80. Los Angeles

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ANGOLO AUTRICE

Ciao a tutti!

Ci siamo quasi! IRDGC è praticamente quasi giunto al termine! Mancano solo altri due capitoli. L'81 e l'82.

Cosa vi aspettate succederà in questo tanto atteso finale?

Qualche prezioso indizio lo otterrete leggendo questo capitolo ✨

Ci vediamo nei commenti! 

Buona lettura!

P.S. Ricordatevi di votare ✨

P.P.S. Avete visto la foto di Luca su Instagram? A breve pubblicherò anche quella di Aldo!

Lucio's POV

Agata entrò nella stanza, facendo rumore con i suoi tacchi sul parquet.

-Sei ancora così?!- sbuffò -Devi cambiarti! La festa inizierà tra mezzora!-

-Mi servono ancora dieci minuti!- esclamai –Poi ti giuro che vado a cambiarmi!-

-Non possiamo arrivare in ritardo, Lucio! Lo vuoi quel contratto o no?- sbottò -Adesso ti alzi, ti vesti elegante, mi prendi a braccetto e andiamo a sorridere a tutti!-

-Non mi piace, okay?- indicai lo spartito -Devo correggere questa parte! Ci vorrà un secondo! Ci devo solo...-

-Era perfetta così com'era!- mi interruppe Agata -Perché stai cambiando tutto adesso!- alzò la voce, spazientita.

-Perché fa schifo!- sbottai, portandomi le mani al viso e scoppiando a piangere.

-Lu, hey!-la mia amica si pentì di aver alzato la voce. Venne a sedersi accanto a me e mi abbracciò forte.

-Ho fatto una stupidaggine a venire qui- dissi, in preda ai singhiozzi.

-Non è vero e lo sai meglio di me, tesoro! Hai visto quanto entusiasmo hanno mostrato per i tuoi pezzi? Il contratto è quasi pronto! Si tratta di stare qui per qualche mese, conoscere un po' di gente. Poi potrai tornare a casa per un po'!-

-Che cosa ci torno a fare a casa?- le chiesi –I miei verranno qui per Natale e ogni volta che voglio! Claudio non mi risponde alle chiamate e ho pure litigato di nuovo con quello stronzo di Pietro!- sospirai, perché a momenti mi mancava l'aria.

-Claudio è un ragazzino di provincia, così come Pietro! Nessuno dei due si merita di averti al proprio fianco, mi hai capito dolcezza?- mi portò una mano al mento, per farmi alzare la faccia –Guardati! Sei bello come il sole, con le tue mani scrivi pezzi assurdi e sei di un'eleganza senza precedenti! Se ce ne andiamo a fare un giro in uno di quei locali di cui ti parlo sempre, Claudio te lo dimentichi al primo gioco di sguardi!- esclamò.

Io sorrisi, ma solo per farla contenta e per farla smettere.

-Dai- mi prese per mano –Mettiti addosso quello smoking e andiamo a far vedere che siamo gli italiani più belli del mondo!- esclamò, entusiasta.

Mi lasciai trascinare nella stanza degli ospiti della sua villa.

-Santo cielo! Ma qui è scoppiata una bomba!- rise, vedendo il disordine che vi regnava. C'erano spartiti e libri ovunque. E la scrivania era piena di lettere. Scrivevo a Claudio ogni giorno, ma non avevo il coraggio di fargliele avere, perché mi sentivo di averlo abbandonato in un momento in cui aveva bisogno di me e quasi giustificavo il suo non rispondermi mai.

Non sarei dovuto partire.

"Non saresti dovuto partire. Se lo ami come dici, non saresti dovuto partire" le parole di Pietro mi risuonavano in testa ad ogni ora del giorno.

Il ragazzo dai capelli grigi - COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora