Fourth district pt.4

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Il tonfo sordo che attira tutti e tre alla porta non è altro che il suono provocato dal corpo martoriato di Hoseok.
È ferito dalla testa ai piedi e pur volendo parlare non ha abbastanza energie per farlo.
-Hobi-
Yoongi non riesce neppure a prenderlo. Sente che più cerca di prenderlo in braccio più le ossa diventano fragili.
"Cosa ti hanno fatto amore mio?" Pensa fra se e se.
-aspetta ti do una mano-
Così Jungkook aiuta Yoongi a prendere Hoseok per gambe e piedi mentre Namjoon tiene con cura il collo e la testa.
Lo portano dentro e una volta sul letto Hoseok apre lentamente gli occhi.
Non riesce del tutto, persino quelli sono lividi e gonfi, ma riconosce il suo compagno e i suoi amici e delle lacrime scendono lungo il suo volto.
-non piangere ti prego..-
Yoongi non è mai stato un tipo tenero, eppure Hoseok lo aveva addolcito, aveva tirato fuori quel cuore che tutti pensavano non battesse da tempo nel petto dell'altro.
-cosa ti hanno fatto?- chiede Jungkook porgendo delle forbici all'amico.
-mi hanno torturato...hanno provato, hanno provato a chiedermi della base...e di tua sorella..lei..io non so dov'è...perdonami-
Namjoon inizia a tagliare via i vestiti del povero Hoseok che piano piano inizia a rilassarsi sul comodo materasso.
-a lei penseremo noi ok? Ora tu fatti medicare- lo consola Yoongi.
-mi dispiace tanto- continua Hobi.
-non è colpa tua, e conosco mia sorella, non è una che cede facilmente, piuttosto ricordi qualcosa della base dove vi hanno portato?-
-so solo che si trova nel terzo distretto..non sono riuscito a vedere molto se non a sentire il suono dei lascia passare tra distretto e distretto- spiega esausto Hoseok.
-e questo è già tantissimo! Ora basta domande, riposa ok? Ci sono io qui- lo rassicura Yoongi.

Apro gli occhi dopo l'ennesima scossa di taser e questa volta realizzo di essere davvero dentro a una gabbia come aveva minacciato di fare. Non è una gabbia normale. È grande ed è al centro di una stanza, dentro c'è appena un vassoio con un pezzo di pane e una ciotola d'acqua. Pensa che io sia un cane? Pff. Preferisco morire di fame.
Appena alzo lo sguardo e cerco di scoprire di più su quella stanza mi accorgo di ben due telecamere. Una sul muro e l'altra su un cavalletto, proprio difronte all'entrata della gabbia.
Provo a mettermi su ma le mie gambe sono completamente esauste. I miei muscoli sembrano inesistenti. Inoltre al mio collo c'è un collare di metallo legato da una catena al pavimento. Non posso muovermi.
-la bella addormentata si è risvegliata. Oh, a proposito, se dovessi avvertire che le tue piccole gambette non funzionano è perché ti abbiamo iniettato una sostanza che rende i tuoi muscoli come atrofizzati.
Ma sai una cosa piccola? Non sarà sempre così, se farai la brava potrai ritornare a camminare. E magari anche uscire e giocare con me fuori da quella gabbia. Che ne dici mh?- la voce meccanica che mi rimbomba nelle orecchie proviene da degli altoparlanti sparsi nei 4 angoli della stanza.  Anche se la voce è meccanica, riconosco che è dello stesso pazzo che mi ha rapita.
-fammi uscire da qui!- urlo cercando di levarmi quel collare, ma appena ci riprovo una piccola scossa di espande dal collo a tutto il corpo.
-oooh no piccola no no, non vorrei vedermi costretto a premere questo tasto ogni volta.  Fa la brava mh?-
Lo stronzo mi ha messo un collare elettrico. Ma che diavolo? È crudele!
-sai, quei collari sono stato brevettati per addestrare i cani, ma credo che funzionano anche su quelle come te-
-servirà ben altro figlio di...-
E un'altra scossa si propaga lungo tutto il corpo.
Il mio corpo trema come in balia di convulsioni ogni volta e Dio se fa male!
-sai, potrei restare qui anche tutto il giorno, giocare con te mi piace, ma purtroppo ora viene il dovere. Perché non sorridi a quella telecamera e saluti il tuo fratellino mh? Questa sarà la mia garanzia!-
Appena sento un piccolo bip, la lucetta della telecamera inizia a lampeggiare ma io resto muta. Non gli darò questa soddisfazione.
-ma allora vuoi davvero vedermi incazzato vero?-
Così inizia a mandarmi una sfilza di scosse una dopo l'altra.  Le convulsioni fanno malissimo e più provo a aggrapparmi al collare per toglierlo più lui continua.
-guarda Jungkook, guarda cosa succede alla tua sorellina se non farai quello che ti ho detto!-
Continua così forse per qualcosa come due minuti finché le scosse si interrompono.
-la tua sorellina sembra davvero forte, ma ti assicuro che cederà, diventerà la mia piccola bestiola na ammaestrata. Ti piace come idea?-
Guardo nella telecamera sperando di arrivare in qualche modo a Jungkook e anche se non ho intenzione di parlare, so che lui capirà.
All'improvviso la telecamera smette di lampeggiare e gli altoparlanti di funzionare.
È andato via? Manderà questo video a mio fratello? Non cederò. Non lo farò!

ONE SHOTS ON BTS 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora