Rachele's POV
Feci un giro su me stessa davanti allo specchio, passandomi le mani sui fianchi e pensando che quei jeans mi stessero veramente d'incanto.
Non ne avevo molti. Di solito indossavo vestiti e gonne.
Mi chiesi se Mario avrebbe apprezzato il mio look come lo apprezzavo io.
Mi sentivo un po' in ansia.
Non mi succedeva mai prima di uscire con Aldo.
Quando il migliore amico di mio cugino veniva a prendermi a casa, sapevo saremmo andati a passeggiare, a bere qualcosa, o a cena fuori, ma sapevo che al massimo ci saremmo scambiati qualche bacio sotto casa mia, prima di rientrare.
Pensai mi mancasse quella sensazione di sicurezza.
Sapere che Aldo ci sarebbe stato sempre, qualsiasi cosa fosse successa.
Deglutii e mi dissi non fosse una buona idea uscire con Mario, ma subito dopo pensai al fatto che Aldo non mi aveva cercato, dopo la cena a casa sua e le insinuazioni che avevo fatto su lui e Davide.
Mi chiesi se se la fosse presa.
Se avrebbe continuato comunque ad esserci per me e a difendermi sempre.
Mentre mi riempivo di domande, angosciandomi, qualcuno bussò alla porta della mia stanza.
-Avanti- dissi, sedendomi davanti allo specchio.
Mia madre si affacciò, sorridendo.
-Devi uscire?- mi chiese.
Annuii, pettinandomi.
-Ti passa a prendere Aldo?-
-No- scossi la testa -Ma andiamo nella sua villetta al mare- mentii -Mi incontro con Lucio. Il figlio del professore. Il ragazzo che sono andata a trovare oggi-
-Il maestro di pianoforte?-
-Sì, ci vediamo al circolo e poi da lì andiamo insieme, con la sua macchina, perché Aldo è impegnato. Sta cucinando- m'inventai.
-Che ragazzo d'oro!- esclamò mia madre, sorridendo.
Io abbassai lo sguardo e annuii, sperando mia madre non si accorgesse che stessi dicendo un mucchio di bugie.
-Come mai hai messo i jeans?- mi chiese.
-Ieri, col vestito, avevo freddo. Al mare c'è sempre molta umidità- sussurrai, sistemandomi i capelli con un fermaglio poco vistoso rispetto a quelli che usavo di solito.
-Prendi un maglioncino, tesoro-
-Certo- sorrisi, poi mi alzai in piedi e andai ad abbracciarla.
Le stampai un bacio sulla fronte, poi le presi la mano e le chiesi consiglio su quale cardigan indossare.
Mia madre ne scelse uno azzurro, molto semplice, da abbinare alla camicetta bianca che avevo indossato.
Prima di uscire, la salutai di nuovo, poi presi la borsetta e andai in salone a salutare anche mio padre, che leggeva seduto sul divano.
Gli stampai un bacio sulla fronte, sentendomi la peggior figlia del mondo, poi uscii di casa, impaziente di vedere Mario.
Mario's POV
Mi portai una sigaretta alle labbra e mi guardai intorno.
All'ora di cena il quartiere si svuotava completamente.
Il bar di Nino era vuoto.
Sentivo distintamente la voce di Giovanni che parlava a sua madre parlare della lotteria di quartiere, organizzata dalla parrocchia
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Il ragazzo dai capelli grigi - COMPLETA
RomancePietro, come tutti i pomeriggi, si trova nella piazzetta del suo quartiere a leggere i suoi amati libri fantasy e, mentre se ne sta seduto all'ombra del solito albero, Lucio, con i suoi capelli grigi, irrompe nella sua vita monotona per portare scom...