Pietro's POV
-T-ti andrebbe di restare?- sorrise timidamente Marco, non appena Claudio si alzò per andare ad inseguire Lucio.
Io ancora un po' scosso dall'aver avuto, dopo tanto tempo, il mio ex amico così vicino, e ancora di più dopo averlo visto comportarsi da coppietta con Claudio, neppure sentii cosa mi avesse detto.
-Mi hai sentito?- chiese il mio amico.
-C-cosa?- balbettai, scuotendo la testa.
-V-vuoi restare? I-io stasera sono libero. Potremmo andare in camera mia, se ti va- disse Marco.
Lo guardai negli occhi e pensai fosse davvero bello e che avrei davvero voluto togliermi dalla testa quello che avevo visto rotolandomi tra le lenzuola con lui, ma temevo che mio padre, se non fossi di nuovo tornato a casa per dormire, avrebbe iniziato a fare troppe domande, mettendo me e mia madre in difficoltà.
-Mi piacerebbe davvero tanto, ma stasera proprio non posso. Sono rimasto da te anche ieri e mio padre è un rompicoglioni burbero. Crede io abbia una ragazza- risi.
-Lasciaglielo credere, no?- provò a convincermi Mario.
-Bel tentativo. La prossima volta- gli sorrisi, alzandomi in piedi.
-Devi proprio andare quindi?-
-Dai, smetti di fare così- risi –Non scopiamo da ieri!- alzai le spalle –E poi guardati attorno, è pieno di ragazzi carini. Troverai un mio degno sostituto per stanotte con un po' di impegno-
-Certo- sussurrò Mario, accennando un sorriso.
-Ci sentiamo- gli diedi una pacca sulla spalla, poi mi affrettai ad uscire dal circolo.
Camminai a passo svelto per le vie semideserte del cuore della città, senza riuscire a togliermi dalla testa Claudio e Lucio che si baciavano, prima di rincorrersi.
Sospirai, pensando forse restare da Marco non sarebbe stata un'idea terribile.
Noi due ci frequentavamo qualche mese.
Me l'aveva presentato Claudio, al bar di Nino. Spesso dopo le riunioni del partito, il fratello di Giovanni portava lì i suoi amici per bere qualcosa insieme.
Marco aveva trentacinque anni, era bello da far girare la testa ed io avevo un culo che fremeva per essere scopato da quell'adone.
All'università avevo conosciuto degli altri ragazzi gay e con alcuni di loro avevo passato delle serate divertenti al circolo, ma nessuno di loro mi interessava davvero.
Marco era quantomeno più intelligente, aveva un fisico da statua greca e un gran bell'uccello.
Nonostante Marco fosse stato la mia prima volta, avevo messo sin da subito le cose in chiaro con lui.
Noi due scopavamo e basta. Niente sentimenti, niente cose da coppietta.
Fingevo di essere uno stronzo, ma la verità era che Lucio aveva distrutto il mio fottuto cuore, e lo aveva buttato come se non valesse niente.
Gli ultimi anni di liceo erano stati terribili per me.
A salvarmi dall'impazzire totalmente erano stati mia madre e Claudio.
Mia madre era sempre stata la mia più grande complice.
Mi ascoltava e mi stringeva a sé quando avevo voglia di piangere.
Avevo passato ore e ore a bagnarle di lacrime i suoi vestiti a fiori, struggendomi d'amore quel maledetto ragazzo dai capelli grigi, che oltre ad avermi rubato il cuore, mi aveva rubato anche Claudio.
STAI LEGGENDO
Il ragazzo dai capelli grigi - COMPLETA
Storie d'amorePietro, come tutti i pomeriggi, si trova nella piazzetta del suo quartiere a leggere i suoi amati libri fantasy e, mentre se ne sta seduto all'ombra del solito albero, Lucio, con i suoi capelli grigi, irrompe nella sua vita monotona per portare scom...