Davide's POV
Aldo parcheggiò a poca distanza dall'entrata del circolo ed immediatamente si portò una sigaretta alle labbra. Lo imitai, poi entrambi scendemmo dall'auto e percorremmo fianco a fianco il breve tratto di strada.
-Ci vediamo per pranzo?- gli chiesi, speranzoso. Non mi andava di stare da solo per tutto il giorno.
Aldo portò il suo sguardo su di me e sorrise.
-Certo- mi rassicurò, dandomi un'impercettibile carezza al braccio.
-Hai tempo per fare colazione?- lo supplicai con lo sguardo.
-Purtroppo no, ma è colpa tua- sorrise -Hai preferito restassimo a letto insieme per un altro po'-
Annuii, rassegnato.
-Ti prego. Non fare così!- sospirò Aldo -Stamattina ho tre udienze. Non posso fare tardi e mi costa davvero tanto andarmene se so che tu sei triste-
-Scusami- sussurrai, mentre entravamo nel palazzo.
Il mio migliore amico mise su un'espressione preoccupata, ed io distolsi lo sguardo, per non dare ai ragazzi della portineria altri motivi per spettegolare.
Bastava già il fatto che fossi di nuovo lì, con Aldo.
-Buongiorno- li salutai, con nonchalance, indossando la mia solita maschera da pagliaccio sicuro di sé, mentre dentro esplodevo.
Aldo fece un breve cenno e lessi nel suo sguardo che sperava nessuno lo fermasse.
-Vuoi andare fuori per pranzo?- mi chiese, non appena fummo di nuovo da soli.
-No, cucino io qualcosa- dissi, mentre salivamo le scale.
Il mio migliore amico annuì, serrando le labbra.
-Credo mi prenderò il pomeriggio libero- annunciò all'improvviso.
-Non puoi prenderti un altro pomeriggio libero! Gloria finirà per insultarti!- esclamai, davanti alla porta del suo studio.
-Gloria se ne farà una ragione- mi guardò in faccia.
Io distolsi lo sguardo e sospirai.
-Va tutto bene, amore- sussurrò Aldo, portandomi le mani ai lati del viso -So quello che faccio-
-Ci vedrà qualcuno- fu l'unica cosa che riuscii a rispondere, afferrandogli mollemente le braccia, in modo da liberarmi della sua presa.
-Non mi importa, va bene? Preferisco sapere che cosa ti ha reso improvvisamente triste- disse, ed io non risposi, perché non avevo neppure le forze di discutere ancora quella mattina.
-Davi, guardami. Ti prego-
Obbedii.
-Che ti succede?- mi chiese.
-Ho solo paura- ammisi.
-Di che cosa?-
-Che prima o poi mi rinfaccerai tutto- dissi, con gli occhi ormai lucidi.
-Che cosa dovrei rinfacciarti?- mi chiese stranito.
-Il tempo che ti faccio perdere. Le attenzioni di cui ho bisogno...-
Aldo sospirò.
-Abbiamo decisamente bisogno di un pomeriggio tutto per noi- sussurrò, accennando un sorriso -E non ti rinfaccerò mai di aver fatto qualcosa per te-
-Ne sei sicuro?- chiesi, ed il mio migliore amico rise.
-Sì- disse, deciso, poi si sporse in avanti e mi baciò in maniera molto dolce, stringendomi a sé.
STAI LEGGENDO
Il ragazzo dai capelli grigi - COMPLETA
RomansaPietro, come tutti i pomeriggi, si trova nella piazzetta del suo quartiere a leggere i suoi amati libri fantasy e, mentre se ne sta seduto all'ombra del solito albero, Lucio, con i suoi capelli grigi, irrompe nella sua vita monotona per portare scom...