Jimin non si aspettava che tu ti aprissi così tanto immediatamente e onestamente neppure tu.
Eri partita con il piede di guerra quando i tuoi genitori ti avevano avvisato del suo arrivo, ma la sua voce, il suo passo, la sua storia e devi ammettere anche il suo profumo ti tranquillizza.
Jimin:perché hai smesso?
Y/n:i miei hanno sempre creduto in me. Semplicemente tutti gli altri no. Sai quando sei bambino e hai una disabilità ancora non sei abbastanza forte da capire che gli altri ti giudicheranno appena potranno farlo. Beh sarà un cliché ma i bambini che erano nella mia classe di danza beh erano crudeli. Li sentivo molto bene mormorare alle mie spalle sia durante la lezione sia negli spogliatoi.
Jimin:hai smesso perché mormoravano su di te?
Y/n:ho smesso perché ho iniziato a odiare la danza. Ho iniziato a ripetermi che non era per me, che quel mondo non faceva per me. Ma appena tornavo a casa di mia nonna le facevo accendere la tv e mi facevo raccontare per filo e per segno sempre tutto il lago dei cigni e ora credo di saperlo letteralmente a memoria.
Jimin:tua nonna era una ballerina?
Y/n:no semplicemente mi adorava alla follia e ha imparato tutti i nomi dei passi per me.
Jimin resta a bocca aperta. Ne ha di classi nell'accademia dove insegna e ha anche alunni con disabilità, ma non ha mai sentito una storia del genere. Per fortuna nelle sue classi la parola d'ordine è INCLUSIONE, insieme a rispetto e amicizia.
Jimin:quindi in realtà non odi la danza
Y/n:niente affatto..poi con il tempo ho imparato anche altro. Lo schiaccianoci, Giselle, Carmen. Non sono molti ma sono quello che amo di più.
Jimin:sono tecnicamente molto complicati
Y/n:lo so, ma per le basi che ho, beh non devo danzarli io, mi piace immaginarli ecco tutto *ti metti sulla difensiva*
Jimin non si sarebbe mai aspettato una cosa del genere. Sapere a memoria quei balletti era complicatissimo. Tecnicamente e mnemonicamente parlando.
Jimin:sono solo felicemente scioccato da ciò
Y/n:comunque puoi stare tranquillo su questo fine settimana. Non ti darò preoccupazioni. So cavarmela da sola
Jimin:non ho dubbi, non sono qui come controllore, vedimi più come un amico che ti fa compagnia
Y/n:*annuisci*
Jimin:senti ho una idea, più tardi nella piazza comunale apriranno la pista di pattinaggio, ti va se andiamo a fare un giro?
Y/n:non so pattinare
Jimin:è come danzare, non è difficile
Y/n:non ci ho mai provato..i miei hanno il terrore che mi faccia male
Jimin:ti insegnerò io. Che ne dici?
Y/n:va bene..
Così dopo la chiacchierata, decidete di farvi una bella spremuta d'arancia mentre metti su un pó di musica.
Non puoi vederlo ma lo senti, Jimin si muove e mentre ti porge la spremuta ti viene quasi voglia di fare lo stesso ma non lo fai. Non vuoi metterti in imbarazzo davanti a uno che della danza ha fatto il suo mestiere.
Y/n:grazie *sorseggi*
Jimin:prego, adoro questa canzone. Da delle vibes uniche
Y/n:concordo. Mi mette di buon umore
Una volta finito in cucina vai di sopra a cambiarti e nonostante Jimin ti segua letteralmente con lo sguardo fino alla tua stanza, il fatto che non sia accorso come fanno tutti a darti una mano ti da sollievo. Ha capito che sei a casa tua e che conosci molto bene il posto. Non c'è bisogno.
Così indossati degli abiti più comodi e caldi cerchi il cappello, a tastoni lo cerchi anche sotto al letto ma proprio non ti viene in mente dove puoi averlo lasciato.
Così scendi di sotto e cercando di capire dove può trovarsi in quel momento Jimin cerchi di trovarlo ascoltando i rumori della casa e il suo profumo. Così comprendi che si trova in salotto.
Y/n:sono pronta
Jimin nel frattempo ha fatto un giro per il piano di sotto e ha notato tutte le bellissime foto di famiglia in giro per il mondo che avete tu e la tua famiglia.
Ti trova immensamente carina, sopratutto in una foto con un tutù rosa forse all'età di 4-5 anni.
Jimin:eccoti, ma credo che ti serva questo, fuori fa troppo freddo senza.
Così appena avverti il caldo tessuto del capello di lana avvolgerti il capo e il suo corpo che emana calore tanto vicino a te, senti di arrossire e sai che lui può vederlo tranquillamente perché avverto dal suo respiro sul tuo viso che è davvero molto vicino.
Y/n:g..grazie. L'ho cercato ovunque
Jimin:era qui in salotto. Su andiamo
Così vi avviate alla porta e nel frattempo lui si veste altrettanto pesante per poi chiudersi dietro le spalle le porta di casa, una volta essersi assicurato di averti visto accanto al cancello.
Nonostante tu conosca molto bene il quartiere, la strada da casa alla piazza, hai un po' di timore della neve. Non ti piace ammetterlo davanti a nessuno, perché non vuoi che qualcuno pensi che sei debole o fragile, ma ricordi molto bene tutte le cadute che hai fatto, i lividi, il dolore e la finta attenzione delle persone che accorrevano a guardarti senza però darti una mano.
Vedi che sono caduta? Dammi una mano no? Che c'è da guardare di tanto divertente?
Jimin si rende conto della tensione del tuo corpo a ogni passo e anche se divertito dalla situazione non vuole metterti altra tensione, così si affianca a te senza però porgerti ne il braccio ne la mano. Non vuole che tu ti senta privata della tua autonomia, vuole solo essere lì pronto a prenderti se cadi.
Y/n:lo so che sono lenta,ma con la neve è un po' più complicato
Jimin:non preoccuparti. Non abbiamo fretta e poi la neve è molto carina
Y/n:io so solo che è molto fredda e soffice. Mai però abbastanza quando ci cadi sopra
Entrambi scoppiate a ridere e la sua risata la trovi davvero carina e divertente. È spontanea e sincera.
Jimin:io amo la neve. Sono di Busan e da bambino non ho avuto molte opportunità di vederla. Poi quando ci siamo trasferiti qui a Seoul beh è stato bellissimo
Y/n:immagino. Io ricordo invece molto bene quando per la prima volta l'ho toccata. Ero una bambina molto piccola e i miei avevano paura di qualsiasi cosa. Così mia nonna in gran segreto mi ha completamente immerso nella neve. Certo era fredda, ma ricordo che mi piaceva prenderla nella mano e sentire che si sgretolava poco dopo. Ovviamente quando tornarono i miei e lo scoprirono si arrabbiarono molto con la nonna anche perché poi ovviamente presi un malanno. Ma io invece adorai quell'esperienza.
Jimin:quindi ti piace?
Y/n:certo, ripeto mi piace meno quando cado e rialzarmi è complicato
Jimin:per informazione. È complicato anche per me
Sorrido a immaginarmi un ragazzo, che sicuramente è più alto di me perché l'ho capito quando mi ha messo il cappello, credo una corporatura magra per fare il ballerino, che si trova a terra spiaggiato come me come una piccola foca un difficoltà.
Jimin:siamo arrivati

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ONE SHOTS ON BTS 3
FanfictionTerza raccolta sui nostri adorabili ragazzi. Spero vi piaccia questa proprio come le altre due. 🥰🥰 -Unnie-