Il ragazzo dai capelli grigi - COMPLETA

46. Compatibili

Ciao a tutti! 

Mi scuso in anticipo per eventuali errori, ma non ho avuto il tempo di rileggere il capitolo. La tesi sta risucchiando tutta la mia energia vitale e non vedo l'ora che questo incubo finisca.

Volete scommettere qui su chi saranno i compatibili del capitolo?

Ci vediamo nei commenti :)

Buona lettura!

Lucio's POV

Mi allontanai dal tavolo, lasciando Mario e Rachele da soli e, non sapendo che fare, mi guardai intorno, indeciso su se accendermi una sigaretta, o far finta di dover andare in bagno.

-N-non riesco a credere che Mario sia davvero riuscito a fare colpo- disse Claudio, un po' insicuro, passandomi accanto.

Mi venne da ridere.

-Dovresti sentire le frasi idiote che sta dicendo- cercai i suoi occhi color nocciola.

-Non stento a crederci- Claudio sorrise -Non so come riesca ad avere successo!- esclamò.

-Io credo sia perché è molto bello- dissi, senza pensare, ed il cameriere compì un gesto nervoso impercettibile.

Mi pentii di essermi lasciato scappare quel commento.

Non ero sicuro che Claudio fosse come me.

Erano tutte supposizioni di Rachele e di Luca.

-L-lo trovi bello?- mi chiese, balbettando.

-C-credo sia oggettivamente bello- dissi -N-non sei d'accordo?-

-Non lo so, io non riesco ad andare oltre al fatto che sia un gradasso. E poi il giorno che ha visto Rachele, era così convinto di riuscire a conquistarla che ha mollato in tronco Grazia, la sua ragazza- mi spiegò -È davvero un pallone gonfiato-

-A-a volte vorrei essere così sfacciato- dissi, senza neppure sapere perché.

-Gli sfacciati hanno di sicuro una vita più facile- mormorò Claudio, fingendosi indaffarato.

Tirò fuori il taccuino e fece finta di scrivere qualcosa.

-Ti sto dando fastidio?- gli chiesi, sentendomi a disagio.

-No- scosse la testa, regalandomi un piccolo sorriso -Ma mio padre ci sta guardando, quindi...- alzò le spalle.

-Ma non ci sono molti clienti- sussurrai.

-Lo so, ma preferisco non essere sgridato- mi rispose.

-Se vuoi, posso ordinare qualcosa- sorrisi.

-Se non ti va...non ti preoccupare, preparo un caffè e poi pago io-

-Credo prenderò una birra- dissi.

Claudio mi guardò in viso.

-Sei serio? L-lo stai facendo per non farmi sgridare?-

Annuii.

-In realtà, ho anche sete- sorrisi.

-V-vuoi anche qualcosa da mangiare?- mi chiese Claudio, arrossendo un po'.

-No, s-sono a cena fuori. È meglio di no- sorrisi.

Claudio annuì.

-Pensi io possa tornare al tavolo?- domandai, girandomi verso Rachele e Mario.

-Credo ti sentiresti di troppo- rise.

-Allora magari vado in bagno- alzai le spalle.

-Mi piacerebbe tenerti compagnia, ma sto lavorando- sospirò.