Lucio's POV
Mi sedetti al bar di Nino e mi accesi una sigaretta, poi controllai che ore fossero, guardandomi subito dopo intorno.
Di Rachele non si vedeva neppure l'ombra.
Mi voltai verso l'ingresso del bar e quando vidi uscire Claudio da dietro la tenda, non potei fare a meno di sorridere.
-Oggi fumi prima del caffè?- mi chiese, divertito.
-È che devo aspettare Rachele, prima di ordinare- sorrisi.
-Vuoi che ti avvicini il giornale?- domandò.
-Sì, per favore-
Claudio mi diede una piccola carezza sulla spalla, che mi fece attorcigliare lo stomaco, poi si allontanò.
Lo seguii con lo sguardo, ripensando a due sere prima, quando ci eravamo quasi baciati davanti al cancello di casa mia.
Abbassai immediatamente il viso, arrossendo a dismisura.
In quel momento la mia amica Rachele fece la sua comparsa, raggiante come sempre.
Indossava un vestito azzurro in lino con una vistosa cinta ad evidenziarne la vita stretta.
-Buongiorno, dolcezza!- mi salutò, stampandomi un bacio sulla guancia.
-Buongiorno- sussurrai, ancora in preda all'imbarazzo per il modo in cui poco prima mi aveva sfiorato Claudio.
-Sembri un pomodoro- disse, seria -E credo non sia per colpa mia-
-Si nota molto?- domandai, cercando Claudio con lo sguardo.
-Che ti ha fatto per ridurti così?- mi chiese la bionda, sorridendo maliziosa.
-Nulla. Mi ha solo sfiorato una spalla- risposi, sospirando.
-Oh santo cielo! E sei messo così per così poco? Magari ti stanno pure per scoppiare le mutande!- esclamò, teatrale.
-Rachele, sta zitta!- esclamai, imbarazzatissimo, e ringraziai non ci fossero molte persone sedute attorno a noi.
La bionda sorrise verso di me, poi cercò il cameriere con lo sguardo e l'osservò con la solita aria altezzosa.
-È decisamente bello- disse -E ha un aspetto rassicurante. È sempre così gentile e sorridente-
Io presi impercettibilmente la parte interiore del mio labbro tra i denti.
Era piacevole poter parlare di quello che provavo con qualcuno, ma delle volte Rachele mi faceva sentire strano, o in difetto, con il suo solo essere così spontanea.
Se delle volte vivere con leggerezza era ciò di cui avevo bisogno, c'erano momenti in cui mi convincevo che frivolezza non mi appartenesse in nessun modo.
Mi chiesi se a lungo andare il mio essere così poco avvezzo alla volubilità mi avrebbe in qualche modo reso noioso agli occhi degli altri.
Spesso mi convincevo di non poter piacere a nessuno.
Temevo Rachele si accorgesse che avessimo ben poco in comune e che Claudio si sarebbe stancato di scavalcare con me la recinzione del parco.
Tornare ad essere solo dopo aver provato cosa significasse avere degli amici sarebbe stato terribile per me, perché nonostante l'impegno che ci stavo mettendo, io non ero sicuro di stare bene.
Claudio fu di ritorno con il giornale, ed io provai a mostrare nonchalance, nonostante dentro stessi affogando.
-Grazie- sussurrai e lui mi sorrise.
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Il ragazzo dai capelli grigi - COMPLETA
RomancePietro, come tutti i pomeriggi, si trova nella piazzetta del suo quartiere a leggere i suoi amati libri fantasy e, mentre se ne sta seduto all'ombra del solito albero, Lucio, con i suoi capelli grigi, irrompe nella sua vita monotona per portare scom...