18. Scegliere

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Scegliere

Luca's POV

Aiutai Francesco ad apparecchiare in veranda, mentre Lucio si occupava di ordinare le pizze per gli ospiti, che nel frattempo fumavano e ridevano, radunati in un angolo.

Non ero ancora riuscito ad inquadrare nessuno di loro e odiavo il fatto che il mio ragazzo non mi avesse mai parlato dei suoi amici, anche se non potevo fargliene una colpa.

L'unica persona che avevo conosciuto quella sera e che mi piaceva era Pietro.

I suoi modi erano gentili e, anche se a volte le sue domande potevano sembrare invadenti, non erano altro che dettate dalla sua contagiosa curiosità.

Mi faceva sentire a mio agio, in mezzo a chi, teoricamente, avrebbe dovuto essere come me.

Su Davide avevo dei dubbi. Era una delle persone più affascinanti avessi mai incontrato. Guardava verso Lucio, ma senza insistenza. Cercava le sue attenzioni, come se da un suo sguardo dipendesse la sua esistenza a quella festa. Attenzioni che puntualmente non venivano ricambiate.

Non ero sicuro di dovermi preoccupare di lui.

Aldo invece non lo sopportavo e lo temevo. Era bello da far girare la testa ed elegante come non lo ero mai stato in vita mia. Stava letteralmente addosso a Lucio e sembrava piegarglisi sopra ad ogni occasione, come avrebbe fatto un avvolto con la sua preda.

Mi accesi una sigaretta, in disparte, guardando verso di lui.

Non sapevo se mostrarmi amichevole e fingere di essere superiore e poco preoccupato o se marcare il territorio e fargli capire che volevo stesse almeno a due metri di distanza da Lucio ogni volta in cui si trovavano nello stesso posto, e sembrare un cane geloso del suo osso.

Mi fidavo di Lucio.

Mi fidavo da morire e sapevo che nel tempo che eravamo stati lontani, le sue labbra non avessero sfiorato altre bocche.

Non mi fidavo di Aldo, che sembrava non avere rispetto per il nostro sentimento.

Abbassai lo sguardo, frustrato.

Mi allontanai la sigaretta dalla bocca e sospirai.

Fu proprio in quel momento che sentii le sue braccia avvolgermi ed il suo mento poggiarsi sulla mia spalla.

-Che ci fai qui tutto solo?- mi chiese.

-Ti aspettavo- risposi, sorridendo e voltandomi verso di lui.

Lucio mi sorrise, con quei suoi bellissimi occhi verdi ed io gli accarezzai il viso con la mano libera.

Il mio ragazzo sorrise in maniera ancora più ampia e mi attirò di più a sé, mettendosi in punta di piedi.

-Io invece aspetto con ansia la fine di questa cena per venire a trovarti nella tua stanza- sussurrò contro il mio orecchio.

Sorrisi, poi prima di baciarlo, riportai un attimo lo sguardo nel suo.

-Ti amo- sussurrai.

-Io di più- mi rispose.

Poggiai le mie labbra contro le sue, anche se solo per qualche istante, perché Aldo ci interruppe.

-Quindi non mi sbagliavo. Sei tu il famoso Luca- si rivolse a me.

Lo guardai in faccia con espressione neutra, tenendo Lucio stretto contro il mio petto.

Mi portai la sigaretta alle labbra, poi gli sorrisi.

-Sì, e tu chi saresti?- gli chiesi.

L'uomo sembrò smarrito per un istante.

Il ragazzo dai capelli grigi - COMPLETADove le storie prendono vita. Scoprilo ora