risponde immediatamente, stringendomi le mani.
"Ma se non fossimo pronti per st-" Non mi fece finire, le sue labbra si posarono sulle mie, facendomi sorridere.
"Smettila di sorridere e baciami." Mi sussurrò.
Ci misi tutta me stessa in quel bacio, le nostre labbra finalmente unite come una coppia, credo.
"Stiamo insieme quindi?" Trovo la forza di chiedere.
"Si, principessa."
Mi ricomincia a baciare e le solite sensazioni di cui credo non mi stancherò mai inondano il mio corpo. Poggio le mani sul suo petto muscoloso e lui afferra i miei fianchi, le sue mani sprigionano calore al contatto col mio corpo. E questa volta sento lui sorridere, e forse per una volta in vita mia, sento di essere felice, felice per davvero.
Harry's pov.
Dovevo ammettere a me stesso che l'amavo e così ho fatto. E ce l'ho fatta, ad ammetterlo anche a lei. E adesso mi sento la persona più felice di questo mondo.
Perchè per una volta non sono più solo il ragazzo stronzo, ma sono il ragazzo stronzo che ha imparato ad amare.
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Siamo sdraiati sul divano a guardare la tv, lei poggiata al mio petto, la fonte corrugata mentre guarda la televisione e cerca di capire chi ha lasciato chi in quella telenovela noiosissima. Mentre io fisso lei. Ad un certo punto suona il campanello e lei sobbalza.
"Che hai?" Chiedo, abbastanza divertito dalla sue espressione di panico.
"E' Zayn!" Dice alzandosi e prendendomi la mano e portandomi all'uscita sul retro correndo, "Mi ero dimenticata di lui! Sono le tre! La scuola è finita! Merda. Esci Harry. Se ti trova qui mi ammazza." Dice esagerando un po'.
"Calmati!" Dico baciandola delicatamente sulle labbra. Lei mi stacca velocemente e mi spinge fuori dalla porta.
Jennifer's pov.
"Ciao Harry."
"Aspetta." Dice, baciandomi ancora una volta sulle labbra, "A domani principessa." Sorrido. Perchè il soprannome fiorellino è stato sostituito da principessa.
Sto per chiudere la porta ma lui la blocca col piede. Si avvicina a me ancora una volta per baciarmi ma io lo spingo via. Sapevo che stava facendo apposta per farmi arrabbiare, forse trovava divertente vedermi in panico mentre cerco di salvare la sanità mentale di mio fratello ed anche il bel faccino di Harry.
Lo sento ridere mentre lo saluto per la decima volta circa.
"Jennifer! Non ho le chiavi! Apri questa fottutissima porta!"
Appena apro lo vedo guardarmi male e sbuffare.
"Dov'eri? Sono cinque minuti che suono il campanello."
"Ero di sopra a studiare ma mi ero addormentata." Mento.
"Hai il sonno pesante eh. Stai meglio?"
"Si dai. Ma vorrei tornare a riposarmi." Gli sorrido leggermente, mentre lui annuisce.
"Vai pure, riposati quanto vuoi. Più tardi preparo io la cena. Anzi sai che facciamo? Ordiniamo il sushi." Mi sorride, sapendo che amo il sushi sta cercando di tirarmi su di morale, dato che crede che io abbia mal di testa.
"Va bene, grazie." Dico, salendo le scale.
Quando mi butto sul letto e chiudo gli occhi, i miei pensieri sono occupati da due occhi verdi che mi guardano per tutto il tempo.
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Half a heart ||H.S.||
FanfictionA volte odiamo una persona solo per nascondere i veri sentimenti che proviamo verso essa. Jennifer è una fragile ragazza che vive a Londra, una bellissima e magica città. Un giorno incontra Harry, che non è per niente fragile, anzi, è l'opposto di J...