P.O.V.
AmyPer ognuno di noi il South Side è qualcosa di unico e privato, che può cambiare connotati vestendo il ruolo di una madre crudele ma comprensibile per Francis, di un appagante sforzo fisico per Ercole capace di dar forma ai sogni, di una spinta all'indipendenza per Halima, della melodica e romantica libertà per Issa, di un dovere ed un ricordo per Cedric, di un'uguaglianza per Lèa ma per me la mia città prende vita non appena scaturisce, nell'angolo più remoto e dimenticato nella quale la si poteva cercare, una gioia immotivata che genera un principio di infantile allegria.
Ed è su questi rami che mi trovo ad abbracciare un simile sentimento: persa tra le braccia di un ciliegio, mi muovo con la stessa precauzione che si potrebbe avere nello sfiorare la guancia di un anziano parente, al solo fine di raccogliere il risultato della sua profonda saggezza.
Pongo un piede di fronte all'altro, rimanendo in equilibrio su questo sostegno che mi distanzia tre metri da terra, per poter rimanere ad assaporare il dolce frutto che sono riuscita a cogliere dal ramo, immobile nel venire sfiorata dal respiro docile del vento.
Simili alberi da frutto non erano nemmeno immaginabili nel passato di questa società ma molte cose sono cambiate, si sono rinnovate, mostrando come la crescita personale possa essere sinonimo di sforzo quanto di ricompensa.
Perché sulla lingua il sapore tenero della ciliegia soggiorna alla stregua della morbidezza del più intimo bacio, donando una sensazione che ti fa come chiudere gli occhi, abbandonando tutto ciò che è presente intorno, per poter percepire sulla pelle la bellezza dei raggi di sole che filtrano attraverso la ballata delle foglie, accompagnati come sono da questa brezza estiva che ti lascia ad assaporare a pieni polmoni una libertà pura, unica.
Con la primavera molte cose cambiano, si trova una propria pace, le giornate si allungano, rendendo impossibile provare qualsiasi moto di tristezza.
Durante la scuola odiavo simili mesi perché avrebbero comportato infinite sessioni di studio ma ora non è poi così, ora sono libera.Sorrido al pensiero, riaprendo leggera gli occhi mentre la ciliegia continua ad essere assaporata dalla mia lingua fintanto che il mio sguardo, nella distrazione di un attimo, non viene riportato a terra e quindi all'uomo che dal basso mi osserva.
Il cuore trema ed il sostegno di questo massiccio ramo non appare tanto solido da poter subire, immutabile, il battito accelerato che sta prendendo vita in me.
Cedric è ai piedi del fusto con uno sguardo concentrato, diretto in alto, verso me.
Mastico con difficoltà l'ultima parte del mio guadagnato frutto, percependo una vertigine non generata dalla lontananza dal suolo.
I suoi occhi mi scorrono addosso, lenti, passando dal piccolo rametto di ciliegie rimasto in una mia mano per poi discendere lungo la mia canotta bianca e gli short di jeans che vesto, lasciando nude la gambe concluse con scarpe in tela. Un vestiario troppo stropicciato e scomposto da essere passabile all'impeccabilità dei suoi abiti, leggeri ed eleganti, ma non è l'inadeguatezza la sola a raggiungermi dal momento che questa viene battuta da una sensazione immensa. Ancora più forte di quella generata dall'avventura tra questi rami.
«Sei tornato» sussurro, non potendo credere ai miei occhi. Alle volte in cui sono rimasta ad osservare l'ingresso alla Garcia nella speranza di vedergli superare quel cancello e quante erano state le delusioni, le paure, scaturite dalla sua assenza.
Vorrei scendere da questo ramo e baciarlo.
L'impulso, da sempre esistito, è stato aggravato dalla sua assenza in queste due settimane.
Sono cosciente che si trattasse di lavoro ma quando avevo scoperto della sua partenza avevo sentito chiaramente il cuore restringersi.
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Fumo negli occhi
Romance[COMPLETO] *Tutti i diritti riservati* (Certificazione Patamu) In un South Side ricco di polvere e caos serpeggia la speranza delle anime pure di trovare presto una redenzione, da peccati commessi e da violenze subite, attraverso la continua ricerc...