5. La ragazza vestita di verde

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La ragazza vestita di verde

Lucio's POV

Il viale alberato in cui abitavo era meraviglioso. Mia madre se n'era innamorata e aveva insistito da morire affinché affittassimo la terza villetta che avevamo visitato. Papà avrebbe preferito qualcosa di più umile, magari su un solo piano, ma alla fine aveva ceduto, prima di tutto perché non sapeva dire di no a mia madre e in secondo luogo perché i muri che ne circondavano il giardino garantivano molta privacy.

Stavo iniziando a pensare che l'avessero scelta solo per me.

Non per farmi sentire al sicuro, ma per nascondermi, qualora avessi di nuovo combinato qualcosa di sconveniente.

Aprii il cancello con quel pensiero in testa.

Speravo che mia madre fosse impegnata con qualcuno dei suoi alunni e che mio padre fosse fuori, perché non avevo minimamente voglia di parlare con loro o chiedere scusa.

Feci appena in tempo a varcare la soglia del giardino che incontrai lo sguardo di mia madre.

Era seduta nella piccola veranda fuori casa, con una ragazza che non conoscevo.

Mi bloccai per qualche secondo, non sapendo come comportarmi.

-Eccoti, finalmente!- esclamò mia madre -Vieni qui, così ti presento Agata!-

Eseguii il suo ordine, sapendo di non avere altra scelta.

Sperai solo di non avere un aspetto sgradevole.

Avevo pianto e camminato sotto il sole. Non dovevo di certo essere un bello spettacolo.

La mia camicia era sicuramente sgualcita e i miei capelli disordinati.

Mi avvicinai al tavolo e finalmente degnai la nostra ospite di uno sguardo.

Aveva un bel viso ed era molto elegante nel vestire.

Mia madre aveva ragione.

Mi sedetti tra di loro, provando a non far trasparire la voglia di essere inghiottito dalla terra.

-Lucio, ti ho parlato di Agata stamattina a colazione, ricordi?-

-Ho pensato di invitarla a pranzo per farvi conoscere- aggiunse.

Guardai mia madre, pensando sapesse essere spregevole delle volte, poi mi voltai verso la nostra ospite.

Agata mi sorrise.

Mi sembrò di vedere un pizzico di malizia nel piegarsi delle sue labbra.

Non quella di chi ha interesse nei tuoi confronti.

Più quella di chi ama mettere le persone in difficoltà.

-Sei un tipo timido?- domandò, cercando i miei occhi con i suoi verdi.

-Direi di no- risposi, serio.

-Speravo di essere accolta in altro modo! Tua madre mi ha parlato di un ragazzo dolce e gentile- mi disse, sfacciata.

-Spero tu possa perdonarmi. È che oggi la mia giornata è iniziata col piede sbagliato. E poi non mi piace avere ospiti senza preavviso- alzai le spalle, accendendomi una sigaretta.

Mia madre cambiò espressione. Era pronta a rimproverarmi. Mi avrebbe di certo dato del maleducato se Agata non avesse riso.

Le sorrisi ancora, poi abbassai lo sguardo.

Il suo modo di fare mi metteva in soggezione.

-Lucio, che figure mi fai fare!- esclamò mia madre -E prima di metterti a fumare, chiedi almeno alla nostra ospite se le dà fastidio il fumo-

Il ragazzo dai capelli grigi - COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora