P.O.V.
RaisNemmeno ricordo quante siano la state le volte nelle quali sia arrivato a sognare questo momento, eppure ora è vero, lo sto vivendo.
Chino la testa in avanti affinché le nostre fronti si tocchino e nel percepire il suo calore, ancora dormiente, contro il costante freddo che avverto io sorrido ad occhi chiusi per riuscire a goderne appieno.Avevo ceduto al compromesso di un anno, ma due... sono stati un inferno al quale, finalmente, è stata messa fine.
Perché Francis è tornato, questa volta per restare.Avanti, maschione, svegliati. Devi proteggermi.
Allontano la testa e dirigo verso l'alto il mento, in modo tale da afferrare il suo labbro inferiore tra i denti e stringerlo con accennata forza.
Reagisce allo stesso modo di sempre: aggrottando la fronte ma senza ritrarsi, accompagnando il gesto con un piccolo mugolio.Lo lascio libero e ridacchio, torturatore del suo inconscio ed unico spettatore di un momento intimo.
Al pensiero, sollevo una mano e sfioro il suo viso alla pari di come aveva fatto lui. Le tempie, le mascelle, le labbra... mi perdo all'interno di una carezza che non immaginavo potesse imprigionare a tal punto da rendere schiavo un semplice visitatore di passaggio, curioso di un'avventura all'apparenza seducente.
La distanza ha aggravato le cose, mi ha fatto provare rabbia nei suoi confronti, me ne rendo conto ma mi ha portato anche a rivivere in un loop infinito i momenti felici che abbiamo avuto insieme, facendomi rendere conto, sotto una prospettiva diversa favorita dalla distanza del terzo occhio con il quale assistevo alle scene, della bellezza di ciò che abbiamo già ottenuto.
Ricordo ogni parola, ogni gesto, ogni desiderio... uno su tutti, in particolare.Il giorno in cui mi aveva condotto fino all'oratorio di lettura dei bambini, mi aveva anche confessato quanto desiderasse che il mio amore potesse divenire sfrontato.
Anni dopo sono pronto a cedere ad una simile richiesta. Non voglio negargli niente, negarci niente.
Basta fingere, nascondersi o mascherarsi dietro qualcosa che appesantisce solo il cuore.Voglio vivere tutto ciò che diventerà solo nostro, abbandonando le inibizioni ed i freni, confessandogli tutto ciò che non gli ho ancora detto perché mi sono reso conto, nel riassunto della nostra vita, di quanto Francis si sia esposto per me e di come, in cambio, lo abbia costretto a vivere alla mia incertezza.
Niente più dubbi, d'ora in poi. Erano solo di ostacolo alla verità fin da divenire un intralcio per il percorso che sto compiendo al fine di raggiungerla.
Francis si è reso solo in parte conto di chi sia l'uomo che tanto stuzzica ma presto lo conoscerà bene e dovrà amarlo, perché quell'arrogante non accetta niente di meno.
Torno verso di lui al fine di intrappolare tra i denti l'altro suo labbro ma ecco che di colpo vengo imprigionato in un bacio che mi fa sorridere contro la bocca che mi accoglie, manovrata come è dalla mano che ha posato alla mia nuca.
Ecco che ricambio il gesto spingendomi oltre, affondando la mano nei capelli affinché si avvicini ancora di più.«Se devi fare qualcosa, falla bene» afferma, una volta privato della mia bocca.
Sorrido.«Da quanto sei sveglio?»
«Ho ancora gli orari della caserma. Direi da un'ora.»
«Ah» commento, generando anche il suo sorriso nell'uguaglianza di immagini che passano tra di noi al ricordo di quanto l'abbia stuzzicato. «E che cosa facevi in caserma? Sentiamo.»
«Ero costretto a mettere in ordine la stanza ed indossare la divisa, per poter cantare l'inno una volta usciti allo stendardo della nazione. Dopodiché partivano gli allenamenti. Tu che cosa facevi?»
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Fumo negli occhi
Romance[COMPLETO] *Tutti i diritti riservati* (Certificazione Patamu) In un South Side ricco di polvere e caos serpeggia la speranza delle anime pure di trovare presto una redenzione, da peccati commessi e da violenze subite, attraverso la continua ricerc...