P.O.V.
SamuelDurante gli anni nei quali ho vestito gli abiti di cadetto non mi sono mai sporto verso un opinione che non fosse concorde al pensiero dei miei superiori.
Ero una recluta particolarmente diligente, sempre propensa alle regole. Qualcosa deve essere andato storto il giorno in cui mi hanno affidato la mia prima missione.Lo ricordo chiaramente.
L'esaltazione offerta dalla divisa. La pesantezza della pistola. L'importanza del distintivo, appuntato come una medaglia al petto.
Dentro la mia testa, qualcosa deve essere scattato come un incendio, dando inizio a tutto.Catturare i giusti criminali non è mai stata un'impresa facile, in primo luogo perché quei bastardi sanno e sapevano da sempre nascondersi molto bene. In secondo luogo perché sparare senza che il ricercato ti rivolga contro un'arma è una colpa che ottieni come marchio di infamia direttamente dal distretto che ti ha assunto, nonostante tutte le ragioni che potessi possedere.
Nessuna persona si merita un bossolo di proiettile nel corpo. Nemmeno il peggiore dei criminali. L'ho capito con il tempo e con l'esperienza. Da giovane mi guidava la rabbia ed il grilletto, troppo facile da premere, era la tentazione di un diavolo che non smette mai di sussurrarti all'orecchio.
Quel demone è ancora qui, posato sulla mia spalla destra, che continua a sibilare frasi aspre alle quali non ho più dato credito. Grazie al loro cinismo, però, riesco a mettermi in guardia dai problemi... e Francis è un'enorme problema.
Dalle ore passate di ronda ho potuto osservare ogni suo scatto nervoso, ogni pausa durante la quale il suo sguardo si è disperso nel vuoto così come l'attraversamento abbagliante di ogni sua singola e geniale trovata, in momenti di stallo. Sua era stata l'idea di chiedere a Carlail il materiale di quella cartella, nei preparativi del piano.
Nonostante il carattere, a suo modo glaciale, di Rais nel non assumersi le colpe aveva inteso che quella strada fosse la più facile da percorrere e la sola che potesse portare il nostro bastardo spacciatore sotto una forma di ricatto. Avrebbe utilizzato Oliver per avere in pugno Rais.
Una mossa degna del nemico più acerrimo, chiudere gli occhi di fronte agli affetti e servirsene. Inoltre, una trovata psicologicamente valida che lo rende già in comunione con il nostro carcerato.
Sì, Francis è un problema enorme perché nonostante tutta la distanza che può essere interposta tra di noi riesco a notare il rosso acceso della rabbia, all'interno dei suoi occhi, e la pressione del suo dito contro il grilletto di una pistola armata, come era accaduto a me nell'apprendistato. Il tutto, però, macchiato di una nota di astuto distacco.
Mai ho temuto qualcosa più dell'intelligenza e Francis la possiede eccome. Solo la giovinezza dei suoi anni e il dolore che detiene lo conducono a sbagliare, ma mi domando cosa sarebbe in grado di produrre nelle giuste mani, messa da parte tutta quella follia di rivalsa.
Non fa parte del suo carattere, deve averla ricevuta dal grande padre South Side che tutti condanna a una medesima fine. Però si può sempre crescere, maturare. Chiudere gli occhi e imparare a inghiottire il dolore con le lacrime, per poter diventare più forti.
Ed è tempo che Francis si sbrighi a farlo, prima di mandare a monte tutto con l'impulsività.Ormai la tiene sotto controllo come un cane randagio, al guinzaglio mentre scende senza fiato le scale del palazzo e arriva in strada, proprio come adesso. Lo fisso dall'altra parte della via senza dire una parola, osservando il gesto che fa di porsi una mano sopra gli occhi in modo da costringere le palpebre a piccole rotazioni che comandano la ragione.
Rais deve avergli detto qualcosa per ridurlo così, a cercare le risposte in una strada deserta. Nemmeno sono certo di potergliele offrire io, visti i numerosi sbagli commessi vestendo i panni di Attila.
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Fumo negli occhi
Romance[COMPLETO] *Tutti i diritti riservati* (Certificazione Patamu) In un South Side ricco di polvere e caos serpeggia la speranza delle anime pure di trovare presto una redenzione, da peccati commessi e da violenze subite, attraverso la continua ricerc...