"Il tuo amore ha ali larghe ed è forte, il tuo amore mi giunge attraverso le sbarre della mia prigione e mi conforta, il tuo amore è la luce di tutte le mie ore. Se il fato ci sarà avverso, coloro che non sanno cos'è l'amore scriveranno, lo so, che ho avuto una cattiva influenza sulla tua vita. Se ciò avverrà, tu scriverai, tu dirai a tua volta che non è vero.
Il nostro amore è sempre stato bello e nobile, e se io sono stato il bersaglio di una terribile tragedia, è perché la natura di quell' amore
non è stata compresa."29 aprile 1895, Carcere di S.M., Holloway
Lettera d'amore di Oscar Wilde a Lord Alfred Douglas (Bosie)P.O.V.
RaisNelle giornate particolarmente fredde dell'orfanotrofio io e Oliver facevamo un gioco. Ne inventavamo spesso di nuovi per passare il tempo e riuscire ad affrontare, con più accettazione, lo stato di totale miseria al quale eravamo condannati.
In particolare, questo tipo specifico di infervorata invenzione consisteva nell'immaginare di essere protetti nel calore di un rifugio sicuro, che poteva essere una spiaggia in qualche angolo di paradiso estero come solo il camino al piano inferiore rispetto alle nostre stanze, costantemente spento per permettere alla struttura di risparmiare.Ricordo che ridevo spesso dei sogni assurdi del mio amico; una volta, con gli occhi stretti stretti sotto quella confusione di sparati capelli rossicci, mi aveva confessato di aver trovato il suo posto. Dove era? Nella camera singola assegnata alla nostra amica Hanna.
Povero pazzo. Ricercava come un disperato le sue attenzioni, nonostante fosse solo un bambino, ostinandosi a non voler mollare il proprio colpo.La maggior parte dell'orfanotrofio era composto da ragazzi, per questo motivo Hanna, in quel preciso momento di insolito gelo quel giorno, aveva potuto beneficiare del lusso di avere una camera singola, composta da quattro pareti che la tenevano al riparo dagli spifferi gelidi delle finestre. E Oliver voleva essere lì dentro, nella sua stanza, mentre io non mi sognavo che nell'atrio della pasticceria in fondo alla strada, quella con un sacco di dolci colorati in vetrina.
Ogni volta che vi passavo davanti il mio naso rimaneva impregnato da un fantastico odore. Per quanto abbia ancora un debole per i dolci, capisco bene come simili sogni potessero appartenere unicamente a un bambino. Oliver, invece, era il più deciso nella propria età. Voleva Hanna e sarebbe stato con lei, anche se solo nei sogni.
Per questo motivo sono rimasto sconvolto nel vedere il braccialetto che gli avevo donato stretto al polso di Liam. Quel ragazzo, nel corso delle passate riunioni, non aveva detto una sola parola e proprio quando decide di aprire bocca sceglie di farlo per sconvolgermi. Ancora incerto in merito alla sessualità del mio amico, non si era risentito dal sorridere dinanzi all'amore suscitato da un suo ricordo. Anche lui sognava un posto al caldo.
Ne vorrei anche io uno, adesso, ma di quelli reali. Qualcosa che possa farmi smettere di tremare in questa giornata tanto gelida da non sorprendermi se, in un istante, cadesse dal cielo un fiocco di neve.
«Dannazione ma non c'è qualcosa di simile a un camino in questo posto?» Esordisco, frizionando il braccio coperto da due strati di maglie ed entrando nel soggiorno mentre osservo, con occhi nuovi alla caccia di una scoperta, i metri quadrati che ho percorso, quasi in agonia, giorno per giorno. «Una stufa o un riscaldamento al muro, qualcosa?»
«Questa casa è stata disabitata da anni. Direi che è già un miracolo se ci arriva dell'acqua calda.»
Per molto tempo ho vissuto per strada. Direi in tutti gli anni che mi sono serviti da gavetta per diventare qualcuno, un giusto e patetico re, nel mio mondo sporco ma viziato da un tetto sopra la testa. Ho aumentato la debolezza del mio corpo.
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Fumo negli occhi
Romantik[COMPLETO] *Tutti i diritti riservati* (Certificazione Patamu) In un South Side ricco di polvere e caos serpeggia la speranza delle anime pure di trovare presto una redenzione, da peccati commessi e da violenze subite, attraverso la continua ricerc...