75. Il potere di guarire

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Claudio's POV

Baciai Lucio in maniera dolce e profonda, poi gli sorrisi, prima di poggiare la testa sul suo petto nudo e lasciarmi stringere.

-Ci vediamo per pranzo?- gli chiesi, non appena iniziò ad accarezzarmi i capelli.

-Sono dai miei- sussurrò.

-Allora passo per il caffè?- domandai, alzando la testa, per incontrare lo sguardo di Lucio.

-Certo, a mamma e papà farà un sacco piacere- sorrise.

Sorrisi di rimando, prima di poggiare di nuovo la testa sul suo petto e chiudere gli occhi.

Quella notte avevo sognato di far incontrare Lucio e Pietro e farli chiarire, ma dopo averci riflettuto attentamente mi ero accorto che fosse una pessima idea. Lucio ne sarebbe uscito distrutto. Non era abbastanza forte per affrontare un confronto con Pietro, neppure se il sottoscritto avesse provato a mediare.

-A che pensi?- mi chiese Lucio, passandomi la mano tra i capelli.

-A quello che ci siamo detti ieri sera- ammisi.

Il cuore del mio ragazzo si fermò.

Lucio si tirò su, ed anche io fui costretto a mettermi seduto.

L'osservai mentre si copriva, come se fosse infastidito a starsene nudo davanti a me.

Evitava il mio sguardo, come se avesse deciso che stessi per dirgli qualcosa di orribile.

-Non voglio perderti- esordii io, invece -E mi dispiace se ti ho fatto soffrire. Pietro sta affrontando un periodo difficile e ho bisogno che ti fidi di me-

Lucio chiuse gli occhi e annuì.

-Scusa- sussurrò, senza riuscire a trattenere le lacrime.

-I-io devo andare a prepararmi, perché tra poco arriverà u-uno dei miei alunni- si alzò, afferrando con un gesto nervoso il pantalone del pigiama. Lo indossò, per poi dirigersi verso il bagno -È meglio non ti vedano uscire da qui a quest'ora. Sii prudente- aggiunse, lasciandomi da solo.

-Lu- lo seguii, sospirando.

Lo trovai in lacrime, con le mani a tenersi la testa, seduto sul bidet.

Mi inginocchiai davanti a lui e gli accarezzai i capelli.

-Guardami- sussurrai.

Lucio mi diede retta.

Si portò le mani prima sulle ginocchia, ed un secondo dopo si abbracciò da solo.

-Ti amo- gli dissi.

Lui mi guardò negli occhi, come se cercasse disperatamente di capire se fossi sincero.

Accorgermene mi ferì, ma decisi non fosse il caso di farglielo pesare.

Lucio aveva dei seri problemi di fiducia ed una parte di me sapeva fosse solo questione di tempo, prima che mi si scatenassero contro.

Era sorprendente non fosse successo prima.

-Voglio stare con te e ho bisogno che ti fidi di me. Dimmi se puoi farlo-

Il mio compagnò annuì, portando lentamente le sue mani a stringere le mie.

-Vieni a pranzo dai miei?- mi chiese, riuscendo a stento a trattenere le lacrime –Poi cancello tutte le lezioni del pomeriggio e facciamo qualcosa insieme- sussurrò.

-Va bene- sorrisi –Cosa ti andrebbe di fare?-

Lucio abbassò lo sguardo.

-Voglio stare solo abbracciato con te sul divano a parlare, come facevamo all'inizio-

Il ragazzo dai capelli grigi - COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora