Ospiti
Pietro's POV
-Mamma!- chiamai -Dove sono i miei pantaloni beige?- chiesi, frugando dappertutto.
-Li ho stirati poco fa- urlò lei.
Scesi le scale di corsa e la raggiunsi in salone.
Mia madre stava incartando un vassoio di dolcetti.
-Guarda, ti piace come sono venuti?- mi chiese, sorridendo.
-Sì, sono perfetti. Grazie mamma- le stampai un bacio sullo zigomo.
-Sta a te, ora, cercare di farli arrivare interi!-
-Ce la farò- le sorrisi, poi afferrai i miei pantaloni e corsi a cambiarmi, mosso da un entusiasmo incontenibile.
Mi chiusi in camera mia, mi sfilai i jeans e indossai i vestiti che avevo scelto per l'occasione, poi cercai di sistemarmi i capelli, cercando di appiattirli un po'.
Quando uscii dalla mia stanza, ormai soddisfatto del risultato, mi scontrai con mio padre.
-Guarda dove metti i piedi, Pietro!- sbuffò -Te l'ho detto mille, volte! Non puoi correre dentro casa!-
-Scusa papà, ho fretta!- gli risposi, sorridendo.
-Dove vai vestito così?- mi chiese, guardandomi da capo a piedi.
-C-cos'ho di male?- domandai, andando subito in allarme.
-Sembra tu sia pronto ad andare in chiesa- mi prese in giro.
-Dici?- chiesi, sentendomi a disagio.
Pensai addirittura di cambiarmi.
-Dove devi andare?- mi chiese di nuovo.
-A casa di Lucio- risposi, insicuro.
-Come lo conosci quel ragazzino?- indagò, incrociando le braccia.
Mi faceva sentire in colpa, nonostante non stessi facendo nulla di male.
-Viene al bar di Nino- mi affrettai a rispondere, senza sapere perché mi sentissi così agitato.
-Non l'ho mai visto lì- commentò lui.
-Beh, chiedi a Claudio, se non mi credi- alzai le spalle, provando a dimostrare nonchalance.
Non mi piaceva mio padre mi facesse così tante domande. Mi faceva sempre sentire un figlio subdolo e bugiardo.
Era quasi come se, in un certo modo, mi sembrasse di mancargli di rispetto a raccontargli piccole bugie bianche.
-Non ti vanno più bene gli amici che hai?- ironizzò.
-C-cosa?- balbettai, confuso.
Avere un nuovo amico non significava che avrei smesso di volere bene a Bruno, Nicola e gli altri.
-Perché ti vai a mischiare con quella gente lì?-
-C-che intendi?- chiesi, non riuscendo a capire.
-Tu non ci fai niente a casa di quelle persone. Hai visto che villa hanno? Frequenta quelli come te, Pietro- mi disse, serio.
-Papà, i-io non ti seguo- risposi.
Non volevo credere mio padre stesse veramente dicendo quelle cose.
-Ti sei sentito a disagio l'altro giorno, con jeans e maglietta, visto che oggi hai deciso di vestirti così?- mi chiese.
-L'altro giorno ero vestito da lavoro- risposi, pur rendendomi conto che mio padre aveva in parte ragione.
STAI LEGGENDO
Il ragazzo dai capelli grigi - COMPLETA
RomancePietro, come tutti i pomeriggi, si trova nella piazzetta del suo quartiere a leggere i suoi amati libri fantasy e, mentre se ne sta seduto all'ombra del solito albero, Lucio, con i suoi capelli grigi, irrompe nella sua vita monotona per portare scom...