54. Umiliazione

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Ciao a tutti!

Dopo un po' di tempo torno ad aggiornare questa storia :) Spero siate impazienti (quanto me di condividere con voi) cosa succederà in questo capitolo. Due personaggi si confideranno un segreto che noi già sappiamo. Altri due scopriranno di essere molto in sintonia! Ma non vi anticipo più niente! A cosa si riferirà il titolo?

Ci vediamo nei commenti!

Bacini,

Andy

CAPITOLO 54

Lucio's POV

Quando uscii dal circolo i miei occhi erano così lucidi da non permettermi di vedere bene la strada. Inciampai in quel vicolo fatto di ciottoli, rischiando di cadere in avanti e bestemmiai sonoramente nella mia testa, esausto.

Non volevo tornare a casa in lacrime e trovare ancora riparo tra le braccia dei miei genitori.

Volevo smettere di dipendere da loro.

Non volevo mi ripetessero ancora di aver avuto ragione anche su Luca.

Mi fermai vicino all'arco che chiudeva le mura medievali della città e mi asciugai le lacrime per poter capire che ore fossero.

Avevo aspettato Luca per così tanto tempo, pieno di speranza!

Mi ero illuso tenesse davvero a me al punto da aver preso in considerazione l'idea di accantonare tutte le incomprensioni di quel periodo.

Mi ero persino detto che, se fosse stato necessario, avrei smesso di frequentare Claudio, così come avevo fatto con Pietro.

In quel momento, invece, quei due erano le uniche persone sulla faccia della Terra che desideravo vedere.

Claudio in maniera particolare.

Mi dissi che non c'era più niente che mi impediva di passare il mio tempo con lui, così mi asciugai le guance con un gesto di stizza e percorsi velocemente la discesa, intenzionato a raggiungere la piazza in cui avevo conosciuto Pietro, per chiedergli di passare il resto della serata con me.

Quando arrivai davanti al bar, Claudio se stava in un angolo a fumare, intento a guardare distrattamente verso la fontana.

-Hey- attirai la sua attenzione.

Il rosso abbassò lo sguardo su di me e sorrise.

-Ciao- mi salutò, avvicinandosi immediatamente.

-Devi lavorare ancora per molto?- gli chiesi.

Lui si guardò intorno.

-Forse riesco a svignarmela. Devo parlare con mio fratello- disse, cercando il mio sguardo.

Mi sorrise in una maniera così dolce che fui costretto ad abbassare gli occhi per via del nodo che mi si creò in gola.

-Che c'è?- ridacchiò.

-Se non puoi, mi siedo a prendere una birra nel frattempo- alzai le spalle.

-Finisci di fumarti questa- mi passò la sua sigaretta, poi mi diede una lieve carezza sulla spalla e mi superò, entrando nel locale.

Io mi portai il filtro alle labbra e mi guardai intorno, chiedendomi se qualcuno tra i clienti si fosse accorto della complicità tra me e il cameriere.

Le persone continuavano a chiacchierare e giocare a carte.

Nessuno si era curato di noi.

Sospirai, sentendomi immediatamente più sollevato.

Claudio tornò da me senza grembiule, con un sorriso enorme sul volto.

-Forza, andiamo!- esclamò -Prima che Giovanni cambi idea- rise, afferrandomi il polso e invitandomi a correre con lui.

Il ragazzo dai capelli grigi - COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora