P.O.V.
FrancisNel chiarore lunare osservo il suo corpo, racchiuso in se stesso, riposare così come la sua testa quasi rasata chinarsi fino a far incontrare al mento il petto, le ciglia lunghe fare da schermo ai suoi occhi chiusi, la bocca carnosa e troppo grande per il suo viso rimanere serrata alla stregua dei denti e le sue sopracciglia incrinatesi dal dolore che avverte, nonostante il riposo.
Scorro gli occhi lungo tutto questo mentre sono seduto al suo fianco, a vegliare sui suoi sogni, comandandomi di non avere pensieri.Era stato Samuel a ricondurlo fino a qui: dopo avermi chiamato informandomi della sua fuga aveva ricevuto, in risposta, un'ulteriore squillo da parte mia in piena notte che lo rendeva partecipe del mio ritrovamento, esortandolo a raggiungerci in modo da occuparsene.
Avevo trattenuto quest'uomo per i polsi e l'attimo dopo mi ero promesso di non toccarlo in altro modo.
Samuel, giunto fino a noi e scorrendo lo sguardo sul corpo svenuto dalla fatica del nostro carcerato, si era chinato fino a lui e lo aveva preso tra le braccia.
Un modo fin troppo comodo per ritornare alla nostra casa, alla stregua di un bambino, ma entrambi sapevamo che svegliarlo non avrebbe portato a niente, generando forse più problemi di quanto si potesse immaginare.Arrivati fino alla casa aveva lasciato il suo corpo disteso, proprio lungo questo letto sul quale ancora lo osservo riposare, per poi essere consapevole di dover subire anche la mia furia.
Rimettendolo al proprio posto, ero riuscito a chiarire la netta distinzione tra i nostri ruoli: lui doveva stare fuori, di guardia, ed io qua dentro, come carceriere.
Non si sarebbe mai più dovuto permettere di farlo uscire, specie senza il mio controllo.Per che cosa, poi? Per una riunione portavoce di un branco di tossici, ma Samuel crede ancora che possa servire sul serio. Che, non potendo usufruire della violenza, fossimo costretti ad intraprendere un'altra via, ovvero quella della lenta conversione.
Era ciò che più temevo, prima ancora che tutta questa storia potesse avere inizio, ma ora sono costretto ad ubbidire di fronte alla scelta più giusta.
Sarà mio il compito di scortarlo fino alle prossime riunioni. Samuel ci seguirà a distanza da ora in poi, controllando il perimetro esterno come doveva essere fin dall'inizio.Potendo ancora illuderci di essere in grado di ignorarci a vicenda, è possibile l'ipotesi di continuare a svolgere il nostro mestiere con maggiore armonia, anche se qualcosa in tutto questo è decisamente cambiato.
Non posso più vivere dall'altro lato della strada, come avevo pensato uscendo da casa mia, perché Rais è fuori controllo ed ora più che mai ha bisogno di porte serrate, di frasi intransigenti e di divieti.
Samuel non può offriglieli, in questa distinzione di ruoli, quindi spetta ancora una volta a me prendermene carico e posso farlo solo in un modo.Sì, in un solo modo, penso, sollevandomi dalla poltrona della sua stanza e camminando a piedi scalzi nel soggiorno, con la luna che mi illumina la schiena e che segue le mie movenze, finché non raggiungo il primo scalino di queste impervie scale.
P.O.V.
RaisProvare dolore è troppo poco rispetto a quello che sento: steso lungo il materasso avverto una sensazione opprimente, che quasi mi manda alle lacrime. La schiena si solleva per conto proprio e mi spinge ad essere inginocchiato, contratto su me stesso con la testa affondata tra le lenzuola, per poter soffocare il grido all'orlo delle mie labbra.
Con una forza che non ho mai posseduto appieno, riesco solo dopo diverso tempo ad alzare di nuovo la fronte e aprire gli occhi, in modo da vedere il soggiorno illuminato naturalmente mostrarsi vuoto.
Forse è a causa di questa costretta disintossicazione se riesco ad evocare con precisione tutti gli eventi che mi hanno condotto fin qui ma, disgustato da essi, tento stavolta di combatterli.
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Fumo negli occhi
Romance[COMPLETO] *Tutti i diritti riservati* (Certificazione Patamu) In un South Side ricco di polvere e caos serpeggia la speranza delle anime pure di trovare presto una redenzione, da peccati commessi e da violenze subite, attraverso la continua ricerc...