47. Al sicuro

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Luca's POV

Mi portai il bicchiere alla bocca e buttai giù l'intero contenuto, poi mi portai una sigaretta alle labbra, deciso ad andare al bancone per bere e bere ancora, fino a farmi passare il nervoso che Lucio mi aveva causato.

Cercai la piccola scatola di fiammiferi nella tasca della mia camicia, ma ancora prima che potessi aprirla, avvertii qualcuno passarmi dietro e poi prendere il posto di Lucio.

Sbuffai quando mi accorsi si trattasse di Simone.

-Che vuoi?- gli chiesi, ancora prima che potesse aprire bocca.

Il ragazzo mi guardò dritto negli occhi, senza dire nulla, e mi pentii di essere stato così brusco.

-Scusa- sospirai -Ho litigato con Lucio- mi passai una mano sul viso.

"Forse ho già bevuto troppo" pensai.

-Lo so, ero seduto proprio lì- indicò.

Annuii, accendendomi la sigaretta.

-Come ti senti?-

-Ora te ne importa? Di solito non vuoi che ti rivolga la parola, se non per dirti che cazzo voglio mangiare!- lo aggredii -E poi non eri stato tu a dire che Lucio fosse troppo per me? Forse non sei l'unico a pensarlo- dissi.

-Lo pensa lui? O lo pensi tu?- mi chiese, senza farsi scoraggiare dal modo in cui mi ero rivolto a lui.

-Non ero serio- sospirai -Ma c'è comunque qualcosa che non va- biascicai un po'.

-Quindi le cose vanno a gonfie vele?- insistette.

-No che non vanno a gonfie vele!- esclamai, un po' spazientito -Ci hai visto, no? Stavamo litigando. Non facciamo altro che litigare-

-Come mai?- mi chiese Simone, e rimasi sorpreso dall'innocenza sul suo volto.

Mi chiesi se lo avessi mai guardato bene.

Quegli occhi dolci e profondi erano gli stessi della serpe dietro il bancone?

Da quando Simone aveva delle labbra così fottutamente invitanti?

-Luca?-

Sbattei le palpebre, ritornando alla realtà.

-H-ho qualcosa tra i denti?- mi chiese Simone, imbarazzatissimo.

-No- scossi la testa, confuso.

-Mi fissavi le labbra!-

-S-sono un po' ubriaco- alzai le spalle.

-Che succede con Lucio?- mi chiese, di nuovo.

-È una storia lunga...e io ho sonno- sussurrai.

-State insieme da tanto, no?- ignorò totalmente ciò che avevo detto.

-Da quando eravamo due ragazzini. Da qualche settimana se non conti i due anni che abbiamo trascorso separati- afferrai il bicchiere, ricordandomi solo dopo che fosse vuoto.

Mi voltai verso il bancone, per ordinare ancora, ma Simone mi afferrò il polso con decisione, fermandomi.

-Domani lavori di mattina. Non puoi prenderti una sbronza. Lavori qui da pochissimo e Aldo non sopporta queste cose-

-Per domani alle sette mi sarà passata- mi portai la sigaretta alle labbra.

-Qualsiasi cosa stia succedendo tra te e Lucio, credi che bere stasera possa aiutarti?-

-Chi cazzo sei, la mia coscienza?- sbuffai.

-Sono serio. Pensi possa aiutarti?-

-No! Quando mai un ubriaco ha visto risolversi i suoi problemi alla fine della sbronza!- esclamai in modo teatrale.

Il ragazzo dai capelli grigi - COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora