36. Il cuore pesante

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Rachele's POV

Salutai i ragazzi all'entrata, mentre cercavo di asciugarmi le lacrime e ricompormi.

Vedere Agata e Roberta avvinghiate era stato un colpo al cuore e non poterne parlare con Aldo mi aveva altamente infastidito.

Odiavo non essere al primo posto per lui, anche se capivo la necessità di accertarsi che Tagliani non vedesse nulla di sospetto.

Fiera come sempre, alzai il viso e a grandi passi, mi diressi verso mio cugino Davide, seduto davanti ad un tavoli a diversi metri da me.

Era intento a fumare, assorto in chissà quali pensieri.

Ero certa lui avrebbe capito cosa stessi provando.

Davide aveva avuto la conferma definitiva che tra lui e Roberta non ci fosse più nulla da recuperare e io avevo avuto la mia.

Agata non mi amava e forse non lo aveva mai fatto.

Presi posto accanto a lui e mio cugino alzò lo sguardo su di me.

-Che ci fai qui?- mi chiese.

-Speravo di poter parlare con Aldo, ma ho beccato Agata avvinghiata a Rachele nelle scale- alzai le spalle, fingendo nonchalance -E il tuo amico non ha tempo per me -aggiunsi -Ad ogni modo, sono felice per te- gli dissi -Forse ti sei liberato una volta per tutte di quella dannata megera-

Davide sorrise in maniera amara.

-Sapevo Roberta non mi amasse. Ma ci speravo- alzò le spalle, sporgendosi verso il posacenere -E fa comunque male-

-Lo so- gli risposi.

-Sei qui per Aldo quindi?- mi chiese.

-Saprai della telefonata, no?- allungai una mano sul suo pacchetto di sigarette.

Me ne portai una alle labbra, l'accesi e poi alzai lo sguardo su mio cugino.

-Dovevo vedermi con lui per cena, per discutere di alcune cose private ma il tuo amico non ha tempo per me- spiegai, annoiata.

-Posso essere sincero con te?- mi chiese mio cugino.

Annuii, sapendo avrebbe detto qualcosa che mi avrebbe infastidito.

-Se sposerai Aldo, sarai infelice- esordì -Non importa quante attenzioni e quanto rispetto lui abbia per te. Aldo non ti ama. Ama a stento se stesso. E non lo ami neppure tu. E lo sai. Puoi raccontarti tutto quello che vuoi, ma in fondo al tuo cuore, sai qual è la verità. Non hai dimenticato Agata, ed è del tutto normale. Hai bisogno di tempo per poter andare avanti-

Abbassai il viso e mi strinsi la gonna tra le mani, perché sapevo Davi avesse ragione.

-M-mi s-sono sentita morire poco fa- ammisi.

Davide sorrise ancora in quel modo.

Non ricordavo quasi più come fossero i suoi sorrisi sinceri.

-Io le ho sentite parlare al telefono. Roberta diceva di voler sposare me, per non finire a lavare le scale- mi raccontò, dando evidenti segni di nervosismo -I-io non valgo così poco, Rachi. E neppure tu- sussurrò, mostrandomi i suoi occhi lucidi -N-non ho mai trovato il coraggio di dirtelo prima, e non lo ripeterò mai più, anzi, negherò fino alla fine di avertelo detto, quindi ascoltami bene. Non puoi sprecare la tua vita a coprire le spalle di Aldo. Se voi vi amaste, io lo capirei...ma tu ami Agata, e Aldo...lui sta disperatamente cercando un fottuto posto in questa società che lo ha ridicolizzato e costretto a creare questo fottuto circolo in cui avere l'illusione di poter essere felice. Tu non devi far parte di quest' illusione. Non devi, Rachele. Non devi. Aldo deve accettare ciò che gli è successo. Deve mettersi in testa che ha fatto tutto il possibile e che Filippo è morto sapendo quanto cazzo era amato! Ora deve perdonarsi e deve accettare di non dover per forza piacere a questa società malata...perché lui è perfetto così-

Il ragazzo dai capelli grigi - COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora