Erano oramai passate le 19 da qualche minuto e nonostante l'orologio sembrasse sempre ogni giorno più lento, all'improvviso l'aria nella fabbrica cambiò.
Il sorvegliante suonò la campanella per attirare l'attenzione delle operaie bloccando così il loro lavoro.
"Fra qualche minuto entrerà in sala il figlio del capo. Vi voglio sorridenti, felici. Vi voglio vedere al lavoro, produttive. Avete capito?!"
Tutte risposero in modo affermativo in coro, quando dopo qualche istante dalla porta entra un giovane ragazzo ben vestito, completo verde smeraldo e nero, capelli scuri laccati e un viso perlato, quasi lo stesso colorito della famiglia reale.
Ognuno riprende il proprio lavoro da dove aveva lasciato finché il giovane decide di passare fra tutte le macchine e porgere qua e la cioccolatini a dipendenti a caso.
"Ecco a voi, per ringraziarvi del vostro lavoro"
Quasi Y/n non sollevò il capo per l'incredulità.
Stava davvero rivolgendo parola a lei?
Subito la ragazza volse lo sguardo verso il giovane e come se non avesse mai visto prima d'ora due occhi neri come la pece, si sentí immediatamente stregata. Emanavano una gentilezza che non trovava in due occhi da molto.
"Grazie signore"Per circa una mezzoretta il giovane resta sul capo delle scale a controllare con il sorvegliante il lavoro delle operaie, finché la campanella richiama nuovamente l'attenzione verso di essi.
"Il signorino Jungkook ha deciso di farvi una generosa concessione. Potrete uscire un ora prima stasera"
L'entusiasmo che quei 300 corpi esausti volevano urlare si manifestò solo con grandi sguardi di sorpresa l'una verso l'altra.
"Salve sono Jungkook,sono l'unico figlio e dunque l'unico erede della famiglia Jeon. Mio padre desiderava mostrarmi l'attività di famiglia così che una volta maturate le abilità giuste possa cederla a me. Ho deciso di donarvi questa ora di uscita anticipata per l'ottimo lavoro che fate ogni giorno"
"Il vostro turno è finito. Potete andare"continua il sorvegliante che tutto si sarebbe aspettato quel giorno che quella concessione.
Per lui quelle ragazze erano solo il mezzo per poter far guadagnare di più al suo capo e dunque anche a lui."Ve l'avevo detto no? È davvero un gentiluomo"
"Penso che andrò a casa presto, mio marito sarà felice di vedermi prima a casa"
Le chiacchiere all'uscita del cancello erano più animate della mattina e i mille commenti sulla bellezza eterea del giovane ereditiero era l'argomento principale.
Y/n da parte sua invece girava e rigirava il cioccolatino fra le dita, non mangiava cioccolato da quando era bambina.
Una volta la mamma tornando da lavoro le aveva colorato una barretta di cioccolato e lei se ne era innamorata. Ma costava troppo per mangiarla spesso.
Cosi iniziò a camminare e più camminava più non riusciva a togliersi dalla mente lo sguardo del giovane. Sembrava diverso da suo padre, gli occhi descrivevano un giovane dall'animo puro e gentile. A convalidare ciò poi il gesto di concedere loro l'ora di uscita anticipata. Non era mai successo prima.
"Se continua a giocarci poi non potrà più mangiarla"
La voce che interruppe la passeggiata della giovane fu la stessa che interruppe il suo turno in fabbrica.
"Forse non vi piace il cioccolato?" Continuò il giovane.

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ONE SHOTS ON BTS 3
ФанфикTerza raccolta sui nostri adorabili ragazzi. Spero vi piaccia questa proprio come le altre due. 🥰🥰 -Unnie-